


il blocco di gaza e il sanguinoso assalto alle navi turche hanno riportato la questione israeliana al centro dell`attenzione dell`opinione pubblica. e inevitabilmente sono finite in un unico calderone la condanna dell`aggressione, il sostegno alla causa palestinese e il rifiuto radicale delle ragioni di israele, con tanto di boicottaggio nei supermercati ai prodotti alimentari. per un osservatore come pierluigi battista, chi - a destra e a sinistra - si professa "antisionista" troppo spesso e` semplicemente antisemita. quali sono i motivi dell`ostilita`? perche` critiche lecite sfumano cosi` facilmente in un odio secolare? e perche` i cosiddetti pacifisti sono pronti ad armarsi di luoghi comuni (e non solo) contro uno stato e un popolo che difende solo il proprio diritto all`esistenza?










il 9 giugno del 53 a.c., sulla pianura di carre, nell`alta mesopotamia, un esercito di cavalieri venuti dall`iran e dall`asia centrale sbaraglia un`armata di oltre cinquantamila uomini, inviati da roma a conquistare l`impero rivale dei parti. l`avanzata verso la conquista del mondo, ritenuta fino ad allora inarrestabile, e` bloccata da un`armata di cui erano state sottovalutate la perizia militare, la forza d`urto e, soprattutto, la capacita` di resistere al temibile dispositivo della legione. giusto traina racconta la storia avvincente e appassionante di una battaglia fra le piu` oscure nella storia militare dell`antichita`, il primo grande scontro di una guerra continua, praticamente mai conclusa, fra roma e l`iran.

nel 1899 il sindaco di gerusalemme, yusuf diya al-khalidi, rimase molto colpito dalla richiesta del movimento sionista di creare in palestina un focolare nazionale ebraico. si decise a scrivere una lettera proprio al fondatore del sionismo, theodor herzl, e lo avverti dei pericoli che si sarebbero presentati. concluse la sua nota dicendo: "in nome di dio, lasciate in pace la palestina". e cosi che rashid khalidi, pronipote di al-khalidi, inizia questa ampia storia, il primo resoconto generale del conflitto raccontato da una prospettiva esplicitamente palestinese. attingendo a una grande quantita di materiali d?archivio e ai resoconti di generazioni di membri della sua famiglia - sindaci, giudici, studiosi, diplomatici e giornalisti - khalidi ribalta le interpretazioni accettate del conflitto, che tendono, nella migliore delle ipotesi, a descrivere un tragico scontro tra due popoli che rivendicano lo stesso territorio. questo libro ripercorre invece cento anni di guerra coloniale contro i palestinesi, condotta prima dal movimento sionista e poi da israele, ma sostenuta da gran bretagna e stati uniti, le grandi potenze dell?epoca. originale, autorevole e importante, "palestina" non e una cronaca vittimistica, ne tralascia gli errori dei leader palestinesi. piuttosto, analizzando in dettaglio le forze che si sono schierate contro i palestinesi, offre una nuova visione illuminante di un conflitto che continua ancora oggi.