
la labrena, ovvero il comune "geco", "turpe bestia" nel cui sguardo sono contenuti tutto il male e il dolore del mondo, e` il perturbante emblema di questi sette racconti, giocati tra il grottesco e il fantastico. questa volta il suo sguardo si diverte a irridere e a corrodere soprattutto le convenzioni sociali e sentimentali della famiglia borghese: la vita di coppia con la sua routine, il tradimento, il volto infernale dei parenti, lo straziante patetismo del sesso nella vecchiaia.


nelle sedici storie di questo volume, che comprende le raccolte "campana di vetro" e "inverno artificiale" e` presente un continuo slittamento tra realta` e sogno, in una prosa modellata sull`invenzione e soprattutto filtrata attraverso la lente, deformante e rivelatrice, della sensibilita` poetica della nin. racconti senza luogo e senza data, dove l`istantanteo si fonde nel ricordo, il passato nel presente, il fantasma nel visibile, uniti da un unico tema: la donna e il suo riflesso, il viaggio interiore intrecciato al vissuto.




tutt`altro che dogmatica e per nulla indifferente alle esigenze umane piu` profonde, la scienza appare in realta` il miglior strumento di conoscenza che l`uomo sia riuscito a costruire. ben piu` dogmatiche e del tutto illusorie appaiono invece quelle discipline che, pur proclamandosi scientifiche, non possiedono le caratteristiche tipiche della scienza e possono pertanto essere definite pseudoscienze. a tutti piacerebbe possedere facolta` paranormali, contattare civilta` extraterrestri o curarsi con terapie miracolose prive di effetti collaterali. tuttavia la realta` e` molto diversa ed e` necessario riconoscere le pseudoscienze per evitare i rischi legati alla loro illusorieta`.

l`area caucasica, il ponte eusino, il tauro come confine dell`asia, le polemiche con i geografi e con gli storici precedenti - eratostene ed erodoto - la contestazione della mappa del mondo tracciata dagli studiosi di alessandro, l`analisi della storiografia romana, miti e aneddoti. una fonte preziosa per conoscere il mondo classico.

alla fine degli anni settanta, goffredo parise scrisse un romanzo, dopo un decennio in cui sembrava aver abbandonato definitivamente la forma romanzesca. quel romanzo vede la luce soltanto adesso. si potrebbe definire come un`anatomia dell`amore anziano: parise racconta le peripezie mentali e corporee di una coppia di cinquantenni, entrambi coinvolti in una relazione amorosa con persone molto piu` giovani. l`epilogo del libro e` tragico e violento.





"cio` di cui son certo e` che questi duemiladuecentocinquanta titoli rappresentano il catalogo sostanziale della storia della lettaratura italiana attraverso i tempi, davvero, in un certo senso, la sua piu` autentica "storia", concretamente espressa nell`elenco delle opere che ne costituiscono il prodotto, cioe` il "corpo". cio` e` tanto piu` vero in quanto le voci, cosi` come noi le abbiamo richieste e i loro estensori le hanno elaborate, costituiscono un miracoloso punto di equilibrio tra esigenze documentarie, visione storica e giudizio storico-critico, per giunta il piu` delle volte sobriamente espresso. posso ben dirlo, non avendone stesa personalmente neanche una." (alberto asor rosa)



la beata elisabetta era una fanciulla che, per la sua eccessiva bellezza, fu vittima di ogni lascivia e vanita`. tento` di suicidarsi, gettandosi da un campanile, ma venne trattenuta e salvata, da un accesso di vertigini. da allora, convertita, condusse vita pia, diventando la protettrice di coloro che soffrono di vertigini. la vicenda e` piena di crittografie e profezie, manoscritti tarlati e vendette, dubbi teologici e certezze criminali. due domande ci accompagnano sempre, insinuanti, infide: puo` una profezia diventare delitto? e puo` un delitto diventare profezia?

Come le foglie è una commedia di Giuseppe Giacosa. Venne rappresentata per la prima volta al Teatro Manzoni di Milano il 31 gennaio 1900 dalla compagnia Tina Di Lorenzo-Flavio Andò.
È una commedia drammatica a lieto fine, in cui la giovane protagonista trova l'amore dopo avere pensato al suicidio assillata dalla pesante situazione economica familiare.




oggetto di vivace discussione, i saggi contenuti in questo volume costituiscono un ulteriore momento di riflessione sulle sempre nuove problematiche poste da quest`opera.








questa e` una storia che comincia una sera a cena, quando libero marsell, dodicenne, intuisce come si puo` imparare ad amare. la famiglia si e` da poco trasferita a parigi. la madre ha iniziato a tradire il padre. questa e` la storia, raccontata in prima persona, di quel dodicenne che da allora si affaccia nel mondo guidato dalla luce cristallina del suo nome. si muove come una sonda dentro la separazione dei genitori, dentro il grande teatro dell`immaginazione onanistica, dentro il misterioso mondo degli adulti. misura il fascino della madre, gli orizzonti sognatori del padre, il labirinto magico della citta`. avverte prima con le antenne dell`infanzia, poi con le urgenze della maturita`, il generoso e confidente mondo delle donne. le grand libero`, cosi` lo chiama marie, bibliotecaria del iv arrondissement, dispensatrice di saggezza, innamorata dei libri e della sua solitudine, e` pronto a conoscere la perdita di se` nel sesso e nell`amore. lunette lo porta sin dove arrivano, insieme alla dedizione, la gelosia e lo strazio. quando quella passione si strappa, per libero e` tempo di cambiare. da parigi a milano, dallo straniero di camus al deserto dei tartari di buzzati, dai deux magots, caffe` esistenzialista, all`osteria di giorgio sui navigli, da lunette alle "trentun tacche" delle nuove avventure che lo conducono, come un destino di liberta`, al sentimento per anna.


palermo, catania e l`etna, siracusa, ragusa, agrigento, le egadi, le eolie, pantelleria: a partire dalla cultura materiale, dalle tradizioni e dal piacere del cibo, fino ai tesori archeologici e artistici, la "sicilianita`" e` il vessillo di questo lembo d`italia che guarda gia` all`africa.