sono passati ottant`anni dall`ottobre 1928 in cui un giovane prete spagnolo, josemaria escriva de balaguer, fondo` l`opus dei. nonostante la grande forza vitale e i riconoscimenti che ha avuto in questi anni (come la canonizzazione del fondatore nel 2002 da parte di papa giovanni paolo ii), e forse proprio a causa del successo riscontrato presso persone di ogni paese e di ogni ceto sociale, ancora oggi l`opera e` considerata con sospetto da molti. sono centinaia gli articoli di giornale e i libri scritti per dimostrare che la prelatura fondata da san josmaria sia una specie di societa` clandestina, ricchissima e potentissima, custode di segreti terribili e in grado di influenzare in maniera occulta il corso della politica e della storia. pippo corigliano, da quarant`anni portavoce dell`opus dei in italia, conosce meglio di ogni altro la difficolta` di presentare il messaggio di san jose` maria al mondo dei media di oggi: "e` evidente che la cultura dominante tollera tutto ma guarda con freddezza chi ha fede in dio. e altrettanto evidente che l`opus dei parla di fede, una fede operativa, proprio quella che - e` il caso di dirlo ha una cattiva stampa. la cultura dominante e il messaggio dell`opus dei non sono quindi fatti per capirsi subito. se poi pensiamo al sistema mediatico cosi` com`e`, appare evidente che colui che ha il compito di gettare un ponte fra queste due posizioni diventa un personaggio interessante".
questo libro ricostruisce in modo esaustivo la storia della vetrata europea: chi erano gli artisti, quali tecniche utilizzavano, quali i committenti e i luoghi, come funzionava il cantiere, quale rapporto lega la vetrata all`architettura e cosi` via. ma anche, secolo per secolo, una vera e propria storia dell`arte del vetro che ricostruisce l`evoluzione degli stili, l`affermarsi di certi personaggi, la geografia, la nascita e l`elaborazione dei cicli piu` noti e meno noti.
la ricerca di un?arte adeguata alla modernita spinge gustav klimt verso una nuova via espressiva, al confine tra sensualita e allegoria. nell?effervescente vienna di fine ottocento, il pittore ottiene importanti commesse per la decorazione dei piu prestigiosi edifici della ringstra?e, che gia annunciano il rinnovamento perseguito dalla secessione. lo stile di klimt si dispiega nel mirabile fregio di beethoven e nei seducenti ritratti femminili, nei vibranti paesaggi lacustri come nelle opere di palazzo stoclet. dai suoi quadri, mosaici e affreschi traspare una conturbante bellezza, inno alla fragilita dell?essere umano in un?epoca tanto inquieta quanto feconda.