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apparsa nel 1991, questa raccolta poetica di enzesberger parla ironicamente di un musica di la` da venire, che non si udra` mai: un qualcosa di impossibile. la nostra condizione alienata di abitanti del villaggio globale e` segnata da un misto di violenza e di odio non dichiarato per la pace, di nonsenso e di stupidita`, ma a soffrirne non e` nemmeno la coscienza, vecchio mito defunto della civilta` occidentale.