
il 24 agosto 1943 ettore muti, ex segretario del partito fascista, venne trovato cadavere con una pallottola alla nuca nella pineta di fregene. sulle ragioni di quel delitto eccellente si sollevo` un gran polverone in cui convivevano le ipotesi piu` diverse e contraddittorie. muti era in quel momento il fascista piu` popolare d`italia. votato all`avventura per l`avventura, non manco` a nessun appuntamento con la guerra, fin da quando, a quattordici anni, combatte` con gli arditi sul piave. in questo libro arrigo petacco ricostruisce la biografia tumultuosa e avvincente di questo fascista anomalo, ribelle, leale e onesto.

il volume traccia un profilo dell`opera italiana nell`arco dei suoi quattro secoli e analizza lo sviluppo della produzione operistica e i suoi protagonisti (musicisti, scrittori, cantanti) in parallelo con l`evoluzione della societa` italiana. la frammentazione sociale e politica del paese favorisce la proliferazione di una moltitudine di "centri periferici", da cui nasce quel regime di concorrenza che, a sua volta, influisce sulla ricchezza e varieta` della produzione. proprio queste differenze e spinte centrifughe sono all`origine di quell`eccezionale e ininterrotta produzione e della sostanziale uniformita` stilistica che contraddistingue l`opera italiana.