

"il bambino e` gia` capace di innamorarsi, di provare i sentimenti morali. sa perfettamente cos`e` la fiducia dell`amicizia e la fedelta` dell`amore. lo stesso vale per il preadolescente e poi per l`adolescente. la vita e` fatta di cicli. c`e` un ciclo infantile, uno adolescenziale e uno adulto. anzi, piu` di un ciclo adulto. [...] non c`e` percio` un`eta` della vita in cui l`innamoramento e` piu` forte. non e` piu` forte, piu` intenso, piu` bruciante, piu` rinnovatore a quindici anni, o a venti, o a quaranta, o dopo. ogni volta esso e` l`espressione dello slancio vitale dell`individuo, della sua necessita` di rinnovamento, e dello spirito del tempo che lo infonde e lo chiama." (francesco alberoni)





l`ai ha la capacita` di processare informazioni alla velocita` della luce e rimanere concentrata senza distrazioni su cio` che deve fare. l`ai vede nel futuro, puo` prevedere effetti e conseguenze e osservare negli angoli piu` bui del nostro mondo fisico e virtuale. l`ai impara da sola, ed e` di gran lunga piu` intelligente degli esseri umani nel compiere azioni specifiche come giocare a scacchi, guidare una macchina, monitorare sistemi di sicurezza. le macchine si parlano gia` tra loro in modi per noi incomprensibili e molto presto arrivera` il momento in cui non si trattera` piu` di gestire un milione di macchine smart, ma un`unica intelligenza non-biologica, talmente superiore alla nostra che non saremo piu` in grado di prevedere come si comportera`. la storia della tecnologia ci mostra che il suo progresso non e` lineare, ma esponenziale: nel ventunesimo secolo vivremo l`equivalente di ventimila anni di progresso, se continuera` a svilupparsi al ritmo di oggi. e per questo che mo gawdat, con un`esperienza trentennale in grandi aziende tech come microsoft e google, che lo ha portato anche alla direzione del mitologico laboratorio di innovazione google [x], desidera inserirsi nel dibattito sull`intelligenza artificiale con questo libro, in cui apre una strada illuminante: per evitare che l`ai faccia del male, ma soprattutto perche` ci aiuti a fare il bene, dovremmo dotarla di consapevolezza di se`, di emozioni e di etica. d`altronde le emozioni non sono una delle modalita` di intelligenza piu` evoluta che noi umani abbiamo a disposizione? un libro di attualita`, che naviga uno dei tempi piu` importanti del prossimo secolo senza allarmismi ingiustificati o ottimismi eccessivi, raccontandoci l`avventura del progresso umano dal punto di vista di chi lo sta vivendo in prima persona.


oscar e` un bambino di dieci anni. e malato, e i medici non riusciranno a salvarlo. in ospedale, riceve le visite di un`anziana signora, nonna rosa, che stringe con lui un formidabile legame d`affetto e lo invita a fare un gioco: fingere che ogni giorno duri dieci anni, e scrivere ogni giorno una lettera a dio in cui raccontare le avventure e le esperienze di dieci anni, cosi` come le fantasie e le paure, i rapporti con i genitori e i medici, l`amore per peggy blue, una bambina ricoverata nello stesso ospedale. questo piccolo libro e` composto da dodici lettere, dodici giorni in cui si concentra la vita di oscar, giorni scapestrati e poetici, pieni di personaggi buffi e commoventi.









"george dandin ou le mari confondu" e` la piu` enigmatica delle opere di molie`re; ed e` anche, di conseguenza, la piu` sconosciuta. una serie di circostanze hanno contribuito alla congiura, a cominciare dall`ambiguita` delle sue origini. dandin nasce per l`occasione, ovvero per le feste di palazzo. non sempre l`occasione e` nemica dell`ispirazione, ma pare che questa ne abbia invece sofferto. molie`re prende la vicenda da una sua vecchia farsa, di quelle che recitava in provincia negli anni di apprendistato e primissimo periodo parigino; "la jalousie du barbouille`". l`impiastricciato diventa dandin, contadino arricchito che ha avuto la malaugurata idea di sposare una damigella nobile: lo ha fatto per una ingenua ambizione, salvando dal fallimento economico la famiglia della sposa. ne ottiene inevitabili corna ma soprattutto non ha la possibilita` di dimostrarlo, ed e` qui che la farsa sembra realizzare uno volonta` fatale.



una biografia romanzata che racconta la vita scandalosa e bruciante di una giovane donna che sogna di diventare scrittrice nel mondo in fiamme degli anni trenta e quaranta. giornalista, fotografa, reporter, viaggiatrice, poetessa, autrice di romanzi e racconti, annemarie schwarzenbach (1908-1942) fu considerata una promessa della sua generazione. morta solo a trentaquattro anni dopo una vita scomoda e ribelle, una vita fra l`impegno e la fuga, fra i viaggi ai limiti del mondo e quelli ai limiti di se`, la scrittrice e` stata riscoperta solo nell`ultimo decennio fino a diventare in molti paesi d`europa oggetto di culto.







la meditazione e` diventata una pratica molto diffusa, il rimedio per risolvere qualunque problema, dal sovrappeso alle relazioni di coppia al successo nel lavoro. gli studi piu` recenti hanno ormai dimostrato la plasticita` del cervello, cioe` la sua capacita` di modificarsi in base alle emozioni e agli stati mentali, e hanno aperto la strada a tutta una serie di metodi di "training mentale" che si propongono di migliorare la vita emotiva e intellettuale. in questo libro, goleman e davidson raccontano il loro interesse piu` che trentennale per la meditazione e le loro ricerche, spiegando la verita` medica su cio` che essa puo` fare per noi e come trarne il massimo beneficio. sgombrando il campo dalle distorsioni pseudoscientifiche e dai miti, dimostrano che al di la` del benessere mentale la meditazione puo` portare in primo piano l`altruismo, l`empatia e la compassione, e indicano nuovi percorsi da seguire per sviluppare un addestramento mentale piu` efficace e duraturo, a beneficio di tutta la societa`.