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questo libro ricostruisce la storia di un legame unico: quello fra cane e uomo. dal quaternario fino ai nostri giorni, una carrellata storica e scientifica che ci riporta alle radici del patto che lega questi due esseri sin da quando i primi uomini sottomisero i canidi e questi, a loro volta, accettarono di sostituire il loro branco con quello degli esseri umani.

dupront comincia con l`analizzare i due tratti fondamentali che specificano la realta` attuale dell`istituzione ecclesiastica, cioe` la liberta` conquistata nei confronti delle potenze temporali e la portata dell`opera di secolarizzazione. passa poi a esaminare tre dei "segni dei tempi" attraverso i quali si manifestano le inquietudini spirituali del presente, rispondendo alle quali la chiesa ritroverebbe la propria carica profetica: l`attesa della parola, la scoperta dell`altro e il bisogno del sacro.

a port tropique, nell`america centrale, e` arrivato franz hall. maneggia in traffici clandestini con clienti pericolosi, suda parecchio, beve altrettanto, ammira le belle donne. fa qualunque cosa pur di scrollarsi di dosso il proprio passato, ma non e` cosi` facile... sospeso in un`atmosfera torrida, sfuggente come i pensieri del protagonista, il racconto precipita in una tensione quasi ipnotica, verso un finale liberatorio e inevitabile.

marsiglia, 1972. l`investigatore privato caino lanferti (vedovo, quasi quarant`anni, ex legionario) viene ingaggiato da zip per sorvegliare i movimenti di louis c. vitelli e della sua organizzazione di sicari. zip e` il capo di una banda di rivoluzionari neo-hippie che mira al rovesciamento del governo attraverso lo spaccio di un nuovo e potentissimo allucinogeno di sintesi chiamato paillette... il romanzo d`esordio di tafuri (genova, 1974), si svolge sullo sfondo di una citta` affollata di mafiosi, prostitute, rivoluzionari, hippie, spacciatori e sicari.

puo` essere spiacevole per chi la vive, ma assolve una funzione fondamentale nell`evoluzione della specie. i timidi sono attenti e sensibili, a volte possono esagerare con la cautela, ma raramente si sbagliano a percepire il pericolo. per questo non si sono mai "estinti". la loro prudente ritrosia compensa la sventata audacia dei coraggiosi e l`arroganza dei sicuri di se`. del resto non tutte le culture penalizzano la timidezza, e in alcuni periodi storici essa e` stata considerata una virtu`. su questo tema, cui di recente la psicologia ha dedicato molti studi, fa il punto questo libro.

il primo maggio nasce come giornata di lotta politica dei proletari contro i capitalisti, nelle sue origini storiche e poi nel suo sviluppo quale giornata di lotta internazionale per la riduzione dell`orario di lavoro "per legge". attraverso i decenni e i continenti il primo maggio e` diventato una tradizione di classe, costruita, conquistata e imposta con la lotta al di la` delle divisioni nazionali, etniche o religiose. esso testimonia che la lotta per l`emancipazione della classe operaia non e` un problema nazionale, ma sociale. ovunque il modo di produzione capitalistico sia penetrato, e cioe` in tutto il mondo, il proletariato si e` sviluppato e ha inevitabilmente espresso la sua lotta. il primo maggio e` diventato una regolarita` politica di questa stessa lotta internazionale. ed oggi e` di nuovo chiamato a rispondere anche al razzismo: la rivendicazione politica nei confronti dello stato dell`accoglienza e dell`unita` di classe per tutti i proletari, senza discriminazioni di nazionalita` o di cittadinanza, deve tornare tra le sue parole d`ordine. questo libro, giunto alla sua quarta edizione e arricchito di nuovi materiali, ne offre una dimostrazione e un campionario sempre attuali.

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