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poeti italiani, olandesi e tedeschi che, pur differenti tra loro, paiono trovare un terreno comune in quella che si puo` definire una "poetica dello spaesamento", interiore e fisico, nato dall`impossibilita` di mettere nuove radici laddove si e` sofferto uno sradicamento profondo. spaesamento che si trasforma in qualcosa di piu` grave nei poeti olandesi, nei quali la specifica cifra stilistica - una lingua a volte stralunata, fatta di nonsense o di una reiterazione autoipnotizzante - e` cio` che contraddistingue le descrizioni di luoghi e persone visti e vissuti come attraverso una lente deformante. nei poeti italiani e` l`indagine del passato, proprio o di persone amate, la continua interrogazione, a rappresentare la terraferma in un mondo instabile.

quando nel 1889 fu inaugurata a parigi la tour eiffel, tra i nomi di tutti coloro che, con i loro studi sull`elasticita`, avevano consentito la realizzazione dell`opera e che erano stati riportati sull`ardita costruzione, mancava quello di sophie germain. la cosa non stupisce, perche` si trattava di una donna, sia pur vincitrice di un premio di 3000 franchi, bandito da napoleone, per studi appunto sull`elasticita`. premio che, a causa dell`eccessiva timidezza, la giovane sophie, che all`epoca aveva trent`anni, non ando` a ritirare. eppure le lettere che le sono state scritte da alcuni tra i piu` illustri matematici e fisici del suo tempo, tra cui gauss, lagrange e fourier, testimoniano quanto l`intensa attivita` scientifica di questa singolare studiosa fosse tenuta in considerazione.

l`autore, rivolgendosi alle due figlie gemelle nate nel 1996, ripercorre quasi diaristicamente le tappe che hanno segnato la scoperta della sua paternita`, e prosegue fino a quando le bambine abbandonano il nido e, ormai "grandi", iniziano l`avventura dell`asilo. il libro ha un tono commosso, a tratti poetico, riflette una sensibilita` diffusa e forte, ma ancora poco affrontata nei testi narrativi. l`autore, invece, riesce bene a descrivere questa esperienza come apertura verso il cambiamento del proprio stile di vita e della propria visione delle cose.

all`epoca del diario o, per esser piu` esatti, delle scarse tre annate (1554-1556) che ce ne rimangono, jacopo carrucci detto il pontormo ha passato la sessantina. a quel tempo, il pontormo finisce d`affrescare il coro in san lorenzo, poi scialbato nel 1738 (o 1742?) e del quale non ci resta altra diretta testimonianza che una trentina di disegni. e la fatica suprema della sua vita; e stanco e mezzo infermo, la porta innanzi da solo. i giorni che puo` lavorare, registra nel diario d`aver compiuto questa o quella parte d`una o d`altra figura, e a maggior chiarezza li` accanto ne schizza qualche tratto. in complesso, la materia del diario potrebbe raccogliersi sotto tre punti. oltre alle annotazioni del lavoro agli affreschi in san lorenzo; quelle dei cangiamenti del tempo in rapporto ai propri malanni, che il pontormo descrive con cinico compiacimento verbale; e in terzo luogo, finalmente, meticolosi, ossessivi, i bollettini di cio` che in quel dato giorno egli ha mangiato (ne` piu` poveramente poteva mangiare); ogni tanto interrotti da digiuni." (dallo sctitto di emilio cecchi)

satana, il grande tentatore, il nemico per eccellenza del genere umano, ha sempre avuto folte schiere di seguaci, anche nel nostro paese, misteriose sette di adoratori del demonio pronti a testimoniare la loro oscura fede in riti misteriosi che costituiscono un sarcastico ribaltamento delle cerimonie cristiane. questo saggio fa il punto sulle dottrine sataniche, ne traccia la storia plurisecolare e ne illustra gli ultimi sviluppi, portando alla luce un fenomeno di considerevoli proporzioni.

Informazione_Una_Storia._Una_Teoria_Un_Diluvio_-Gleick_James
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Autore: Gleick James
13.00 € NON DISPONIBILERimuovi dalla wishlist

ancora alla soglia degli anni quaranta claude shannon usava intelligence per parlare di informazione, un termine che avrebbe cominciato davvero a diffondersi solo qualche anno piu` tardi, con la sua "teoria matematica delle comunicazioni", insieme a una parolina, bit, destinata a diventare una delle piu` pervasive dell`ultimo mezzo secolo. amata e vituperata, quella parolina segna un punto di passaggio fondamentale: quando l`informazione diventa una grandezza quantificabile e misurabile. difficile valutarne davvero l`importanza, ma james gleick ci prova, raccogliendo i fili sparsi di una storia che parte da lontano, dai poemi omerici e dall`invenzione della scrittura e dell`alfabeto, passando per la lessicografia e i dizionari, i codici crittografici e le moderne tecnologie della comunicazione. e lungo la strada si incontrano figure chiave, talora insospettate: i compilatori di antichi dizionari o i curatori dell`oxford english dictionary; l`inventore del primo calcolatore, charles babbage; la sua musa, ada byron, figlia dell`illustre poeta; e una serie di altre personalita` fondamentali come samuel morse con il suo codice telegrafico, il matematico alan turing, il creatore della teoria dell`informazione claude shannon o il fondatore della cibernetica norbert wiener. conclude con la vera e propria epoca dell`informazione, il mondo contemporaneo dove tutti sono, volenti o nolenti, esperti di bit e byte. sotto un diluvio di segni e segnali, notizie e immagini, blog e tweet.

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