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questo libro e` un atto d`amore. per la musica. per i suoni. per lo strumento, la tromba, compagno di strada di una vita. dentro c`e` tutto l`universo di un artista sempre piu` apprezzato e conosciuto sia in italia sia all`estero. c`e` il legame con le radici sarde, i silenzi di una campagna selvaggia rotti dal fruscio delle foglie e dai belati delle pecore. c`e` la scoperta della vocazione musicale e il severo tirocinio di un artista. c`e` l`incontro con miles davis, modello e ispiratore di sempre. e c`e` un`idea della musica come esplorazione incessante di paesaggi sonori. la tromba di fresu ha dato lustro alla nouvelle vague del jazz europeo, le sue incursioni nel pop e nella musica colta hanno contribuito ad aprirle nuove strade, la sua passione e generosita` hanno aiutato ad avvicinarla a un pubblico sempre piu` ampio. fresu si narra qui con voce semplice e intensa, rivelandoci oltre al musicista il maestro, l`organizzatore culturale, il viaggiatore innamorato dell`africa e di parigi, il tessitore di magie, di incontri e di storie.

chissa` se e` vero che dietro ogni grand`uomo ci sia una grande donna. e vero che spesso dietro una grande donna non c`e` che lei. quando cristina di belgiojoso dirigeva in francia la "gazzetta italiana", terenzio mamiani protesto` che "un giornale politico, primo di tal fatta per l`italia, fosse diretto da una donna". poveri uomini: anche i piu` grandi. alessandro manzoni, per esempio, turbato dalla "mani`a di quella signora di diffondere l`istruzione ne` suoi contadini". cristina ebbe una vita straordinaria: "bambola da salotto, topo di biblioteca e strega, principessa rivoluzionaria e infermiera, zingara e pellegrina`". il poeta heine la descrisse come "una bellezza assetata di verita`". al centro della sua personalita`, dei suoi amori e delle sue peregrinazioni stette la passione politica. aspetto` lungamente la stagione che si chiamo` primavera dei popoli (nome tornato improvvisamente vivo ai giorni nostri), la preparo` e vi si preparo`. gli scritti qui raccolti su milano e venezia uscirono alla fine di quel 1848 a parigi. "la liberta` individuale puramente politica," pensava allora, "non e` favorevole che alla liberazione effettiva di alcune classi privilegiate... il principio realmente popolare, il principio democratico ed evangelico e` il principio dell`uguaglianza. "corsa poi a condividere la "democrazia pura" della repubblica romana del `49, pur annotando le "minchionerie molte e varie" dei triumviri, cristina fu a capo del soccorso ai feriti.

Il dramma di una fanciulla disonorata da un tracotante nobile della scorta di re Filippo II, che pagherà caro l'affronto proprio per mano del padre della ragazza, diventato alcalde di Zalamea e disposto a scontrarsi anche con il comandante del drappello, calpestando la sincera amicizia nata fra loro. Sarà il re in persona a dirimere la questione tra potere civile e militare.

Libro in brossura, n°146 Collezione Teatro Einaudi. Anno 1971.

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