
Prodotto da Jeff Balding, 1997







un impiegato meta` pessoa e meta` kafka scrive un diario fatto di note a pie` di pagina a commento di un testo fantasma. con piglio pacato e una raffinata stringatezza stilistica va a caccia di "bartleby", esseri che ospitano dentro di se` una profonda negazione del mondo e prendono il nome del famoso scrivano di melville che preferiva non fare e non parlare. i bartleby finiscono per non scrivere nulla pur avendo tutto il talento necessario, oppure, se esordiscono, rinunciano presto alla scrittura. un libro ironico ma anche incantato dal sortilegio della parola.

il protagonista e` nato a san ignacio di california nel 1916 da genitori armeni, e` vedovo, e di professione fa il pittore e collezionista d`arte. la grande casa sulla riviera di east hampton dove vive con la cuoca e la figlia di lei ospita un`importante raccolta di quadri dell`espressionismo astratto. ma che provenienza e che significato hanno queste tele? e soprattutto, che cosa nasconde nell`antico patataio, accanto alla casa, l`eccentrico protagonista di questa storia? la storia dell`uomo e degli strani personaggi che gli gravitano attorno e` il pretesto che consente a kurt vonnegut di tracciare un`altra satira pungente della societa` americana contemporanea e in particolare del mercato e del mondo dell`arte.

scrittore giudicato scabroso e osceno per la sua ideologia vitale imperniata sul sesso, miller e` uno degli autori piu` rilevanti della letteratura del novecento. i suoi testi vengono qui presentati organicamente, con rigore filologico-critico. nel primo volume, oltre ai tre famosi romanzi autobiografici, sono inclusi i saggi e alcuni scritti meno noti, ma di estremo interesse.





"del governo dei viventi" costituisce un passaggio cruciale nella storia dei regimi di verita` che michel foucault sviluppa nell`insieme dei corsi al colle`ge de france. dopo aver esplorato il campo giuridico e giudiziario e quello politico si rivolge qui alle pratiche e alle tecniche del se`, al campo dell`etica che d`ora in avanti non lascera` piu`. si domanda: "come accade che, nella cultura occidentale cristiana, il governo degli uomini richiede a coloro che sono diretti, oltre ad atti di obbedienza e di sottomissione, anche `atti di verita`` che hanno di particolare il fatto che al soggetto non solo si richiede di dire il vero, ma di dire il vero riguardo a se stesso, alle sue colpe, ai suoi desideri, allo stato della sua anima ecc.?". la questione lo conduce da una rilettura dell`edipo re di sofocle all`analisi degli "atti di verita`" del cristianesimo primitivo, attraverso le pratiche del battesimo, della penitenza e della direzione di coscienza. foucault si interessa agli atti tramite i quali il credente e` chiamato a manifestare la verita` a proposito di se`, in quanto essere indefinitamente fallibile. dall`espressione in pubblico della propria condizione di peccatore, nel rituale della penitenza, alla verbalizzazione minuziosa dei propri pensieri piu` intimi, nell`esame di coscienza, si vede disegnarsi l`organizzazione di un`economia pastorale centrata sulla confessione. questa e` la prima delle indagini che foucault condurra` in seguito nel campo dell`etica.


il vecchio antonio jose` bolivar vive ai margini della foresta amazzonica equadoriana. vi e` approdato dopo molte disavventure che non gli hanno lasciato molto: i suoi tanti anni, la fotografia sbiadita di una donna che fu sua moglie, i ricordi di un`esperienza, finita male, di colono bianco e alcuni romanzi d`amore che legge e rilegge nella solitudine della sua capanna sulla riva del grande fiume. ma nella sua mente, nel suo corpo e nel suo cuore e` custodito un tesoro inesauribile, che gli viene dall`aver vissuto "dentro" la grande foresta, insieme agli indios shuar: una sapienza particolare, un accordo intimo con i ritmi e i segreti della natura che nessuno dei famelici gringos sapra` mai capire.




