
. (dalla presentazione di angelo belloli)







nel 1861 si forma il regno d`italia: dopo molti secoli di frammentazione statale la penisola e` cosi` riunita in un`unica compagine, i cui territori vengono completati nei dieci anni seguenti. e un evento rivoluzionario, vissuto in questi termini dai contemporanei, in italia e fuori d`italia. in questo libro l`autore analizza il lungo processo di formazione del movimento nazionale, dai primi slanci patriottici di fine settecento alle organizzazioni insurrezionali, ai tentativi rivoluzionari della prima meta` dell`ottocento fino all`anno cruciale del regno.


dopo un decennio di sperimentazione, un nuovo protagonista si e` imposto nel sistema dei media: il giornalismo online. non e` possibile oggi fare informazione senza tenere conto di quanto avviene nella rete: notizie in tempo reale, aggiornamenti continui, approfondimenti, interattivita` con i lettori, contenuti multimediali, sono concetti e comportamenti ormai assimilati da giornalisti e dal nuovo pubblico di fruitori che si e` formato con il web. il fenomeno dei blog, il "citizen journalism", wikipedia, youtube, myspace non sono fenomeni passeggeri, ma parte integrante di un processo irreversibile nel mondo della comunicazione. la questione non e` riconoscere l`esistenza, la qualita` e la dignita` professionale del giornalismo online, quanto capire come e quanto il nuovo giornalismo abbia contaminato e influenzato i saperi e le routine della professione nel suo insieme, imponendo nuove regole e una nuova organizzazione del lavoro. il processo di integrazione dei saperi, dei linguaggi, dei giornalismi non sara` ne` semplice ne` breve. questo manuale vuole dare un contributo di riflessione su come si puo` fare giornalismo sfruttando tutte le potenzialita` dei nuovi media, ma anche aiutare a focalizzare le nuove regole e raccontare come e` cambiato e sta cambiando il giornalismo dopo internet. nella convinzione che le profonde trasformazioni in atto abbiano aperto la strada per un nuovo giornalismo. l`eta` dell`oro non esiste. ma questo e` un buon momento per fare il giornalista.




scritti tra il 386 e il 395, i "dialoghi" sono il frutto principale dell`otium filosofico a cui agostino si era dedicato subito dopo la conversione. meno conosciuti dei grandi capolavori della maturita`, essi in realta` basterebbero da soli ad assicurargli un posto di rilievo nella storia del pensiero occidentale. agostino, che vi figura quasi sempre come protagonista, indaga e discute temi quali la conoscibilita` della verita`, l`essenza della vita felice, l`origine del male, la natura dell`anima e la funzione del linguaggio. convinto che il dialogo fatto di domande e risposte sia il modo migliore di cercare la verita`, egli guida interlocutori e lettori a scoprirla dentro di se`, dove essa risiede.
