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uno degli intellettuali piu` originali che hanno arricchito la cultura filosofica ed estetica nella seconda meta` del secolo scorso ci introduce all`interno della vibrante esperienza dell`avventura, colta nel suo aspetto di illuminazione profana propria di un`esistenza finita. ferruccio masini esplora in questi due saggi, rispettivamente una filosofia e una parabola, la cifra peculiare, segreta, notturna, i cospicui risvolti d`ombra insiti nel fenomeno dell`avventura, quella folgorazione di un incontro inatteso che ci trasporta fuori dal nucleo del nostro essere per farci vivere la sensazione inaudita dell`estasi del desiderio, la cui inevitabile conclusione rende malinconico il suo volto fascinoso ed enigmatico.

la fama di koje`ve resta affidata alle sue lezioni parigine degli anni trenta sulla fenomenologia dello spirito di hegel. da allora, abbandono` ogni attivita` filosofica pubblica per diventare un alto funzionario dello stato francese. ma continuo` a lavorare a una sorta di "aggiornamento" di quel sistema che riteneva ancora valido per la comprensione della realta`: il sistema hegeliano. ha dato vita a un`opera monumentale, rimasta incompiuta e a lungo inedita intesa come un`esposizione completa ed enciclopedica della saggezza hegeliana. questo volume presenta l`introduzione al sistema, nella quale e` sviluppata una riflessione sulla filosofia stessa, definita come quel discorso che puo` parlare di tutto, a condizione di parlare anche del fatto che ne sta parlando.

l`aforisma fu coltivato da pessoa nel corso di tutta la vita, sotto il proprio nome e attraverso quello dei suoi eteronimi, e spunta improvviso nei quaderni manoscritti, nei margini - o persino nel mezzo - di testi con i quali non ha necessariamente un rapporto. compare anche isolato, scritto su pezzettini di carta strappati oppure in serie, separati da righe orizzontali, molti scritti in inglese, lingua nella quale pessoa, in questo genere letterario, si dimostra decisamente brillante. questo volume e` una piccola raccolta rappresentativa di tali aforismi e pensieri sparsi, per la grande maggioranza inediti; piccola raccolta, ma assai indicativa dello spirito di questo grande poeta dai mille volti, sfuggente e sempre nuovo.

questo libro, curato da pauli poco prima della morte, raccoglie un insieme di saggi che ben testimoniano la consapevolezza, che egli sempre ebbe vivissima, del significato piu` generale di ogni ricerca scientifica, valida non solo per il risultato singolo ma per il contributo piu` ampio al sapere. i saggi, percorsi dal tema comune del valore e dei limiti della conoscenza umana, possono essere distinti in due categorie: la prima puntualizza i personali apporti dell`autore e di altri grandi fisici alla scienza contemporanea; la seconda e` dedicata a riflessioni sul potere del pensiero e alla validita` di alcuni concetti fondamentali della teoria dell`evoluzione biologica e della psicologia dell`inconscio. lo stile asciutto e rigoroso e` animato dal ricordo personale di uomini ed episodi che fanno oggi parte della leggenda della fisica e, piu` in generale, della conoscenza umana.

l`autore traccia in questo libro una vera introduzione alla teologia cristiana, scegliendo di raccontare in sette medaglioni i pensatori che con la loro opera hanno segnato una svolta nel modo di intendere il cristianesimo. a partire da paolo, colui che ha emancipato il cristianesimo dalla servitu` della legge, facendone una religione universale, passando per origene, agostino, tommaso d`aquino fino a martin lutero, friedrich schleiermacher e karl barth, ognuno dei sette ritratti e` biografia, storia culturale, sintesi teorica e profilo critico. insieme, costituiscono il percorso attraverso il quale l`autore giunge, nell`epilogo, a individuare le sue personali linee-guida di quella che dovra` essere la teologia del presente e del futuro.

il 10 settembre 1649, da un porto olandese, un viaggiatore straordinario si imbarca per stoccolma. chi invita in svezia rene` descartes e` la regina cristina. a stoccolma, che vive uno dei suoi autunni piu` gelidi e cupi, descartes incontra amici fidati (l`ambasciatore di francia chanut e sua moglie emilie), molta gente singolare (il pittore machado, inetto nella pittura ma poeta esperto) e moltissima malfida. rintanato in casa, isolato da tutti, in attesa della chiamata della regina, si rende conto che solo la vanita` lo ha indotto al durissimo viaggio. a sostenere descartes e` la corrispondenza che tiene con mezza europa, in particolare con la principessa elisabetta, oggetto di una straordinaria passione intellettuale: a lei da` consigli filosofici, medici e politici e confida la sua speranza di ritorno. nel contempo pero` commette imperdonabili errori, come dedicare alla regina il trattato "le passioni dell`anima" che ha scritto per elisabetta. ma in un`alba di ghiaccio, mentre aspetta di esser ricevuto dalla regina, descartes ha il malore che lo conduce a morte. nella narrazione delle sue ultime ore, fatta a piu` voci, in un`insostenibile concitazione si affacciano tutte le interpretazioni, anche le piu` perturbanti. "le passioni dell`anima" racconta tutto questo con un`impercettibile tessitura di testi autentici, interpolazioni e apocrifi, doppiando cosi` nella scrittura una storia in cui il vero e il falso, il detto e il non detto s`intrecciano senza posa.

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