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questa e` la storia di edmondo peluso, uno dei fondatori del pci, un giramondo libertario e sovversivo, arrestato a mosca negli anni delle purghe staliniane e fucilato nel 1942. nato a napoli nel 1882, emigrato ovunque ci fosse un vento di liberta`, peluso, prima di finire i suoi giorni nella prigione di krasnojarsk, era stato un viaggiatore instancabile dall`estremo oriente al sudamerica, amico di personaggi come jack london, rosa luxemburg, liebknecht, bebel, kautsky, laura marx, nemico dei fascismi, antimilitarista, il che guevara italiano, per ansia di vedere e viaggiare. un cittadino del mondo, come egli stesso amava definirsi, che giace dimenticato in una fossa comune di un gulag siberiano.

l`individuale, il locale e il globale sono inestricabilmente intrecciati, ma non sempre si e` portati a stabilire connessioni tra le proprie vite individuali e i poteri piu` estesi che le configurano. cosi` passivita` e indifferenza contribuiscono ad alimentare lo sgomento collettivo che regna nel mondo. in un libro che mescola l`attualita`, l`analisi della societa` e la storia, paul ginsborg disegna il tracciato di una politica al futuro: che sappia scoprire e reinventare ideali riconoscendo gli stretti legami che intercorrono tra i valori universali e i comportamenti quotidiani.

a guidare la costruzione dell`opera e` stata l`idea di approfondire le relazioni del caso lombardo con il contesto nazionale e con quello europeo. questa linea interpretativa emerge in particolar modo nei saggi storico-economici e in quelli dedicati alle modalita` di insediamento. la regione lombardia viene individuata come crocevia di un flusso di esperienze e comunicazioni culturali e politiche che si irradiano dall`italia verso il mondo al di la` delle alpi. infine si sottolineano i problemi e le sfide aperte nello scenario attuale, molto distante da quello che ha contraddistinto per oltre un secolo la storia di questa importante regione italiana.

nel 1939 dawid ha 15 anni. e` un ragazzo della buona borghesia di lodz, frequenta i campi di vacanza dei giovani sionisti, coglie lucidamente tutto quello che avviene intorno a lui. al contrario del ghetto di varsavia, su cui esiste un`abbondante documentazione, poco si sapeva del ghetto di lodz, la cui vita viene ora illuminata da questi taccuini, ritrovati in un archivio dell`istituto storico ebraico di varsavia. dawid parla della vita di tutti i giorni: la ricerca del cibo, il denaro che non vale piu` niente, i problemi di vestiario, gli affetti, la vita sociale. ne` gli sfugge la sinistra abiezione di colui che si e` proclamato "imperatore" del ghetto: quel chiam rumkowski cui i nazisti hanno delegato l`amministrazione del ghetto stesso.

in un taxi collettivo preso a damasco, cominciano le avventure di un gruppo di occasionali compagni di viaggio che arrivano in una beirut in cui sono ormai chiari i segni della guerra civile.

"questo libro e` ricco di messaggi canalizzati che ho ricevuto io stessa nel corso di questi anni. messaggi che possono arricchire chiunque senta una risonanza dentro di se` nel leggerli. spero che la mia storia possa essere di ispirazione a scoprire `la voce interiore` dentro di voi. come ci sono riuscita io, ci puo` riuscire chiunque. racconto di come e` avvenuto il mio risveglio spirituale: come un fulmine a ciel sereno. la mia guida mi ha condotto attraverso le fasi critiche della vita conducendomi, passo passo, verso la gioia e la pace interiore. la strada e` ancora lunga ma vorrei donare, a chi ne sapra` far tesoro, cio` che e` stato donato a me: insegnamenti preziosi. nuovi occhi per vedere la vita in modo diverso e riscoprire chi siamo veramente." (l`autrice)

"dare la vita per l`opera di un altro" (1997-2004) e` il sesto e ultimo volume della serie bur cristianesimo alla prova, che raccoglie le lezioni e i dialoghi svolti da don luigi giussani durante gli esercizi spirituali della fraternita` di comunione e liberazione. l`autore ci mostra, con intensita` di pensiero, come nella cultura del nostro tempo si sia prodotto un distacco del senso della vita dall`esperienza. anche la` dove dio continua a comparire, non viene piu` concepito come senso della vita, ma come un "ente" che non ha rapporto con l`azione dell`uomo; allo stesso modo, la realta` e` svuotata del suo senso e dal suo ruolo di segno. connessa a questa concezione e` la riduzione del cristianesimo a etica o a mero discorso religioso: viene proposto un cristo senza chiesa, senza corpo nella storia, e cosi` "l`esperienza che l`uomo fa di cristo manca della possibilita` di verifica della sua contemporaneita`, cioe` della verita` di quanto lui ha detto di se`". da dove ripartire dunque? dallo stupore per l`avvenimento di un incontro con una presenza umana piena di attrattiva - in cui cristo si rende sperimentabile, nella vita della chiesa -, di fronte alla quale nasce la domanda: "ma come fa ad essere cosi`?".

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