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il discorso con cui john f. kennedy inauguro` la propria presidenza e` considerato uno dei momenti memorabili della politica americana e mondiale del novecento. proprio quando gli stati uniti temevano una nuova guerra e dovevano fronteggiare gravi problemi interni, parole come "non chiedete al paese cio` che puo` fare per voi, ma chiedetevi che cosa potete fare voi per il vostro paese" aprirono un nuovo corso storico e ispirarono un`intera generazione, infondendo nei cittadini speranza e ottimismo. il libro e` il resoconto dei giorni che precedettero il discorso d`insediamento alla casa bianca e degli sforzi del neoeletto presidente per trovare le parole giuste che esprimessero le sue grandi ambizioni.

una vita felice e` impossibile, perche` il male e il dolore sono alla radice stessa dell`esistenza. il mondo e` un condominio tra la malvagita` e la pazzia: l`una regna e l`altra comanda. questi aforismi ci insegnano come tenercene al riparo.

in una torrida notte di luglio del 1888 un uomo e una donna concepiscono un figlio in una locanda di braunau. non sono soli. con loro c`e` una presenza occulta che assiste, anzi, partecipa attivamente al concepimento "come l`arcangelo gabriele fece con geova in una notte cruciale a nazareth". lui e` alois hitler, alto ufficiale della dogana con un`insana passione per le donne, la birra e le api. lei e` klara poelzl, terza moglie nonche`, con ogni probabilita`, figlia dello stesso alois hitler. il terzo incomodo e` il diavolo. il 20 aprile 1889, nove mesi e dieci giorni dopo quella notte, nascera` adolf hitler. ed e` proprio il diavolo, sotto le mentite spoglie di un ufficiale delle ss, a narrare con brio infernale, da un incipit che rimanda direttamente a moby dick ("potete chiamarmi d. t."), le vicissitudini della famiglia hitler rivelandone senza remore i segreti piu` turpi e inconfessabili. solo un maestro della scrittura con il coraggio di norman mailer poteva decidere, giunto all`ultima prova, di affrontare il personaggio piu` scomodo in un corpo a corpo che si riflette sulla pagina senza esclusione di colpi. e trovare, proprio in adolf hitler, l`ispirazione che gli ha concesso di scrivere il suo grande libro.

norman mailer fa una breve, intensa e coraggiosa meditazione sulla posizione degli stati uniti nel mondo, che sembra caratterizzarsi per un`ininterrotta guerra dichiarata al terrorismo internazionale. si parte dall`11 settembre, che appare sempre piu` uno spartiacque definitivo e il principio di una crisi d`identita` senza precedenti nella storia del paese. la parola "patriottismo" puo` diventare un terreno di scontro, perche` da un lato puo` richiamare i valori dell`identita` nazionale, dall`altro invece puo` essere agitato come uno stendardo dai nuovi crociati che pensano soprattutto a lottare contro il "male", considerato a priori un nemico esterno.

dopo i laghi elvetici il wetzel scopri` i laghi insubrici, il lario, il verbano e il ceresio e finalmente il garda. le quindici vedute del "voyage pittoresque au lac de come" uscirono nel 1822: quattro anni prima che le limpide acque del lario fossero turbate dai primi battelli a vapore; ancora non conoscevano che le barche da pesca con i curvi arcioni per la tenda, i grevi comballi con la gran vela quadrata e le agili gondole da diporto, che il giovio metteva accanto alle veneziane. cosi` che il nostro artista poteva godersi il pulitissimo lago e l`aria tranquilla, alieno come era da romantici sconvolgimenti e burrasche. voleva uno specchio limpido a riflettere e filtrare le cristalline trasparenze dell`atmosfera, e le montagne, i promontori, le ville e i villaggi, a raffinare le delicatezze del cielo e della luce d`italia da lui scoperta sul lario per la prima volta, con un rapimento che si ritrova nelle bellissime vedute, nel polverio di luce, nelle trasparenti lontananze, nel cielo solcato di limpide nubi: quel cielo di lombardia in queste vedute veramente e manzonianamente bello. questa edizione presenta la traduzione italiana del testo del wetzel e le tavole in misura di due terzi dell`originale da cui sono state riprodotte, quasi certamente colorito dallo stesso wetzel. introduzione di piero banconi.

questo libro, riduzione in volume unico del classico studio in quattro tomi che david brown ha dedicato a cajkovskij, racconta la vita di uno dei piu` amati compositori dell`ottocento ed e` anche una guida all`ascolto della sua opera, dai famosissimi balletti fino alle composizioni meno conosciute. ricco di spunti biografici che attingono allo sterminato corpus epistolare del compositore e di consigli all`ascolto frutto di studi decennali, e` uno strumento fondamentale per chiunque voglia conoscere cajkovskij. l`infanzia a san pietroburgo, il rapporto con i fratelli, la depressione che lo accompagno` per tutta la vita, gli anni dell`affermazione a mosca... la vita di cajkovskij viene disegnata accanto alle sue creazioni: opere come evgenij onegin e la dama di picche, balletti come ii lago dei cigni e lo schiaccianoci, fantasie sinfoniche come francesca da rimini e poi il suo lascito testamentario, la sesta sinfonia, la patetica. david brown offre utili strumenti di comprensione e ascolto critico: valutazioni alle singole composizioni, consigli mirati e punti di vista che permettono di costruire percorsi personali all`interno del vasto catalogo cajkovskiano.

quarantatre` e` un romanzo articolato in sette capitoli, che prendono ciascuno il titolo da una ricetta di cucina. la protagonista si rivolge alla madre, morta piu` di trent`anni prima, quando lei era ancora bambina, e le racconta la propria vita, secondo una scansione cronologica che diventa pero` anche scansione tematica, segnata appunto dalle ricette che rappresentano gli snodi cruciali di un`esistenza. il colloquio con la madre diventa un percorso alla ricerca di se` in un dialogo continuo tra identificazione e affrancamento dalla figura materna. ma e` anche una sorprendente analisi di come i ricordi si modifichino nel tempo adeguandosi ai nostri bisogni. solo dopo aver raggiunto e superato l`eta` che aveva la madre al momento della morte, quarantatre` anni, la protagonista riesce a sentirsi davvero autonoma e capisce che il modo piu` giusto e piu` bello per ricordarla consiste nel considerare la madre sua pari, una donna adulta come lei, una figura forte, impossibile da dimenticare, il cuore della famiglia, il nucleo da cui prende vita il senso delle cose.

"l`importante e` che la maestra sia brava": ecco il mantra che guida i genitori nella scelta della scuola dei propri figli. si`, ma se poi in classe ci sono dei bambini stranieri? potrebbero rallentare il programma... per farla finita con i luoghi comuni (e i timori incontrollati) che serpeggiano fra i banchi, benedetta tobagi e` andata a vedere cosa succede nelle scuole primarie. scuole pubbliche, ovviamente. un viaggio che e` cominciato ad amatrice, l`ombelico d`italia, e ha toccato roma, brescia, ancona, torino, i paesini della bassa mantovana, ma anche realta` piu` di frontiera come udine e palermo. in italia ci sono molti maestri e dirigenti bravissimi, ma la buona volonta` non basta a far funzionare bene una scuola. i bambini stranieri in realta` si rivelano una ricchezza, non un ostacolo. crescere e studiare in una classe mista permette di conoscere una porzione di mondo piu` grande. "e come fare un erasmus stando a casa" e infatti capita a palermo che studenti universitari e "minori stranieri non accompagnati" frequentino insieme gli stessi corsi di italiano. a genova e milano invece uno dei momenti piu` attesi dagli alunni e` la condivisione di parole e storie legate al proprio paese d`origine. ci sono scuole che cercano di ampliare l`offerta formativa specializzandosi nello sport o nella musica, altre che istituiscono attivita` extra senza chiedere costi aggiuntivi ai genitori.

per claudio sessa raccontare "le eta` del jazz" e` una vera e propria missione. "improvviso singolare" amplia l`esplorazione iniziata con "le eta` del jazz. i contemporanei", la prima approfondita ricognizione della sfaccettata scena dei nostri giorni. ora sessa ci accompagna tra le stagioni, i protagonisti, i capolavori e le innovazioni di un intero secolo di jazz. per sua natura inclusiva e pluridimensionale, questa musica tende a sfuggire a ogni classificazione. ma la forza e l`originalita` del jazz risiedono proprio nella sua capacita` di trasformazione e di sintesi: individualismo e ricerca collettiva, tradizioni e sperimentazioni, spontaneita` e dimensione industriale convivono in un`arte sempre alle soglie del paradosso. per questa duttilita` il jazz rappresenta forse la metafora artistica piu` precisa e sofisticata della societa` in cui oggi siamo immersi: fondendo il pensiero musicale africano e quello europeo in terra americana, e` diventato un linguaggio universale e ha modificato l`immaginario sonoro di tutto il pianeta. in questo libro sessa rievoca i tanti sviluppi che il jazz ha vissuto nella sua storia - dallo stile new orleans all`impetuosa scena newyorkese, dallo swing al bebop, dal cool al free, fino alle avanguardie piu` recenti - aggiungendo alla ricostruzione storica e all`interpretazione critica la guida all`ascolto di quasi duecento brani emblematici di questo percorso. prefazione di franco d`andrea.

dentro una strana casa a forma di barca uno scrittore fallito consuma la vita creando pianeti nella propria testa, annotando sogni e incubi su un diario folle, vagando con la mente per una bucarest allucinata, pulsatile, ectoplasmatica. divenuto professore di romeno in una scuola di periferia, lavoro che detesta e ripudia, in quel tetro edificio conosce figure che diventano per lui punti di riferimento: un matematico che lo inizia ai segreti piu` reconditi della sua materia, gli adepti di una setta mistica che organizza manifestazioni contro la morte nei cimiteri della citta` e infine irina, la donna di cui si innamora. in un delirio abbacinante di immagini assurde, lo scrittore tenta disperatamente di sfuggire alla tirannia dei nostri cinque sensi e di accedere a un`altra dimensione dell`esistenza. "solenoide" e` il capolavoro di mircea ca?rta?rescu, l`opera monumentale che ingloba e fagocita tutte le precedenti, restituendoci la totalita` del suo pensiero e l`eccezionalita` della sua scrittura, la quale ricorda kafka, borges, pynchon, bola?o. c`e` qui l`impronta di un visionario, un profeta che ci svela in tutta la sua evidenza la , la gabbia che il nostro cervello ha costruito per noi. perche` per ca?rta?rescu la realta` e` un carcere e noi, come il protagonista di questo libro, abbiamo il dovere di evadere, di cercare, anche a rischio di impazzire, un`altra verita`. "solenoide", e` questa la sua grandezza, apre uno squarcio e illumina la via di fuga.

rossini aveva 37 anni e 39 opere alle spalle quando si ritiro` dalle scene teatrali dopo avervi esercitato un`egemonia incontrastata. eclettico, altalenante tra comico e tragico, e proli co sperimentatore di generi, raggiunse e impose uno stile sovraregionale, nella fedelta` a un ideale di bellezza ineffabile che la sua musica sempre insegui`: una musica che diede voce ai suoi personaggi esprimendo, con una scrittura vocale e strumentale esaltante, il loro destino, la speranza che li anima, l`allegrezza che li circonda, la felicita` che li attende, l`abisso in cui stanno per cadere. questa musica, , fu pero` scritta e creata nel e per il proprio articolato presente, adattandosi ai contesti e agli artisti con cui rossini si confronto` nelle sue peregrinazioni. la riconoscibilita` immediata del suo linguaggio drammatico segno` cosi`, in tempi di grande mutamento, una strada impossibile da ripercorrere, che conobbe imitatori ma non successori. la fortuna discontinua di rossini pone ancora oggi molti interrogativi, da cui andrea chegai parte per riavvolgere il filo della matassa che i recensori del tempo, i biografi e gli studiosi attuali hanno tentato di sbrogliare. indagando sui motivi della fama del pesarese, sui suoi rapporti con impresari, cantanti, scrittori, librettisti e compositori, chegai riposiziona le opere di rossini in una prospettiva storica che tiene conto delle trasformazioni sociali, politiche e musicali a cavallo tra settecento e ottocento. "rossini" ci permette di approfondire con coinvolgimento e rinnovato sguardo critico la musica di un artista , per cio` che significo` al suo tempo e per quello che puo` ancora significare per noi oggi.

l`opera poetica di volponi riunita in un solo volume che ne presenta l`intero arco di sviluppo. (dalla postfazione giovanni raboni).

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