
"suo marito": cosi` si definisce ted hughes nell`annotare diari e lettere di sylvia plath. "marito di lei". e "lei" e` la figura della poetessa suicida, ma anche la forma assunta nella vita di hughes dalla dea bianca: una figura, secondo robert graves, portatrice di esaltazione creativa e di orrore. in questa maschera l`autrice identifica la chiave della personalita` poetica dello hughes maturo e quella della sua unione con "la sposa alchemica della sua fantasia creatrice". una biografia di ted hughes non puo` prescindere dalla storia del suo matrimonio e sodalizio artistico con sylvia plath e dalla sua lunga attivita` di curatore dell`opera della moglie scomparsa. all`epoca del loro incontro hughes, benche` convinto del proprio destino di poeta, aveva pubblicato poco e solo su riviste universitarie. la plath, con efficienza americana, si prodigo` per diffondere le poesie di lui e fu in gran parte a lei che hughes dovette la pubblicazione del "falco nella pioggia", che lo proietto` di colpo sulla scena poetica anglosassone. per i sei anni del loro matrimonio, quasi attingendo a "un`unica mente condivisa", ted e sylvia lavorarono fianco a fianco, in un rapporto simbiotico ma rispettoso delle singole individualita` poetiche. questo volume e` il racconto di un grande amore finito in tragedia e trasformato in fonte di ispirazione poetica, e al tempo stesso una ricerca letteraria, in cui l`autrice presenta hughes uomo, poeta e marito: un marito perseguitato e "nutrito" dalle conseguenze del suicidio della moglie.








un fantasma si aggira per l?europa e per l?africa. e il fantasma di un uomo che guida le brigate internazionali in spagna e poi attraversa i deserti del sudan. un fantasma che diventa imperatore d?etiopia per conto di haile selassie e guida i partigiani abissini contro i fascisti italiani. questo fantasma ha un nome, ilio barontini, e questa e la sua storia.