
"lo scoppio della guerra del 1914 - l`effetto prodotto dalla posizione interventista della socialdemocrazia sull`intellighenzia di sinistra - fu l`occasione che determino` la nascita della "teoria del romanzo". la mia posizione radicale si esprimeva in un veemente, globale e, specie all`inizio, poco articolato rifiuto della guerra. inizialmente avevo pensato a una catena di dialoghi: un gruppo di giovani si isola di fronte alla psicosi della guerra alla maniera dei narratori di novelle del decamerone di fronte alla peste; i loro dialoghi avrebbero esplicitato i problemi trattati nel libro, fino a gettare uno sguardo sul mondo di dostoevskij. a un ripensamento piu` attento la "teoria del romanzo" assunse la sua attuale configurazione."



una carrella sul mare, piena di umanita` che fugge dalla guerra, dalla fame, dalla persecuzione, dalla tirannia, con il sogno di un altrove. fra loro, c`e` un vecchio. una specie di saggio o di sciamano che ha vissuto, in tempi diversi, molte vile in molti luoghi del mondo. assumendo via via le sue mutevoli identita`, risponde alle domande dei migranti. salvatore veca affida al suo vecchio, carico di anni, di sapere, di scritture, il compito di guardare dentro il nostro destino, il destino di un occidente che. una volta di piu`. si sporge sulla catastrofe possibile. la voce del vecchio e` la voce di una cultura che. per segmenti, per lacerti luminosi, e` tutta chiamata a raccolta, prima del silenzio, e contro il silenzio.

intorno alla morte di demetrio gandolfi, sessantenne, librario, si sviluppa un breve giallo in cui si mescolano, come in un pasticcio gastronomico, balorde vivande: interviste televisive, errori commessi dai cronisti, coincidenze sciagurate. ma si tace subito, su tutto. perche` e` molto piu` interessante seguire gli ultimi giorni di vita del solitario e abitudinario personaggio, perche` certe possibili spiegazioni del delitto sono li`, malamente nascoste tra indizi sicuri e tracce disseminate volutamente a caso.




in scena una donna di novant`anni che rivisita con impietosa lucidita` il proprio passato. appena travestito nel personaggio, e` lo stesso albee che fa i conti con la propria vita e con il proprio lavoro. del resto ogni drammaturgo, come diceva keats di shakespeare, e` un camaleonte che si trasforma nelle sue creature: contano i suoi personaggi, non lui. con una nota di luigi squarzina.


che la letteratura argentina abbia dato nuovo spazio vitale a un glorioso genere narrativo quale il racconto fantastico, e` cosa nota. dopo borges, julio cortazar ha avuto, in questo, un ruolo preminente. la caratteristica del suo modo di narrare e` la precisione realistica in cui la trasfigurazione visionaria affonda le radici, dando vita a una galleria quasi metafisica di personaggi invisibili, dove il misterioso e l`irrazionale prendono corpo tra atmosfere popolari e ambienti altolocati, sullo sfondo di una buenos aires multiforme. a cent`anni dalla nascita del grande scrittore argentino, una raccolta completa dei suoi racconti: un`introduzione all`opera di cortazar, un "bestiario" di ossessioni, figure immaginarie, nate da una fantasia attica, eppure descritte con dolorosa determinazione.


"a quel tempo a chicago conoscevo un giovane di nome ben hecht, e ogni tanto uscivamo per maledire insieme la situazione. all`apparenza lui era molto piu` bravo di me in questo, ma in fondo sentivo che avrei potuto superarlo, e spesso passeggiavamo insieme, lui maledicendo ad alta voce la nostra sorte e dichiarando con fare teatrale che la vita per noi era un calice d`oro pieno di crepe: entrambi purtroppo dovevamo guadagnarci da vivere."

Pubblicato per la MGM nel 1967. Rimasterizzato 2015. Colonna sonora del film omonimo, interpretato dallo stesso Orbison.





sul pacifico bosco di mossflower incombe l?ombra di zarmina, una spietata gatta selvatica. quando martin il guerriero, un giovane topo proveniente dal nord, giunge in quelle terre, viene catturato e imprigionato, la spada del padre spezzata appesa al collo in segno di umiliazione. liberato dagli animali del bosco, martin si unisce a loro in un pericoloso viaggio verso salamandastron, la montagna di fuoco. li vive un leggendario guerriero: sara lui l?arma decisiva per rovesciare la tirannia di zarmina? eta di lettura: da 12 anni.