una raccolta di prose e poesie per seguire l`avvicendarsi delle stagioni in compagnia di hermann hesse; spiare con lui lo sbocciare dei fiori in primavera, la luce che una giornata estiva proietta sulle cose del mondo, il trascolorare dei boschi in autunno, i nitidi contorni che l`inverno dipinge. la contemplazione della natura in hesse si arrichisce di profondita` meditativa: la gioia degli incontri, l`amore per la letteratura, le riflessioni sul corso della vita fanno di queste "stagioni" un singolare breviario spirituale.
anni settanta: il tredicenne anatoly schneidermann lascia la moldavia per emigrare in israele, dove cambia stile di vita, lingua e generalita`. anatoly diventa tal e schneidermann diventa shani. tutto per essere un vero israeliano. vent`anni dopo, tal - ormai trasformatosi nel tipico trentenne in carriera della societa` bene israeliana - fa ritorno nell`ex urss per parlare ai candidati all`emigrazione verso israele. tal parte per promuovere la sua nuova patria e finisce per ritrovare quella vecchia, la sua citta` natale, i propri ricordi e quel tredicenne che, bollato come "giudeo", sedeva in un minuscolo appartamento convinto che i tedeschi sarebbero arrivati da un momento all`altro per portarlo via, proprio come avevano fatto con suo nonno.
gerusalemme, anno 6 d.c. le legioni romane sono nella citta` santa: un sacrilegio per gli ebrei. mentre le gerarchie religiose discutono sull`atteggiamento da assumere nei confronti degli invasori, il capo dei farisei viene selvaggiamente assassinato a sette giorni dalla pasqua. cucita tra le sue labbra, una pergamena che annuncia una terribile punizione divina contro israele. qualche ora piu` tardi, il capo dei sadducei, grande sacerdote del tempio, viene a sua volta assassinato. in bocca il seguito della profezia: la venuta del salvatore o il caos. trascinato dalla conoscenza dei testi sacri, filone d`alessandria, giovane filosofo ebreo, si lancia sulle tracce del misterioso assassino.
"soldati da` sempre l`impressione di voler fuggire. la fuga e` una condizione della sua intelligenza e del suo spirito. sorpreso, dall`armistizio del settembre 1943, e messo allo sbaraglio per la sua attivita` politica, dovette fuggire da roma a napoli, gia` occupata dagli alleati. la fuga e` durata dal 14 settembre al 3 ottobre. prima in treno, poi in bicicletta e la bicicletta, per chi conosce soldati, e` un `amore di gioventu`` sempre felice. quello che gli capito` in quei giorni, gli uomini che incontro`, e tanti pensieri provati a quelle viste dolorose o a quegli incontri drammatici, si ritrovano adesso nel suo ultimo libro" (enrico emanuelli).
stefano e` un ragazzo siciliano idealista, milita fra i separatisti, partecipa ad azioni di guerriglia. ricercato, si trasferisce al nord. rientrato nell`isola, si adatta. una serie di compromessi lo rendono quindi ricco e potente. ma a un certo punto gli eventi volgono al peggio e la commistione della mafia con la politica si fa tangibile.
il romanzo racconta la vita di friedrich von hardenberg (1772-1801), prima che fosse conosciuto sotto il nome di novalis. il materiale e` ricavato da lettere da lui inviate e ricevute, da diari, documenti ufficiali e privati, pubblicati in cinque volumi fra il 1960 e il 1988.
alberto vigevani e` stato un poeta, un romanziere e un bibliofilo. e queste tre determinazioni si incontrano e si mescolano in questo libro. vigevani narra, in un unico lungo racconto, diviso per quadri, la sua avventurosa vita di cacciatore di libri rari. e sono immagini di fresco e divertito umorismo, movimentate dalla tensione dell`attesa, dal gusto della conquista, di grande tenerezza per i suoi anni, i suoi incontri, i suoi mari del sud e le sue giungle di carta e di inchiostro.
in questo monologo ernesto ferrero coglie elisa nell`imminenza della sua caduta, in una notte della primavera 1814. la granduchessa rievoca la sua giovinezza solitaria, la ricerca di un`identita`, i complessi rapporti con la famiglia e con i numerosi favoriti, la passione per il teatro, i trionfi e i dolori. ne esce l`autoritratto di una delle poche donne capaci di improntare di se` un`epoca. nelle sue confessioni si possono cogliere le esaltazioni di un momento storico di rara intensita`.
un saggio-romanzo - ma decisamente romanzo, nel senso del prevalere in esso del quadro d`ambiente storico e psicologico - in cui lo storico letterarto fejto racconta di un viaggio fatto agli inizi degli anni trenta nei luoghi che furono dell`impero austro-ungarico, per rivedere affetti e amicizie sparsi dall`adriatico a budapest: ma per rivivere soprattutto nei ricordi e nelle impressioni ad essi legati. ne esce un libro in cui i ricordi si mescolano a racconti di viaggio, interviste politiche e letterarie fatte in croazia e e meditazioni.
lear, re di britannia ha tre figlie tra cui vorrebbe dividere il regno, ma cordelia, la minore, viene diseredata e va sposa al re di francia. il regno e` diviso tra gonerilla, moglie del duca d`albany, e regana, moglie del duca di cornovaglia. le due scacciano il padre dal regno e in sua difesa giunge con l`esercito francese cordelia che pero` viene catturata e uccisa per ordine di edmondo, usurpatore della contea di gloucester. lear muore di dolore, gonerilla, innamorata di edmondo, uccide la sorella e trama l`assassinio del marito. scoperta, si uccide e il regno della britannia sara` del duca d`albany.
"se un denominatore comune hanno queste novelle, e` l`atmosfera diffusa e il senso invincibile d`insicurezza dentro cui, volenti o nolenti, si muovono i personaggi. le tecniche di scrittura sono diverse, e non c`e` predominanza dell`una o dell`altra in un dato periodo creativo dell`autore: il quale probabilmente nella scelta si lasciava guidare dal soggetto della novella (dall`introduzione di cesare de marchi).
milano, futuro prossimo: una catena di omicidi inspiegabili dove i cadaveri sembrano opere d`arte. a risolvere il mistero e` chiamato nigredo, un uomo che ha alle spalle molti errori e che incontrera` eva, donna bellissima al centro di una strana comunita` di "diversi".
nel 1998 giuseppe caliceti e giulio mozzi avevano raccolto in "quello che ho da dirvi" le lettere di ragazzi e ragazze italiani ai loro genitori. ora gli stessi curatori hanno costruito un secondo libro-collage raccogliendo le lettere di tanti genitori che, rivolgendosi ai figli, rivelano aspettative e speranze, motivano le ragioni dei conflitti, cercando di dire con le parole scritte - quindi meditate e lente - cio` che nelle parole parlate non si riesce a dire.
un palazzo che potrebbe essere demolito o diventare un night. mr. peters sta aspettando charlotte, sua moglie, di cui non ricorda il nome, insieme a colin, un uomo di cui non ricorda nulla. e in attesa di charlotte, mr. peters e colin parlano. parlano e adele, una barbona nera, assiste e a tratti interviene. parlano e appare e scompare cathy-may, fantasma di una donna amata e di un rimpianto. parlano e arrivano rose e leonard, lei e` incinta e lui forse non e` il padre. parlano e mr. peter non capisce bene di cosa. finche` non arriva charlotte e i rapporti tra i personaggi non si chiariscono.
la piu` classica avventura americana, il coast-to-coast, in un modo inedito: per via d`acqua, in una vera e propria traversata del continente. ecco il resoconto del viaggio di least heat-moon dal porto di new york alle spiagge pacifiche dell`oregon, a bordo della nikawa, "cavalla del fiume", la piccola imbarcazione che ha suggerito il titolo del libro. un`originale "mappa fluviale" degli stati uniti, che con i precedenti "strade blu" e "prateria" forma un`ideale trilogia.
Traduzione di Guerrini G. Milano, 1965. Einaudi Collezione di Teatro n°70.
sono gli anni della seconda guerra punica, che vede roma impegnata nella dura lotta contro cartagine, e il racconto e` arrivato al suo momento cruciale: annibale minaccia le porte dell`urbe. spiccano in entrambi i campi, valorosi generali: marcello, fabio massimo e cornelio scipione da una parte, dall`altra annibale e asdrubale, la cui eroica morte chiude la narrazione.
rappresentata per la prima volta verso il 1594, "la commedia degli equivoci" costituisce quasi certamente la piu` antica prova comica del grande bardo di stratford. in questo testo shakespeare riesce a dare nuova, frizzante vita ai temi, tratti dal teatro classico e in particolare da quello di plauto, dei gemelli, della separazione, dell`agnizione. la vicenda, dall`intreccio spumeggiante e ricco di colpi di scena, prende infatti il via quando due coppie di gemelli identici (due giovani padroni con i relativi servi) vengono separate per poi riunirsi, casualmente e inconsapevolmente, nella citta` di efeso, dando cosi` luogo a una serie di equivoci che si mescola con un gioco di straordinaria invenzione verbale.
il moro otello sposa segretamente desdemona, figlia di un senatore veneziano, e deve scagionarsi davanti al doge dall`accusa di averla sedotta con la forza. viene poi mandato a difendere cipro e desdemona ottiene di seguirlo. con loro c`e` jago, geloso di cassio che riesce far ubriacare e far cadere in disgrazia. cassio viene spinto a chiedere l`intercessione di desdemona, jago invece fa credere a otello che cassio sia l`amante della moglie. otello, reso folle dalla gelosia, ordina a roderigo di uccidere cassio e soffoca lui stesso desdemona. ma roderigo muore ucciso da jago e sul suo corpo vengono trovate lettere che provano l`innocenza di cassio. otello, disperato, si uccide.
Dramma tra i piu' celebri di Ibsen, deve il titolo a quell'anitra che abita la soffitta di casa Ekdal. In quella stessa soffitta morira' Hedvig, la figlia di Ekdal, per liberare tutta la famiglia da una debolezza congenita, un non saper vivere.
L'Anconitana è una commedia del drammaturgo padovano Angelo Beolco detto Ruzante. È per molti aspetti considerata un preludio della commedia dell'arte. La sua datazione è incerta, nonché una delle principali problematiche filologiche odierne.
racconta andre` gide che un giorno del maggio 1942, a marsiglia, mentre stava per imbarcarsi per la tunisia, ebbe un incontro con jean-louis barrault, che gli propose di ridurre per le scene "il processo" di kafka. sul momento, gide gli oppose una serie di obiezioni perche` le difficolta` dell`impresa erano per lui insormontabili. ma la proposta del grande attore-regista continuo` a far presa su di lui se e` vero che, tornato in patria nel 1945 decise di affrontare l`impresa con entusiasmo. nasceva cosi` uno spettacolo straordinario, che messo in scena il 10 ottobre 1947, non ha dominato soltanto quella stagione teatrale ma si e` imposto come modello di reinterpretazione teatrale di un testo letterario della complessita` e sottigliezza del capolavoro kafkiano.
rifacendosi ad alcune situazioni caratteristiche del teatro comico, l`autore ci presenta un giudice laico di una citta` padana del cinquecento che, indagando imprudentemente in merito a un furto avvenuto in un luogo sacro, finira` per urtare gli interessi delle autorita` ecclesiastiche e provocarne la reazione. dovra` dunque vedersela con loro e anche con alcuni diavoli che, maliziosamente, gli trasformeranno la vecchia serva in una splendida maggiorata.
"quando cominciai a pensare alla gatta cenerentola pensai spontaneamente ad un melodramma: un melodramma nuovo e antico nello stesso tempo come nuove e antiche sono le favole nel momento in cui si raccontano. un melodramma come favola dove si canta per parlare e si parla per cantare o come favola di un melodramma dove tutti capiscono anche cio` che non si capisce solo a parole. e allora quali parole da rivestire di suoni o suoni da rivestire di parole magari senza parole? quelle di un modo di parlare diverso da quello usato per vendere carne in scatola e percio` quelle di un mondo diverso dove tutte le lingue sono una una e le parole e le frasi sono le esperienze di una storia di paure, di amore e di odio, di violenze fatte e subite allo stesso modo da tutti. quelle di un altro modo di parlare, non con la grammatica e il vocabolario, ma con gli oggetti del lavoro di tutti i giorni, con i gesti ripetuti dalle stesse persone per mille anni cosi` come nascere, fare l`amore, morire, nel senso di una gioia, di una paura, di una maledizione, di una fatica o di un gioco come il sole e la luna fanno, hanno fatto e faranno".
Einaudi collezione teatro n°123, anno 1968. Volume nuovo.
il gioco mortale di un uomo ha conseguenze impreviste sulla vita di due persone. calli, canali e palazzi della citta` piu` romantica danno sfondo a un arguto minuetto d`amore. un pittore ritrae la bella moglie di un ricco commerciante, ma nulla e` come appare. tre amori all`apparenza pacati, in tre tempi non lontani, in tre citta` dal perfetto sapore letterario: parigi, venezia, vienna. il linguaggio-sguardo trascorre, accurato e accorato, dalle scene visibili, teatro di corpi ed eventi, alle intime vertigini dei pensieri e dei desideri.
I Classici surreali di Hawthorne, James, Kipling, Bradbury e tanti altri. Un salto agghiacciante e originale tra alcuni grandi autori del'Ottocento e del Novecento.
la vetusta signorina maria e` morta. una piccola folla di una ventina di persone si accalca davanti alla porta della villetta. si sgomita per presenziare all`esposizione della bara. si potrebbe pensare che i suoi paesani le volessero bene... nient`affatto. era una donna odiosa, che non se la faceva ne` con un amico ne` con un parente, tanto ricca quanto tirchia. ma di lei si dice che avesse nascosto un patrimonio negli anfratti della casa; e forse un testamento segreto, per la fortuna di qualcuno e la delusione di tanti. fuori comincia a venire giu` un nubifragio che, come spesso capita alla nostra penisola, sommerge tutto in fiumi di fango. quando finalmente i finti dolenti sono entrati, esplode la guerra per il tesoretto: risse collettive, duelli solitari, avidita` nutrite da privazioni generazionali, panni sporchi lavati in piazza di esistenze piene di vizi privati, matrimoni che naufragano ma anche tristi amori che sbocciano, piccolissimi peccati da confessionale e magagne da parrocchia. l`occhio dell`autore squadra di volta in volta scene di massa e primi piani. e misteriosamente cominciano a fioccare i morti. e sembra che non ci sia scampo per nessuno perche` la villetta e` restata isolata dal resto del mondo civile.
mentre la seconda guerra mondiale opprime l`europa, un serpente infesta un sonnacchioso campo di addestramento della campagna svedese e un`altrettanto inoperosa caserma di stoccolma durante la mobilitazione generale. nella sua concretezza di corpo ora si scopre, ora si copre alla vista, ma il simbolo maligno che incarna sa piantarsi nella psiche di chi ci si e` imbattuto. il primo a vederlo e` il sergente bohman, al comando di uno svogliato gruppo in esercitazione, e subito un crampo lo stringe come in un cerchio di ferro. il soldato bill lo cattura a cuor leggero, forse solo per strappare al sergente qualche ora in piu` di libera uscita in cui togliersi una voglia con ire`ne prima di una festicciola a base di ragazze e bevute. ma il serpente che crede di avere al sicuro nello zaino gli infestera` i sogni, gettera` nel panico gli amici e confondera` realta` e fantasia tanto a lui quanto a ire`ne. sotto forma di odore di paura, poi, aleggia pungente in , in cui otto reclute cercano di scacciare l`insonnia raccontandosi storie di vita vissuta. e di strategie contro l`angoscia, con le menzogne che comportano, saranno in cerca tutti i personaggi del libro. tutti tranne scriver, alter ego dell`autore, convinto che il serpente sia sempre li`, manifesto o latente, e che sia responsabilita` di ciascuno prenderne atto, anche fino alle estreme conseguenze. il serpente, che sia un romanzo, come gli entusiasti recensori lo definirono nel 1945 quando usci`, o una raccolta di racconti collegati, mette in campo ricchezza metaforica, potenza simbolica e beffarda ironia, movimentate da arditi salti di registro, per mostrare che la sola via per l`umano e` non aver paura della paura.
concetto marchesi, classicista di fama internazionale, portava in se` le tracce dell`idealismo risorgimentale e, insieme, l`energia delle speranze del movimento popolare otto-novecentesco. luciano canfora, curatore del volume, ricollega il suo discorso "perche` sono comunista", tenuto a milano nel febbraio del 1956, la conferenza, "la persona umana nel comunismo", tenuta a roma il 16 aprile del 1945, e l`intervento all`viii congresso del pci del 1956. e con la sua introduzione completa il ritratto di un appassionato intellettuale e apre una finestra sulla comprensione dei tempi difficili sospesi tra la fine della guerra e gli anni della ricostruzione.
le opere fondamentali del pensiero filosofico di tutti i tempi. in edizione economica, con testo a fronte e nuovi apparati didattici, le traduzioni che hanno definito il linguaggio filosofico italiano del novecento. testo originale nell`edizione di john burnet. traduzione e note di manara valgimigli. introduzione e note aggiornate di anna maria ioppolo.
un ritratto di pasolini: il dissidio irrisolto tra vita e storia, corpo e ragione, individuo e comunita`, mito e demitizzazione; le metamorfosi del potere e la resistenza della parola.
helke sander ha scritto di lucy, la prima donna scoperta tra i fossili del deserto africano, che prese il suo nome dalla canzone dei beatles "lucy in the sky with diamonds", da tutti canticchiata all`epoca del ritrovamento. lucy diventa la compagna immaginaria e l`interlocutrice preferita della protagonista, hanna, una donna moderna, emancipata, provvista di marito, amanti, figli e indipendenza. hanna ha il sospetto che ben poco sia cambiato, dopo tanti millenni, nel comportamento sociale del bipede donna. cosi` tra colpi di scena e colpi di clava alla logica patriarcale, hanna esplora i misteri del passato e le barbarie del presente e offre un`inedita versione dell`intraprendenza femminile.
nella cameretta di samantha spicca appeso al muro il poster di una donna lupo, , una donna che non si arrende davanti a nulla e sa difendersi e tirare fuori i denti. samantha invece, a 17 anni, ha raccolto nella vita solo tristezze e non ha un futuro davanti a se`. non e` solo la poverta` della famiglia; e` che la gente come lei non ha piu` un posto che possa chiamare suo nell`ordine dell`universo. lo stesso vale per tutti gli abitanti di colle san martino: vite a perdere, individui che, pur gomito a gomito, trascinano le loro esistenze in solitudine totale, ognuno con i suoi sordidi segreti, senza mai un momento di vita collettiva, senza niente che sia una cosa comune. sul paese dominano, rispettivamente dall`alto del palazzo padronale e dal campanile della chiesa, cicci belle`, , e un prete reazionario, padre graziano. i due si odiano e si combattono; opprimono e sfruttano, impongono ricatti e condizionamenti. cicci belle` prova un solo affetto, per il figlio mariuccio, un ragazzone di 32 anni con il cervello di un bambino di 5; padre graziano porta sempre con se` il nipote faustino, bambino viziato, accudito da una russa silenziosa, ljuba. samantha non ha conforto nel ragazzo con cui e` fidanzata, nemmeno nei conformisti compagni di scuola; riesce a comunicare solo con l`amica nadia. tra squallide vicende che si intrecciano dentro le mura delle case, le sfide dei due prepotenti e i capricci di un destino tragico prima abbattono la protagonista, dopo le permettono di vendicarsi della sua vita con un colpo spregiudicato, proprio come una vera donna lupo; un incidente, un grave lutto, un atto di follia, sono le ironie della vita di cui la piccola samantha riesce ad approfittare. la penna di antonio manzini, che ha descritto un personaggio scolpito nella memoria dei lettori come rocco schiavone, raffigura individui e storie di vivido e impietoso reali
e impossibile immaginare la storia del femminismo senza carla lonzi: grazie alla sua visione e al suo pensiero, e` riuscita a cambiare il linguaggio con cui le donne parlano di loro stesse, della loro sessualita` e dei loro desideri. prendendo la parola per se` stessa, carla lonzi ha saputo darla alle donne che aveva attorno e che sono venute a contatto con i suoi scritti, in italia e nel mondo: la pubblicazione di sputiamo su hegel nel 1970, insieme al collettivo femminista di rivolta femminile, e` stata una vera e propria bomba nella societa` italiana reduce dalla contestazione culturale del sessantotto ma ancora profondamente patriarcale. insoddisfatta dalla cultura marxista che lasciava poco spazio all`autocoscienza femminile, carla lonzi ha deciso di dare spazio alla vita vissuta dalle donne nel quotidiano, nei rapporti con gli altri, in ogni ambito dell`esistenza, e lo ha fatto con un rigore e un`attenzione pieni di ferocia ma anche di amore. i riverberi di quell`esplosione si sentono ancora oggi: carla lonzi continua a essere amata, letta e discussa, e a generare nuovi filoni di pensiero. questo la rende una delle pensatrici piu` radicali e vive che abbiamo la fortuna di leggere, al di la` di qualsiasi geografia e ordine di tempo. sputiamo su hegel e altri scritti inaugura la ripubblicazione di tutta l`opera di carla lonzi, per valorizzare l`ampiezza del suo pensiero critico, che spazia dalla storia dell`arte al pensiero della differenza. come scrive la curatrice annarosa buttarelli,
il solista del mitra prepara un colpo grosso, l`obiettivo sono i frigoriferi milanesi, l`intricato sistema di caveau a prova di furto, l`antica fabbrica del ghiaccio. complici sono il piero, faccia d`angelo, la miciona, la piccerella, il rene`, la mantide. il malloppo e` qualcosa di estremamente prezioso, di losca provenienza, in ballo c`e` anche una vendetta. nel frattempo alla casa di ringhiera la vita continua al solito, litigiosa, pettegola e malignetta. la falsa invalida, signorina mattei-ferri, ha deciso di cambiare atteggiamento e rendersi piu` amabile con i vicini, soprattutto i nuovi; il pensionato amedeo consonni si dedica al nipotino enrico, dopo aver superato una profonda depressione; la professoressa angela, dal buen retiro di camogli, non perde di vista affetti e affari; il vecchio luis de angelis continua ad accudire paranoicamente la sua automobile, adesso una maserati. e cosi` via, tutti ostili tra loro, estranei, eppure legati gli uni agli altri come nella finestra sul cortile. pero` ci sono delle novita`. un gruppo allegro di studentesse di fashion, venute dalla provincia piu` opulenta ad addentare la metropoli; e due nuove coppie di ricchi inquilini, a testimoniare che anche la casa di ringhiera si gentrifica. e proprio da camilla, la bella amante dell`architetto sommariva, si viene a sapere qualcosa di yutta, la venere tedesca che, dopo aver ammaliato tutti, era sparita con una fortuna e in barba al pensionato consonni. la notizia fa ripiombare la casa di ringhiera in una scalcagnata ed esagerata avventura. in questa nuova puntata della serie fortunata in cui un intero caseggiato assume personalita` entro una cornice comico criminale, mosso da un`animazione farsesca, l`autore francesco recami sollecita il lettore a riflettere su cosa sia in realta` l`intrattenimento letterario. un tema drammatico e surreale entra nella scena: che tipo di vita e` quella dei personaggi di un romanzo?
Exeter Books, 1983, UK. La storia illustrata del musical.
composti tra il 1877 e il 1899, i "drammi borghesi" costituiscono una sorta di canone all`interno della produzione teatrale di ibsen. per la prima volta i dodici testi vengono pubblicati con un`ampia appendice di abbozzi e altri documenti largamente inediti in italiano, tra i quali spicca la prima stesura completa di "una casa di bambola", uno dei drammi ibseniani piu` iconici e rappresentativi. la traduzione e il commento, a cura di franco perrelli, si basano sulla piu` recente edizione degli skrifter, mentre l`introduzione costituisce un affondo nella storia della cultura norvegese, ed europea, in cui si colloca la scrittura dell`autore. degna di nota e` inoltre la stretta relazione che gia` sussiste fra il lavoro di traduzione di perrelli e la scena: la versione di spettri fu commissionata, agli inizi degli anni novanta, da orazio costa per ileana ghione (che non ebbe occasione di rappresentarla), ma e` stata ripresa per la regia di walter pagliaro nel 2020; gabriele lavia ha invece messo in scena le colonne della societa` (col titolo i pilastri della societa`) nel 2013.
le gelide notti di elsinore sono infestate da uno spettro che chiede di parlare all`erede al trono, il giovane amleto. quando apprende che il fantasma e` quello del padre, assassinato dal fratello che ne ha poi sposato la vedova, amleto decide di vendicare il defunto re. e l`inizio della fine, il movente della tragedia di vendetta piu` conosciuta e amata della letteratura occidentale. scritta a cavallo tra cinquecento e seicento, al termine del regno di elisabetta i e in un momento di profondi cambiamenti religiosi e sociali, amleto e` il dramma di shakespeare che piu` di ogni altro racconta il tramonto del mondo antico e l`alba di una coscienza moderna. vorticosa sequenza di azioni e pensiero, di spettri e specchi, il capolavoro dell`abisso shakespeariano e` ormai mito fondante della nostra cultura, e viene qui riproposto in una nuova traduzione con testo inglese a fronte, arricchito da apparati critici aggiornati. introduzione, note e traduzione di rocco coronato. in collaborazione con l`associazione italiana di anglistica.