

nel primo romanzo l`anziano signor andesman attende, seduto fuori dalla sua casa di campagna, il ritorno della figlia; un`attesa che diventa tensione e riempie di se` un pomeriggio. nel secondo romanzo una coppia in vacanza, in un`affollatissima spagna estiva, arriva in un paese sconvolto da un delitto passionale. l`assassino e` braccato dalla polizia. sotto i lampi di un temporale, la protagonista vede un uomo nascosto in cima ad un tetto. una scoperta che potrebbe cambiare il corso delle vacanze e forse di una vita.




l`odio come energia vitale, un tetro futuro gia` riconoscibile nel presente. e un romanzo che e` fiaba, parodia, invettiva.



nel 1964 norberto bobbio decide di dedicare le sue lezioni di filosofia del diritto al tema della guerra e della pace. un tema - non nuovo nella riflessione dei giuristi e dei politologi ma poco frequentato nei corsi universitari - che a bobbio pare meritevole di essere trattato, non solo perche` adatto a una ricostruzione storica e teorica di ampio respiro ma soprattutto perche` reso urgente dal pericolo della guerra atomica, nel pieno della crisi dei missili di cuba. il libro espone e discute le varie teorie con cui nella storia si e` tentato di giustificare la guerra e le diverse correnti pacifiste che hanno cercato di superarla, di ciascuna mettendo in luce gli argomenti, le incongruenze, i punti di forza e gli elementi di debolezza. qui bobbio avanza la sua celebre tesi circa l`impossibilita` di giustificare la guerra in un`epoca in cui l`uso di armi cosi` potenti rischia di mettere in questione la stessa sopravvivenza del genere umano. un testo destinato a diventare imprescindibile rispetto a un dibattito contemporaneo spesso non all`altezza della drammaticita` dei tempi che viviamo.