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scritto su commissione per una collana di vasta divulgazione, felice punto d`incontro di rigore storiografico e talento narrativo, "la domenica di bouvines", dedicato a una celebre battaglia del 1214, e` da molti considerato uno dei capolavori di georges duby. quel fatidico giorno, nella piana di bouvines, il re di francia filippo augusto dovette suo malgrado affrontare, uscendone vittorioso, la terribile coalizione dell`imperatore ottone, del conte di fiandra ferrando e del conte di borgogna rinaldo. si tratto` di una vittoria fondamentale, che avrebbe rinsaldato decisamente le basi della monarchia francese suscitando per la prima volta il sentimento dell`unita` nazionale. scandendo il saggio storico in tre tempi, l`evento, la messa a fuoco delle "forze storiche" in campo e la sua trasformazione in leggenda, il grande storico francese propone al lettore un approccio originale e complesso a quella memorabile giornata che avrebbe segnato per secoli il destino degli stati europei. la storia di una battaglia si trova cosi a essere riabilitata e profondamente rinnovata dall`analisi congiunta del contesto sociale, culturale e ideologico, e bouvines ci appare come un microcosmo, una lente di ingrandimento la cui minuziosa scomposizione permette di cogliere la verita` di un`intera epoca e un`intera societa`.

der weltbaumeister, il maestro-architetto del mondo, pubblicato da taut nel 1920, e` un dramma per musica e architettura composto da ventotto tavole a carboncino nelle quali l`autore descrive la fine di un`epoca, rappresentata dal crollo di una cattedrale e, dopo il momento catartico della pioggia, propone la rinascita della vita sulla terra sino al sorgere del nuovo monumento all`umanita` - la gioiosa e splendente "casa del popolo". la prima parte del volume si apre con un testo sul ruolo delle problematiche "teatrali" all`interno dell`opera di bruno taut. la seconda parte raccoglie materiali di studio su specifici aspetti dell`opera: natura, musica, colore.

ci sono libri fondamentali, : in una parola, imprescindibili. l` iliade e` uno di questi. insieme con l`odissea e` tra i testi capitali che il mondo antico ci ha lasciato in eredita`. , come l`ha definito simone weil, l`iliade racconta l`epilogo della guerra scatenata dagli achei in troade: i cinquantuno giorni nel decimo anno di guerra dominati dalla funesta ira di achille verso agamennone. giovane, guerriero terribile e invincibile, destinato a morte precoce e imperitura fama, achille e` il prototipo dell`eroe greco. ma e` ettore, principe troiano e antagonista diretto di achille, la figura piu` profondamente umana del poema e quella che il lettore moderno sente piu` vicina a se`. nella sua vita non ci sono stirpi divine, passioni scatenate, invulnerabilita` eroiche, ma solo umanissime ed esemplari virtu`. nel suo cuore si agitano sentimenti d`onore, dignita` e amore e il suo tragico sacrificio suggella la fine di un`epoca. introduzione di fausto codino versione in prosa di giuseppe tonna.

questo libro sviluppa una riflessione sulle molteplici interpretazioni del dono (rivalistiche, puriste, relazionali, strumentali), sul collegamento tra dono e capitale sociale e tra dono ed economia. la connessione risiede nel fatto che, proprio attraverso il dono, si sviluppano e consolidano quelle reti di relazioni sociali fiduciarie che stanno a fondamento in primis di tutte le societa` e, di conseguenza, anche degli scambi di mercato.

l`immediatezza della vita e delle umane passioni, l`ansia di verita` e di liberta`, l`affermazione insistente della "bellezza della condizione umana", pur nella sofferenza di tante sfide, che percorrono le numerose lettere scritte nell`arco di una vita fragile e intensa, suggeriscono, meglio di qualsiasi contributo critico, la dimensione profondamente umana del conflitto esistenziale di joyce, sempre in difficile equilibrio tra la ricerca di una quotidiana, rassicurante normalita` e la consapevolezza esasperata della propria eccezionale diversita`. e proprio questo conflitto, espressione complessa della sua visione del mondo e di quello che si cela dietro la superficie delle cose, che ci restituisce james joyce e i suoi scritti come nostri contemporanei, dando voce alle certezze, alle fragilita`, alle aspettative, al disagio di oggi. da qui la scelta particolare del tessuto narrativo di james joyce, la vita, le lettere. l`intento e` quello di catturare la simpatia del lettore medio sul piano, appunto, della dimensione quotidiana - profondamente umana e familiare - del ritratto suggerito dalle lettere, quasi un altro ritratto, che va a integrare quello di james joyce, uomo e artista difficile e contraddittorio, sottratto a volte dai suoi stessi esegeti alla ricezione di un pubblico piu` ampio, in nome dell`antico privilegio dei marginalismi specialistici.

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