"la felicita` bianca" raccoglie le prose giovanili scritte da rilke nel suo periodo praghese, prima della partenza per monaco nel 1896: storie grottesche, tragiche, mistiche in cui la sensibilita` religiosa e l`inquietudine psicologica di rilke dipanano straordinari spunti narrativi. sfondo ricorrente: praga, la citta` amata e rinnegata, baluardo dell`ultima civilta` asburgica, ma percorsa anche da fremiti irredentistici.
la poesia di davide rondoni nasce nei luoghi "soliti" del vivere (le strade, la casa, i supermercati, i bar) e vuole testimoniare l`insopprimibile aspirazione a riconosere un senso non banale all`esistenza. lungi dal ridursi a puro gioco o a esibita erudizione, con un occhio alla cronaca e alla societa` che ci circonda, i suoi versi non cercano mai l`oscurita` e la lingua e` qui amata ed esaltata nelle sue proprieta` di dolcezza e vigore.
nel 1984, italo calvino cosi` annunciava la pubblicazione di : "dopo vari anni di silenzio, celati ritorna ora con un libro che ha al suo centro la rappresentazione del mondo visibile, e piu` ancora una accettazione interiore del paesaggio quotidiano in cio` che meno sembrerebbe stimolare l`immaginazione". queste trenta novelle, comiche e fantastiche, tristi o terribili, sulla valle del po, mentre recuperano antiche forme narrative della tradizione novellistica italiana, sono un viaggio di ritorno alle fonti del narrare: cioe` al "sentito dire che circola in un luogo o paesaggio". e una figura molto cara a walter benjamin, quella del narratore orale, che celati ha cercato di riscoprire viaggiando e raccogliendo storie sulle rive del po. celebrando con le sue novelle questa figura in via di estinzione, celati indica una degradazione ambientale che non riguarda soltanto i paesaggi, ma anche la facolta` di raccontare e di scambiarsi esperienze. cosi` queste sono altrettante parabole sulla nostra epoca, e costituiscono uno sforzo per ridare all`arte narrativa una credibilita` che non sia soltanto letteraria.