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i versi di roberta dapunt si snodano tra angoscia e armonia. da un lato c`e` un percorso tormentato attorno a inquietitudini religiose, preghiere che non placano, immagini di morte, dall`altro il senso di sacrale purezza che risiede nella terra, nei ritmi della natura, nella vita di montagna e nei suoi riti che legano insieme le persone, i loro gesti senza tempo, gli animali il silenzio. ne risulta un passo irregolare, febbrile e pacato insieme: una sapienza zoppia che permette di attraversare una realta` multiforme senza schematizzarla in moduli precostituiti e automatici.

una specie di "apriti sesamo": cosi wilhelm worringer volle poi definire la sua opera prima, meditando su quell`enorme e inaspettata fortuna di pubblico che fece di una tesi di dottorato uno dei libri di teoria dell`arte piu` letti del novecento. contemporaneo del primo kandinskij astratto e delle sperimentazioni del cavaliere azzurro, questo scritto matura nella monaco a cavallo fra otto e novecento. le avanguardie lo adottano come manifesto, trovando nelle pagine dedicate a primitivi, egizi, bizantini e gotici l`albero genealogico del loro stesso operare. nel confronto fra gesti artistici cosi diversi, e cosi radicalmente estranei alla cultura figurativa greca e rinascimentale, quel che a worringer preme soprattutto e` comprendere l`intima affinita` che lega il sentimento del mondo all`espressione figurativa di un popolo, il nesso profondo tra anima collettiva e stile. capace, grazie alla potente antitesi del titolo, di dare la parola a una intera costellazione di problemi avvertiti come urgenti dalle nuove generazioni, "astrazione e empatia" ha saputo parlare ai filosofi, da spengler a ortega, da luka`csa bloch, fino a deleuze e guattari. la teoria dell`immagine dell`intero novecento ne e` stata permeata: la sua riproposizione oggi ai lettori, a cento anni dalla sua pubblicazione e in pieno dibattito sullo statuto (filosofico, artistico, sociale) delle immagini, e` nutrita dalla convinzione che questo classico possa continuare a parlare a lungo anche al xxi secolo.

un quadro dei principali temi e problemi che devono essere inclusi nello studio archeologico, al fine di ricavare informazioni sui modi di produzione dei manufatti nelle societa` del passato. le operazioni tecnico-produttive sono, infatti, alla base dei modi in cui l`uomo agisce per riprodurre se stesso e le condizioni del suo vivere in societa`.

poco prima di morire gershom scholem amplio` notevolemente il testo dei suoi ricordi di gioventu` "da berlino a gerusalemme". mentre nella prima versione veniva descritto l`ambiente ebraico tedesco durante la prima guerra mondiale, in questa edizione il centro della sua analisi si sposta maggiormente verso gerusalemme, soprattutto con il progetto di una nuova vita culturale e sociale per lo stato di israele. e la storia di un itinerario intellettuale ricco di incontri con alcune figure chiave del periodo come martin buber, franz rosenzweig e samuel agnon che, nello stesso tempo, rivela il tentativo di definire una nuova identita` ebraica, attraverso la difesa della lingua e le ricerche sulla mistica.

padre e nonno incestuoso, corrotto e corruttore, sempre di corsa a riscuotere una mazzetta dopo l`altra, ora beffardo ora dispiaciuto, in costante affanno per il peso dei troppi chili e dei troppi peccati: e` karan, uomo cinico e brutale, falso prima di tutto con se stesso. karan ha lenito il dolore per la perdita della madre visitando bordelli e prostitute bambine, e piu` tardi il matrimonio e la famiglia non hanno saziato i suoi appetiti, sessuali ed economici, per nulla dissimili da quelli di chi governava l`india. la situazione incestuosa diventa metafora, sgradevole ma riuscita, di un paese tradito dai suoi padri.

il mondo antico costituisce un ambito storico dai contorni assai ben definiti, le cui problematiche politiche e culturali consentono allo studioso di oggi di cogliere con chiarezza l`atto di nascita delle diverse culture, il susseguirsi delle varie strutturazioni sociali, fino all`imporsi delle istanze egemoniche imperiali. il volume di clauss analizza, seguendone le linee portanti, l`organizzazione sociale ed economica, cosi` come le strutture del potere, nelle societa` ebraica, greca e romana, dando una posizione di rilievo alle questioni metodologiche e di correlazione con le discipline affini.

tredici storie di fantasmi divise secondo gli elementi classici della tradizione alchemica. l`inghilterra e` storicamente la patria del romanzo "gotico" o "nero", un genere letterario nato a meta` del settecento, per reazione a un eccesso di razionalismo pragmatico, concentrandosi sugli aspetti misteriosi e orrifici dell`esistenza. i fantasmi sono tra gli elementi tenebrosi e fatali di questa ricca tradizione. dalla terra vedremo spuntare bare e vampiri; nell`aria fluttueranno spiriti ed esseri immortali e si udranno musiche dannate; col fuoco assisteremo a roghi e incendi; e infine dall`acqua arriveranno esseri innominabili.

bambini che costruiscono castelli in terra e in aria, una piccola carriola simile a un`utopia, una donna che ospita piccioni e malattie, due amiche invecchiate insieme ai loro desideri, un vedovo che per cinque anni attende una risposta dal mare, e altri uomini ancora, alle prese con la vita, sullo sfondo di paesaggi che sembrano destini. undici racconti che danno voce a uno sguardo impossibile, rasente la terra, come quello di un angelo pietoso che ha perso le ali.

camerette di adolescenti, con i loro rispettivi abitanti. quattro metri per quattro, due per tre. spazi in cui non puo` entrare nessuno, piccole isole per essere finalmente se stessi. dentro le camerette il pensiero viaggia e immagina: amori impossibili, amori sfigati che non vanno per il verso giusto, idoli pop, che cosa voglio, che cosa non voglio, la telefonata che non arriva, la volta che abbiamo riso fino a non poterne piu`. 50 polaroid di teenagers in camera loro, 50 storie raccolte al volo. al di la` delle teorie sociologiche, dei dati statistici, delle inchieste del marketing che brancolano nel buio, i ragazzi parlano guardando negli occhi i lettori. con alle spalle il paesaggio piu` familiare e piu` straniero che si possa immaginare: la loro camera.

le pozzanghere riflettono le luci dell`universo: "quello che capita a volte un po` di luna e le ombre dei randagi casuali". sono un simbolo forte del panteismo eccentrico di strumia, dove i meccanismi cosmici si manifestano, con un po` di mistero e molto understatement, nelle forme di esistenza minime e meno appariscenti. per questo l`uomo trova uno specchio straniante ma anche profondamente veritiero negli insetti o addirittura nei batteri, in un fossile o in un grumo di resina. "siamo atomi migranti": sembra la sintesi poetica del famoso racconto di primo levi sul carbonio. quella di strumia e` una visione scientifico-materialista del mondo, ma non per questo meno segreta, piena di simboli indecifrabili. la sua poesia e` lontana dalla tradizione lirica: l`io che viene rappresentato e` frantumato e attraversato da forze conosciute e sconosciute, e viene sempre descritto da punti di vista dislocati apparentemente altrove, anche se proprio questi altrove sono l`unica possibile forma di identita`. in questa direzione vanno la continua invenzione linguistica, la sfrenata fantasia delle immagini e delle associazioni, i cambi di ritmo, le sonorita` incalzanti. una brillantezza mai gratuita, che e` tutt`uno con il lavorio del pensiero e le sue brucianti accensioni in presa diretta.

raccontare l`11 settembre, o l`ascesa della tennista tracy austin, analizzare l`ironia di kafka e il suo influsso sulla mentalita` degli studenti universitari, riflettere sul tragico destino delle aragoste, recarsi agli oscar del cinema porno. dieci anni in ascolto della voce profonda degli usa: da un talk-show reazionario condotto da un presentatore che si veste appositamente per venire bene in radio, fino alla carovana mediatica che insegue un avversario di bush nelle primarie repubblicane.

marcello ha sedici anni ed e` un ragazzo normale, con una famiglia normale e degli amici normali. ma anche a sedici anni una vita normale puo` cambiare di colpo. perche` a sedici anni si possono avere dei segreti e all`improvviso ci si puo` scoprire grandi. e si possono vivere grandi dolori. e grandi amori. marcello e` solo un adolescente, ma ha amato molto una donna - la madre di un amico - il sapore dei suoi baci, il profumo della sua pelle. eppure sceglie di fuggire per preservare quell`amore appassionato ma impossibile. un convento diventera` il suo rifugio, dove vivere, lontano dal mondo, la gioia dei suoi ricordi. il passato pero` non gli basta e la malinconia di una vita isolata e` troppo difficile da sopportare. marcello ha bisogno del calore degli altri e uno dei monaci piu` anziani - un rifugiato come lui - gli offre l`opportunita` di provare un`amicizia destinata a durare per sempre. con una postfazione dell`autore.

la malattia e la morte della madre. questo e` cio` che registra la scrittrice, in un diario che copre un mese di realta` ospedaliera. con l`avanzare del male, il mondo esterno perde sempre piu` consistenza, fino a scomparire. rimane solo la camera d`ospedale in cui tre donne, la madre e le figlie, continuano a combattere una guerra che e` impossibile vincere. in questo microcosmo che attende l`imminente catastrofe, simon de beauvoir descrive anche altri personaggi: medici, preoccupati di sperimentare sulla paziente la loro scienza; infermiere, impassibili nella sicurezza dei loro gesti professionali e le ombre della vita gia` trascorsa, delle occasioni perdute, di una borghese vicenda matrimoniale vissuta dalla madre come una grande avventura.

quando anne inizia il suo diario, nel giugno del 1942, ha appena compiuto tredici anni. poche pagine, e all`immagine della scuola, dei compagni e di amori piu` o meno ideali, si sostituisce la storia della lunga clandestinita`. obbedendo a una sicura vocazione di scrittrice, anne ha voluto e saputo lasciare testimonianza di se` e dell`esperienza degli altri clandestini. la prima edizione del "diario" subi` tuttavia non pochi tagli, ritocchi, variazioni. il testo, restituito alla sua integrita` originale, ci consegna un`immagine nuova: quella di una ragazza vera, ironica, passionale, irriverente, animata da un`allegra voglia di vivere, gia` adulta nelle sue riflessioni. questa edizione, in appendice, offre anche una ricostruzione degli ultimi mesi della vita di anne e della sorella margot, sulla base di testimonianze e documenti raccolti negli anni. prefazione di eraldo affinati. con uno scritto di natalia ginzburg.

una vita errabonda, chiusa a trentatre anni con il ricovero in manicomio, ha fatto di dino campana (1885-1932) un maudit, il rimbaud italiano, un caso clinico da affidare all`aneddotica. autore di un solo libro, i "canti orfici" (1914), pur affondando le proprie radici nella cultura europea, quella simbolista in particolare, il "poeta pazzo" ha in realta` caratteri propri che lo rendono difficilmente collocabile in una linea o in una tradizione. quella del "visionario", forse la figura piu` inquietante del nostro novecento letterario, e` una scrittura orfica (cioe` misteriosa, oscura, per iniziati) scaturita da una vena ben consapevole della "purita` di accento" che la percorre.

non e` un`autobiografia, non e` un trattato filosofico, non e` da interpretare come pura teologia: eppure, dopo la bibbia, "le confessioni" di agostino sono il libro piu` amato e odiato dal v secolo ai giorni nostri. secondo le ultime ipotesi degli studiosi "le confessioni" possono essere considerate una sceneggiatura nella quale si potra` leggere il percorso di un bildungsroman, intercalato da digressioni sul tempo, sulla memoria, sulla relativita` delle leggi umane, sul ruolo della retorica.

. fu questa la richiesta di philip roth al suo biografo. in cambio, il genio di newark offriva a bailey l`accesso a un`impressionante quantita` di materiali esclusivi, fra documenti e interviste, sulla propria vicenda umana e artistica. il frutto di questo patto, elaborato in quasi dieci anni di lavoro, e` un ritratto vivido, esaustivo, composito, a tratti sorprendente a tratti piccante, mai agiografico, di uno dei piu` grandi scrittori americani di ogni tempo; un`opera definitiva e inevitabilmente controversa, destinata a far parlare a lungo di se`. determinato a tutelare la propria immagine postuma - , soleva dire, - philip roth dedico` gli ultimi anni della propria esistenza a collaborare con blake bailey, scelto come proprio biografo perche` ritenuto in grado di fornire della sua vita una versione composita e articolata, capace di dar conto dei suoi aspetti controversi ma anche di liberarlo dalla gabbia in cui lo avevano rinchiuso prima le accuse di antisemitismo e e poi quelle di misoginia. nel corso di una decina d`anni di lavoro, terminati poco dopo la morte di roth nel 2018, bailey ha rielaborato l`immensa mole di materiale raccolto - centinaia di ore di interviste e di lettere, appunti, diari, ritagli di giornale, prime stesure di romanzi, pubblicati e non, privatissime memorie - fino a produrre una biografia ricchissima, vivace, curiosa, mai agiografica, che si muove con ordine e misura sul crinale fra vita e opera dell`autore del teatro di sabbath e di pastorale americana, soffermandosi su tantissimi episodi piu` o meno noti di un`esistenza quotidiana dedicata quasi esclusivamente alla letteratura (letta, scritta, insegnata, sorprendentemente spesso criticata) e alle donne (dai giovanili flirt ai due catastrofici matrimoni, prima con margaret martinson e poi con claire bloom; dalle numerose amanti

viviamo su un pianeta animato da canti, musiche e parole. david george haskell esplora come sono nate tutte queste meraviglie sonore. dalle foreste pluviali vibranti di suoni di insetti e dalle paludi percorse dai ritmici richiami delle rane impariamo a conoscere i poteri creativi dell`evoluzione. dagli uccelli delle montagne rocciose del colorado a quelli delle strade di parigi, scopriamo come gli animali apprendano i loro canti e si adattino ai nuovi ambienti. sotto le onde del mare, cogliamo la nostra parentela con gamberi, delfini e balene. nelle mutevoli vibrazioni sonore degli animali dei diversi continenti, sperimentiamo l`eredita` della tettonica delle placche, la storia piu` remota degli animali e dei loro spostamenti intorno al mondo e le bizzarrie dell`estetica evolutiva. a partire dalle origini del canto animale e attraversando l`intero arco della storia della terra, haskell illumina e celebra la graduale comparsa dei vari suoni nel mondo. cosi`, dai flauti d`avorio di mammut delle caverne del paleolitico, dai violini delle moderne sale da concerto o dalle registrazioni che ascoltiamo con gli auricolari, apprendiamo che musica e linguaggi umani appartengono alla stessa storia ecologica ed evolutiva del pianeta. noi uomini produciamo musica, ma siamo anche dei distruttori che soffocano o mettono a tacere molti suoni della terra. haskell ci accompagna nelle foreste minacciate, negli oceani sconvolti dai sonar e dai rumori prodotti dalle navi e per le strade caotiche delle citta` per dimostrare che l`estinzione di alcuni suoni non comporta solo la perdita di meri ornamenti sensoriali. il suono e` una forza generativa, e quindi la cancellazione delle diversita` sonore rende il mondo meno creativo, meno giusto e meno bello. suoni fragili e selvaggi e` un invito ad ascoltare, meravigliarsi, agire.

chi era veramente italo calvino? , rispondeva a chi cercava di scavare nella sua storia intima e biografica, fedele all`immagine dello scrittore appartato, del barone rampante che vive sugli alberi: l`inafferrabile che voleva essere soltanto una mano che scrive. eppure ernesto ferrero dimostra, con l`empatia del suo sguardo, come si possano illuminare dall`interno gli intrecci segreti tra la vita e l`opera di uno dei grandi del novecento. in occasione del centenario della nascita di italo calvino, ernesto ferrero ci offre un ritratto dello scrittore dietro le quinte, nei tratti caratteriali meno noti, nei risvolti privati, lungo i vent`anni di vicinanza e lavoro comune in einaudi. e lo fa con quel tono di voce che ha gia` saputo incantarci nei "migliori anni della nostra vita" o nel recente "album di famiglia". prendono vita i rapporti di calvino con i genitori, l`importanza dell`imprinting famigliare, la passione per i fumetti e il gusto del disegno, l`amicizia con eugenio scalfari, i soprassalti della guerra partigiana, le passioni del dopoguerra, il legame con la liguria, gli amori, tra cui il capitolo della relazione con elsa de` giorgi, fin qui poco studiato. e poi il lavoro quotidiano, con i suoi piccoli segreti, in einaudi e nelle redazioni dei giornali, l`incontro con hemingway a stresa, la visita a silvana mangano e vittorio gassman sul set di "riso amaro". e ancora il trauma dell`invasione sovietica in ungheria e il progressivo distacco dal pci e dalla politica militante, il viaggio in america, il matrimonio con chichita singer e le gioie della paternita` con la nascita della figlia giovanna, le decisive letture scientifiche, incontri-chiave (perec, barthes, queneau), la fascinazione delle immagini, la scoperta dello strutturalismo e i soggiorni nelle metropoli come in altrettanti romitaggi, da parigi a roma, sino all`approdo ideale nella pineta toscana di roccamare, dove scrive le "lezioni americane". l`insulare calvino sembra sempre

. nei "dialoghi" la pratica dei sofisti e di socrate si unisce alla vocazione di platone per il teatro e la loro forma e` parte essenziale del pensiero che vi si incarna, in cui la parola si fa sentire come un avvicinamento approssimativo alla verita`.

"hitopade?a" e una raccolta di favole, novelle e apologhi, ed e uno dei capolavori della letteratura sanscrita. l?opera fu composta nell?india nordorientale, tra il ix e il xiv secolo. malgrado l?origine popolare di molte favole, "hitopade?a", come gia il "pancatantra", e un testo dotto e raffinato, destinato a un pubblico di corte. un grande saggio accetta l?incarico offertogli da un sovrano di insegnare ai suoi tre figli - sprovveduti e indolenti e che pensano solo ai piaceri - la scienza politica e l?arte di raggiungere il successo mondano. l?insegnamento e esposto in quattro libri, ognuno introdotto da un racconto cornice. si susseguono cosi favole, racconti e frasi tratte dal tesoro letterario ancestrale dell?india. storie che spesso hanno come protagonisti gli animali, ma che danno risposte astute e pragmatiche a una serie di situazioni, problemi e dilemmi molto umani.

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