
Cofanetto di 4 CD.72 Cowboy songs.Brani di: Johnny Cash,Gene Autry,Ian Tyson,Sons of The Pioneers etc.



la caduta di un regno, un giovane re che lascia la sua terra, che, nella disperazione e nella malinconia di quanto ha lasciato, trova conforto e amore affidandosi a una fanciulla italiana che lo ama come uomo e non piu` come re.

john meade falkner (1858-1932), uomo di grande cultura e dotato di competenze diverse e notevoli capacita` pratiche e imprenditoriali, affianca ruoli e attivita` molteplici nella sua vita lunga e ricca di interessi. scrittore per hobby piu` che per professione, si e` tuttavia conquistato una posizione stabile e riconosciuta nella storia letteraria inglese grazie a tre soli romanzi, assai diversi tra loro per genere: il fantastico "lo stradivario perduto", "il diamante di barba nera" (romanzo d`avventura e di formazione) e il thriller "lo stemma nebuloso". in essi trasfonde le impressioni e i ricordi degli anni giovanili, l`amore per la natura, e l`interesse mai spento per l`arte, la cultura e l`immaginazione del medioevo.




che cos`e` la santita`? cos`e` la pieta` religiosa? quali azioni degli uomini sono gradite agli de`i e quali no? e sempre possibile identificare "santita`" e "giustizia"? ecco alcuni dei temi dibattuti in questo dialogo, uno dei piu` antichi, tra socrate e l`indovino eutifrone. un esempio di come il pensiero e il dubbio socratico riescano a mettere in crisi i luoghi comuni e i valori dati per scontati nell`atene del v secolo a. c. un dialogo in cui domina ancora la figura di socrate con la sua azione volta alla ricerca di una verita` ormai sommersa da falsi valori.


i quattro dialoghi che costituiscono la settima tetralogia di platone, pur non essendo tra i piu` famosi, presentano molteplici motivi di interesse, "l`ippia maggiore" indaga una nozione fondamentale, il bello (kalon), concludendo in maniera apore`tica. "l`ippia minore", anch`esso apore`tico, affronta temi socratici legati alla questione dell`involontarieta` del male. "lo ione", che vede protagonista un rapsodo interprete di omero, tratta il tema della poesia come ispirazione divina e delle sue pretese di costituirsi come un`arte. "il menesseno, orazione funebre per i caduti in guerra, costituisce, in quanto prestazione retorica, un unicum nel corpus platonico. in passato ridotti al rango di satire scherzose prive di contenuto filosofico, questi dialoghi sono stati variamente riconsiderati dalla critica nell`ultimo cinquantennio. una valutazione adeguata della loro importanza dipende in gran parte dalla possibilita` di inquadrarli nel complesso della filosofia platonica. a questo proposito entrano in gioco criteri ermeneutici relativi al modo in cui leggere platone, su cui da sempre ha luogo lo scontro tra interpretazioni contrapposte. i dialoghi qui considerati risultano interessanti non solo per i loro contenuti strettamente teorici, ma anche in quanto elementi essenziali di un piu` ampio progetto, filosofico-pedagogico e letterario, in cui si dispiega compiutamente l`arte drammatica di platone.

franco loi, superato il traguardo degli ottant`anni, rivive il profondo legame con la sua citta`, milano, e con un`italia in crisi, con la consapevolezza del disagio dell`uomo contemporaneo ma anche con una indistruttibile speranza nel futuro: "ah italia scunda, che nissun po` ve`d, / italia che laura e se despera, / italia sensa gloria e sensa me`d, / te`ra d`un diu scundu sensa paura, / mi te cunussi e cerchi el giuss del cre`d / che te`gn inse`ma i gent denter la scura. (ah italia nascosta, che nessuno puo` vedere, / italia che lavora e si dispera, / italia senza gloria e senza possedimenti, / terra d`un dio nascosto senza paura, / io ti conosco e cerco il succo del credere / che tiene insieme le genti dentro l`oscurita`)".


questo libro e` l`incontro tra due spiriti bizzarri: uno, oltre cinque secoli fa, scrisse un poema eroicomico quando con l`epica non si scherzava, e come eroe si scelse l`antieroico morgante, che affronta gli infedeli al fianco del paladino orlando, ma armato solo di un possente batacchio. l`altro, ai giorni nostri, e` uno scrittore parmigiano, fine e attento lettore dall`apparenza distratta. quando il suo sguardo si posa come per caso sul capolavoro del pulci, da quell`incontro scaturiscono scintille e meraviglie, e la storia di orlando, margutte, astarotte, re carlo e i paladini si intreccia con mille altre storie, dal monsieur jourdain di moliere, innamorato della sua marchesa, all`eugenio onegin di puskin, da "charlie hebdo" ai discorsi di oscar luigi scalfaro. "voglio dire che il "morgante", oggi, per una stranissima combinazione temporale, e` come l`esplosione di quella lingua li`, regionale. dialettale. di quartiere e nello stesso tempo comprensibile a tutti." paolo nori sfoglia il "morgante", e luigi pulci si rivela un ilare maestro di contemporaneita`.









al suo secondo libro in versi, marcello fois racconta la sopravvivenza e la sparizione di modelli di vita legati alle origini dell`uomo. i suoi sono poemetti antropologici che ripercorrono l`intero ciclo della civilizzazione umana attraverso i passaggi generazionali e i salti sociali che si sono verificati in eta` moderna; in sardegna a partire dalla fine dell`ottocento. il verso e` molto narrativo, con ritmo e tonalita` mitico-ieratiche ma anche con spunti ragionativi; cicli di vita incommensurabili rispetto a una singola esistenza umana non provocano annichilimento della capacita` di riflessione e discussione: quello di fois e` un ossimorico mito illuminista, apodittico-dialettico, fuori dal tempo e nella storia. un discorso a se` merita dal silenzio, un po` tragedia greca e un po` antologia di spoon river: una sorta di oratorio per i morti in seguito al siluramento dell`arandora star il 2 luglio del 1940. erano perlopiu italiani residenti in gran bretagna, internati all`entrata in guerra dell`italia e imbarcati sulla vecchia nave da crociera per essere deportati in un campo di concentramento in canada. la nave fu colpita da un u-boot tedesco e si inabisso` nell`atlantico. nel poemetto diversi narratori formano una catena di voci per raccontare le storie di alcuni e di tutti. voci che emergono dal silenzio del mare e della storia in una scrittura poetica al tempo stesso epica e sommessa.

la nuova edizione, in confanetto, del ricettario di annalisa barbagli e` arricchita di 200 ricette. le ricette sono semplici, spiegate in ogni dettaglio e realizzabili con attrezzatura di base. il libro non presenta la divisione in primi, secondi e dolci ma una serie di capitoli dedicati a specifiche famiglie di pietanze: antipasti, zuppe, pasta, riso, pesce, carne, uova, formaggi, dolci. un capitolo e` dedicato a tutte le ricette base: besciamella, pasta frolla, pasta per la pizza e altre.
