


avvalendosi di fonti archivistiche ancora in gran parte inedite e della vasta produzione pubblicistica giovanile, l`autore evidenzia la connessione esistente tra lo sforzo organizzativo e pedagogico dispiegato dal partito fascista per realizzare l`obiettivo di creare una generazione interamente allevata nel clima littorio e il manifestarsi di un orientamento politico integralista tra la gioventu` intellettuale. attraverso i littoriali, i corsi di preparazione politica, la stampa universitaria, le sezioni cinematografiche e teatrali dei guf, il partito non soltanto formo` una leva di intellettuali integralmente fascista, ma seleziono` e inseri` nelle strutture del regime una classe dirigente determinata ad attuare il programma del fascismo.


ogni giorno, senza rendercene conto, ci lasciamo alle spalle una lunga scia di dati personali: quando navighiamo in internet, cambiamo canale televisivo, paghiamo il pedaggio automatico in autostrada, facciamo acquisti con la carta di credito o utilizziamo il telefono cellulare produciamo, infatti, un`infinita` di informazioni digitali. solo per fare un esempio: societa` come yahoo e google ricavano ogni mese una media di 2500 informazioni su ciascuno di noi. chi analizza questi dati? e che uso ne fa? stephen baker, esperto di nuove tecnologie, ci accompagna in un viaggio attraverso gli stati uniti per incontrare e scoprire chi sono e come operano i cosiddetti "signori dei numeri", la nuova intellighenzia matematica che studia ogni nostra mossa per ricostrire, con incredibile accuratezza, il nostro comportamento come lavoratori, consumatori, elettori, pazienti e perfino amanti. signori dei numeri sono coloro che scompongono i nostri acquisti per capire se risparmiamo, se siamo a dieta o se ci diamo alla pazza gioia e che possono, grazie a sofisticatissimi e innovativi strumenti, diagnosticarci eventuali malattie prima ancora che si sviluppino i sintomi. che rovistano tra e-mail e tabulati telefonici per calcolare il contributo dei singoli dipendenti ai profitti dell`azienda e si concentrano sui nostri valori morali per orientare le scelte che faremo alla prossima tornata elettorale.




questo testo vuole essere un parziale, ma significativo contributo all`ampliamento degli orizzonti di pensiero dei giovani musicisti, affinche` questi possano cominciare a concepire il mondo musicale come parte di un universo culturale piu` vasto, nelle molteplici correlazioni di tipo interdisciplinare e storico. per fare questo, dobbiamo cercare di chiarire cos`e` stata la musica nelle antiche stagioni degli uomini, nelle culture del passato, quale posto ha occupato nelle varie epoche, in riferimento alla vita di tutti i giorni, alla cultura, alla religione, alle arti. ci si rende conto facilmente che la grande parte delle problematiche e degli interrogativi che ancora oggi ci poniamo hanno le loro radici nel pensiero degli antichi e negli sviluppi che esso ha conosciuto nel lungo cammino della storia. tutto cio` anche per la constatazione che e` mancato fino ad oggi un concreto raccordo, soprattutto nel campo dell`estetica della musica, fra la ricerca musicologica, necessariamente a carattere specialistico e la possibilita` di accedere, da parte dei giovani musicisti, a quelle conoscenze e riflessioni fondamentali sulla musica che possano consentire a chiunque una piu` informata consapevolezza dei fatti musicali. questo volume, affiancando il lavoro dei docenti, spesso anche di alto livello, vuole rappresentare una prima introduzione ad un settore di studio che puo` giungere a riflessioni avvincenti, ma che possono diventare spesso di grande complessita`.






la figura divistica di amedeo nazzari e` sempre stata fortemente radicata nell`immaginario del pubblico italiano, ed ha attraversato indenne e sempre fedele a se stessa una lunga stagione cinematografica, dagli anni `30 alle "partecipazioni straordinarie" degli anni `70. durante il fascismo ha incarnato il modello dell`uomo forte e leale, dotato di un grande senso del dovere e amor di patria, capace di riassumere nella sua maschera virile le qualita` dell`"italiano nuovo" che il regime voleva costruire. nel dopoguerra i suoi film furono considerati dalla critica come "film di cassetta" rinunciando a cogliere in nazzari e nei suoi personaggi i tratti profondi di un`identita` italiana popolare ma autentica.

giunto ormai al capitolo decisivo della vita, il barone be`la wenckheim torna nel paese natio in una sperduta provincia ungherese. la sua e` una figura avvolta nel mistero: chi lo incrocia lo descrive come inverosimilmente pallido, magro e alto come un grattacielo, occhi neri, sguardo trasognato. a causa dei debiti di gioco e` fuggito da buenos aires, dove viveva in esilio, e non desidera altro che riunirsi al grande amore di gioventu`, la sua marietta o marika: lui la chiama marietta, ma per tutti gli altri e` marika. il viaggio del barone si intreccia con quello del professore, uno dei massimi esperti mondiali in muschi e licheni, che a sua volta si ritira dagli allori accademici per rinchiudersi in un selvatico eremitaggio e dedicarsi a faticosi esercizi di esenzione dal pensiero nelle immediate vicinanze della citta` di be`la wenckheim. il ritorno del barone, che nella tensione dell`attesa e` foriero di ricchezza per tutti, e` ammantato da un rincorrersi di voci e da un turbine di pettegolezzi; attraverso le pagine graffianti dei giornali scandalistici ci immergiamo nella realta` del mondo ungherese e nella condizione di precarieta` non solo economica in cui versa. ma cosa succede se il messia tanto atteso non porta con se` la salvazione ma anzi il giudizio universale? un romanzo visionario che racconta l`assurdita` del presente al ritmo di una marcia funebre.
realizzata in collaborazione con la fondazione portaluppi e corredata di una nuova campagna fotografica e saggi inediti, una monografia esaustiva sul grande architetto, figura emblematica della cultura architettonica e figurativa milanese e italiana del novecento celebrato negli anni trenta, discusso e dimenticato nel dopoguerra, finalmente riscoperto oggi, piero portaluppi e` un indiscusso protagonista dell`architettura italiana del novecento. un protagonista eclettico e agnostico, che si sottrae agli stili e alle scuole; il maestro dell`architettura elettrica, il gran borghese che ha cambiato con i suoi progetti il volto di milano. ma portaluppi non e` stato solo un architetto, in vita ha interpretato, con uguale passione, molte altre parti: vignettista, viaggiatore, collezionista, enigmista, cineamatore, e altro ancora. le sue 25 carriere, come le chiamava lui. realizzato in collaborazione con la fondazione piero portaluppi, il libro segue, dopo diciott`anni, il catalogo della grande mostra in triennale a milano che segno` l`inizio della rinascita critica dell`architetto. questa nuova, esaustiva monografia comprende un grande album fotografico con nuove immagini a colori delle architetture e degli interni di piero portaluppi, realizzato dal noto fotografo ciro frank schiappa; tre saggi inediti, illustrati con fotografie d`epoca di antonio paoletti, prospettive e plastici di progetto di portaluppi, tracce delle sue passioni personali (vignette, diagrammi, meridiane, cartoline, ritagli); un`intervista del celebre regista luca guadagnino all`architetto piero castellini, nipote di piero portaluppi; un saggio inedito di paolo portoghesi, basato sulla lectio magistralis tenuta dall`architetto il 10 aprile 2018 nella basilica di santa maria delle grazie a milano; la biografia di piero portaluppi (di jacopo ghilardotti); l`elenco delle opere e la bibliografia a cura di ferruccio luppi, conservatore della fondazione piero portaluppi.