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la parabola politica di pietro ingrao coincide con i destini del comunismo e attraversa i grandi avvenimenti del novecento: sulla sua pelle bruciano le passioni, le battaglie e le scelte di intere generazioni che, con i loro sogni, hanno dovuto fare i conti con la storia. eppure, nessun uomo politico in italia e` riuscito, come lui, a esercitare un fascino cosi` costante nel tempo e tuttora integro. la figura di ingrao incarna le ragioni e le speranze che hanno tenuto insieme, sul piano politico e umano, un popolo piu` che un partito. nel ripercorrere la sua lunga esperienza, antonio galdo ci accompagna negli eventi decisivi della storia moderna: le due guerre mondiali, il nazismo e lo stalinismo, il crollo del muro di berlino.

questo libro, pubblicato da gillo dorfles oltre mezzo secolo fa, costituisce il compendio decisivo dell`originale concezione estetico-antropologica coltivata dall`autore in un periodo in cui ben altri erano gli orientamenti degli studi italiani sulle arti. rivolgendosi agli aspetti tecnici dei singoli linguaggi artistici, dorfles assume una posizione in netto contrasto con l`idealismo crociano, ancora dominante nell`immediato dopoguerra. lontano da qualsiasi interesse per "l`ineffabile", lo studioso triestino indirizza la sua riflessione alle specificita` tecniche e linguistiche delle varie arti, sebbene propenso a situarle in una prospettiva complessa al centro della quale vi sono il concetto di formativita` e le costanti formative che ne dipendono.

gerusalemme 1947: mentre gli eventi storici incalzano, un ragazzino ebreo di dodici anni vive un momento di grande significato nella sua vita. ora che e` adulto lo racconta. dopo l`olocausto, quando si rafforza il movimento clandestino per la nascita dello stato di israele, anche lui ha fondato con un paio di amici una societa` segreta con l`obiettivo di combattere gli inglesi, che occupano la palestina, rivendicando il diritto a una patria dopo tanta sofferenza. lui e` soprannominato profi, abbreviazione di professore, perche` e` molto intelligente, ha una cultura enciclopedica, ama studiare le parole e leggere. di carattere e` comunque socievole e vivace, si considera coraggioso come una pantera e gode della simpatia dei compagni di gioco e di cospirazione. almeno fino al giorno in cui non fa amicizia con il nemico, un sergente inglese che gli insegna la sua lingua in cambio di lezioni di ebraico. da quel momento agli occhi degli altri diventa un vile traditore, e come tale va punito nonostante la sua pretesa di innocenza. "una pantera in cantina" racconta una piccola grande storia di emozioni e sentimenti adolescenti, un`avventura di amicizia e di crescita, che pone domande incalzanti sulla colpa e sulla fiducia, in un contesto storico di epocali stravolgimenti. profi e` infatti testimone di fatti piu` grandi di lui, ma ci consente di coglierne appieno gli effetti sulle relazioni umane grazie al suo sguardo ancora candido, alla sua sensibilita` intatta.

alonso e` un piccolo puma dell`arizona. i "visionari" sono gli esseri che, via via, hanno la ventura di incontrarlo: un illustre professore italiano, ispiratore di terroristi e di altri "uomini del lutto"; i suoi figli, uno dei quali votato a una leggendaria clandestinita`; un professore americano, che ha la terribile debolezza di voler capire e compatire. tutti accomunati, nella loro funesta lucidita`, da una sorta di pazzia che e` come un "buco nell`azzurro, dal quale entrano il freddo e la cecita` degli spazi stellari".

a partire dalla fine del xv secolo l`occidente europeo cambia radicalmente il modo di combattere. le armi da fuoco diventano finalmente efficienti. si passa rapidamente dall`archibugio al moschetto, al fucile a baionetta. le fortificazioni si trasformano: i bastioni a punta di freccia sostituiscono le mura alte e merlate. nel frattempo si rinnova l`organizzazione delle forze armate. la dimensione degli eserciti cresce enormemente e muta anche la loro composizione: la fanteria diventa la regina delle armi e la cavalleria la specialita` dei giovani gentiluomini. si tratta di ordinamenti sempre piu` professionalizzati. dai mercenari del seicento, accompagnati in guerra anche da donne e bambini, ai reparti ben allineati e disciplinati del settecento. nella guerra sul mare dominano le acque i grandi vascelli, che montano a bordo fino a 120 cannoni. ovunque servono equipaggi addestrati, materiali, pezzi da fuoco e munizioni: cioe` denaro, denaro, denaro. cosi` la guerra diventa un costosissimo affare di stato. insomma, finita l`era `romantica` dei combattimenti faccia a faccia con la spada, i nuovi protagonisti sono un nuovo genere di soldati, addestrati e specializzati. in questo libro li vedremo in azione e ne riascolteremo le esperienze e le emozioni.

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