
questo romanzo racconta la difficile convivenza di due comunita` profondamente diverse per storia, lingua e cultura, che finiscono per rinchiudersi in un drammatico isolamento. di questa diversita` e` figura emblematica olga, la protagonista, che, ancora giovanissima, lascia insieme alla madre la casa paterna sui monti dell`alto adige, esasperata dalla durezza del padre, acceso nazionalista tirolese. le due donne tentano di costruirsi una nuova vita in una citta` della pianura. olga sposa un napoletano, estraniandosi sempre di piu` dalla sua gente. quando tornera` al paese, olga scoprira` di sentirsi a disagio in entrambi i mondi e capira` che la sensazione di estraneita` e la disperazione fanno parte degli uomini e non dipendono dalle differenze etniche.

si potrebbe partire, volendo dare una definizione della poesia di gabriele frasca, dalla sezione che chiude questa nuova raccolta, in cui l`autore si diverte a parafrasare in versi alcune frasi di mcluhan, il sociologo dell`"eta` elettrica". se per quest`ultimo "il mezzo e` il messaggio", e dunque cio` che conta, nell`universo dei mass media, sono principalmente le modalita` di comunicazione, i testi di frasca incantano innanzitutto per l`armamentario retorico che dispiegano. una lingua immediata e diretta trasfusa a rianimare forme e ritmi dalla nostra tradizione letteraria: una danza di parole, un richiamarsi di suoni a comporre la trama di un discorso che e` un ininterrotto commento per metafore all`insensatezza delle esistenze personali.
