professore associato di storia contemporanea presso la facolta` di sociologia dell`universita` di trento, autore di saggi e volumi in lingua inglese, mark gilbert analizza l`integrazione europea nel contesto delle evoluzioni geopolitiche ed economiche degli ultimi decenni. lo studioso cerca di rispondere a domande come "perche` gli stati europei l`hanno preferita alle tradizionali soluzioni nazionali?".
il laboratorio di scrittura dei medievisti, i metodi e gli strumenti, l`uso delle fonti, gli ambiti di ricerca delle diverse scuole.
l`autore riconosce apertamente la crisi che aleggia sull`unificazione europea. c`e` un abisso tra i discorsi burocratici della cee e il disinteresse (se non addirittura l`avversione) nell`opinione pubblica del vecchio continente. eppure egli vuole trovare il modo di trarne comunque frutto, proponendo obiettivi concreti per rilanciare le potenzialita` ancora latenti nel progetto generale. cosi` pone sotto il riflettore della sua analisi temi della massima rilevanza per tutti: disoccupazione, competitivita` economica, riforma dello stato sociale, le questioni della giustizia e dell`ordine sociale, la disaffezione dai partiti e dalla politica tradizionale, nonche` il clima di paura e/o disagio creatosi dopo i mutamenti della situazione internazionale.
i 19 mesi della repubblica di salo` furono l`ultima incarnazione del fascismo, quella repubblicana, sicuramente la piu` violenta e la piu` sanguinosa. nata con lo scopo di "tenere fede" all`alleanza con i tedeschi e di riscattare l`onore perduto con l`armistizio dell`8 settembre 1943, la repubblica sociale italiana realizzo` l`ultimo atto del regime: una guerra spietata contro i nemici interni ed esterni, ovvero i partigiani, gli antifascisti, gli ebrei, i dissidenti e gli oppositori che non aderirono al disperato tentativo di mussolini di conservare il potere e di salvare il fascismo, anche a costo di scatenare una feroce guerra civile.