
elisa biagini accompagna il lettore attraverso il bosco e gli chiede di sapersi perdere per potersi poi ritrovare. il perdersi come condizione di stupore e di abbandono che permette a porte invisibili di aprirsi: un viaggio da fare in compagnia delle parole, con solo qualche sasso in tasca, come gretel. in una sezione del libro i protagonisti sono solo apparentemente noti - cappuccetto rosso, il lupo, la nonna -, in realta` sono profondamente cambiati (anche fisicamente); protagonista di un`altra sezione e` un feto un po` speciale che racconta il proprio "farsi" e che gia` si interroga sul mondo. una poesia caratterizzata da una costruzione piu` narrativa che lirica e da un`attenzione-ossessione per i corpi come sede di un`identita` misteriosa, spesso non comprensibile con la sola ragione.


"la solitudine genera insicurezza, ma altrettanto fa la relazione sentimentale. in una relazione, puoi sentirti insicuro quanto saresti senza di essa, o anche peggio. cambiano solo i nomi che dai alla tua ansia". i protagonisti di questo libro sono gli uomini e le donne nostri contemporanei, che anelano la sicurezza dell`aggregazione e una mano su cui poter contare nel momento del bisogno. eppure sono gli stessi che hanno paura di restare impigliati in relazioni stabili e temono che un legame stretto comporti oneri che non vogliono ne` pensano di poter sopportare.




torna, con le illustrazioni di nicoletta costa, uno dei primi capolavori di rodari. la freccia azzurra, bellissimo trenino esposto nella vetrina della befana, cattura lo sguardo del piccolo francesco, che vende caramelle in un cinema e non avra` mai i soldi per comprarlo. anche i giocattoli, pero`, hanno un cuore, e la notte del 6 gennaio salgono sul trenino; iniziano cosi un avventuroso viaggio per raggiungere i bambini che li desiderano davvero. rodari parlava di temi importanti con leggerezza, e il suo fantastico treno transita sui binari della solidarieta`, tocca le stazioni dell`amicizia, corre verso un sorridente futuro. eta` di lettura: da 6 anni.