
l`osceno, il triviale sono parte del valore lessicale di ogni popolo, ed esiste nella storia un "grande libro dello scurrile poetico", mai veramente considerato. i suoi autori hanno nomi a volte ignoti, altre volte noti e celebrati: per esempio shakespeare e marlowe, che in scena e nella vita si esprimevano usando "parolacce". l`ebreo di malta di marlowe inveiva dando della "testa di fallo" ai suoi persecutori. il fool del re lear shakespeariano usava espressioni come "culo" e "chiappe", con varianti d`appoggio, a ogni occasione. nel testo originale amleto fa allusioni chiare al sesso femminile. al limite dello sconcio le espressioni recitate da molie`re nel medico per forza e nel don giovanni. per non parlare delle oscenita` esibite da ruzzante, dall`aretino e da giulio cesare croce il fabbro nel suo bertoldo, bertoldino e cacasenno. ma e` sorprendente scoprire come uno dei campioni del turpiloquio fosse leonardo da vinci, con una famosa tiritera sul fallo recitata in tutte le sue modulazioni. riallacciandosi a una tradizione tanto illustre, dario fo racconta, da un`angolazione originale, le storie grandiose dei miti greci e romani, dell`asino d`oro e delle mille e una notte, di dante alighieri e dei poeti di provenza, della tradizione napoletana e di quella giullaresca medievale, e molte altre. e mette a fuoco la sacralita` dell`osceno e della buffoneria, da cui la sessualita` esce giocosa e vitale, la donna rispettata e il male scongiurato. con 133 disegni dell`autore.

Penguin Books, 1984, UK. "Non ho mai letto un libro migliore sulla realtà del mondo del rock'n'roll" affermava il giornalista del Daily Mail Craig Brown e in effetti il libro di Phillip Norman è una delle più documentate biografie sul primo periodo dei Rolling Stones.






in queste pagine, divenute un classico della storiografia, il lettore trovera` tre millenni di storia (3500-500 a.c.) ripercorsi in modo unitario. utilizzando tutta la documentazione portata alla luce dalle ultime scoperte archeologiche (fra cui ebla e` solo la piu` nota), e grazie alle sue personali ricerche nell`arco di oltre venticinque anni, mario liverani ha potuto finalmente ricostruire, in chiave storica e non solo prevalentemente filologica, le vicende di popolazioni dai nomi altamente evocativi (sumeri, hittiti, assiri, babilonesi, ecc.). il ricco e vario apparato illustrativo per ogni periodo storico propone il materiale piu` caratteristico e rappresentativo, documentando il livello tecnologico cui era giunta l`attivita` produttiva dei popoli dell`antico oriente. questa nuova edizione, a vent`anni dalla prima, si e` resa necessaria dal trascorrere di "un tempo pieno di scoperte nel campo dell`antico oriente che si susseguono ad un ritmo molto piu` rapido che in altri settori della storia antica, nonostante gli ostacoli, per le vicende belliche e le condizioni politiche, frapposti all`attivita` archeologica in vari paesi. la grande innovazione dell`ultimo ventennio e` l`adozione di un modo di ragionare e di analizzare i problemi di tipo `sistemico`, che dobbiamo alla diffusione dello strumentario elettronico anche in campo storico. ma si tratta di un`innovazione che riguarda piu` la tecnica di lavoro che non la valutazione generale".


sintetizzando anni di studi, questo libro descrive i protagonisti, i comprimari, i drammi, i convulsi dibattiti, gli ideali, le ambiguita` e i lasciti della rivoluzione francese. una ricostruzione esemplare, esente da ideologie e ricca di originali prospettive critiche. la rivoluzione francese e` forse l`episodio piu` drammatico della storia, e fu il da cui nacquero tutti gli elementi base della moderna politica e dei conflitti sociali. la democrazia, il populismo, il liberalismo, il conservatorismo, il socialismo, il nazionalismo, il femminismo, l`abolizionismo e l`imperialismo sono tutti eredi di quel decisivo sconvolgimento iniziato a parigi nel 1789. i principi della rivoluzione francese rimangono l`unica base possibile per dar vita a una societa` giusta - anche se, dopo oltre duecento anni, questi ideali non sono stati realizzati e vengono spesso contestati. jeremy popkin ci accompagna dal-l`assalto alla bastiglia alla stesura della dichiarazione dei diritti dell`uomo, e dall`avvento del regno del terrore all`ascesa di napoleone. il suo racconto segue passo dopo passo i rivoluzionari nel loro tentativo di realizzare l`assioma secondo cui . popkin dipinge vividi ritratti dei capi della rivoluzione, tra cui robespierre, danton e mirabeau, dando allo stesso tempo spazio a figure meno note. un racconto magistrale che, tra l`altro, per primo mostra come le donne e le violenze nei possedimenti francesi d`oltremare abbiano influito sul corso della rivoluzione.

dopo il sequestro e l?omicidio di aldo moro, roma e sconvolta dalla violenza politica. i nar, i nuclei armati rivoluzionari di mambro e fioravanti, espressione della galassia neofascista, si distinguono per l?efferatezza delle loro azioni e per i collegamenti con i servizi segreti e la banda della magliana. a indagare su di loro e un magistrato, mario amato. solo e isolato, verra ucciso, perche aveva intuito molte verita scomode.

"il tropico del fango e la nuova latitudine in cui ci siamo ritrovati a vivere in romagna. ma su questa terra che i nostri antenati si sono inventati da una maledetta palude o togliendola alle foreste dell?appennino, ci sta un mucchio di gente che a star zitta non e capace e anche con il cuore spezzato, ci canta sopra, anche solo per il gusto di ridere in faccia alla morte e alla sventura." cristiano cavina, amatissimo scrittore e voce di questa terra sconvolta da tre alluvioni colossali, racconta quello che ha vissuto.