

ammaniti insegue un chirurgo dalle strane abitudini in una scatenata caccia per le strade di roma. camilleri mette in scena una storia d`amore finita troppo presto. carlotto ci fa sentire quanto lontano puo` portare, nel cuore di un poliziotto, la "morte di un confidente". nel sottobosco milanese di dazieri comici e assassini in gara cercano tutti "l`ultima battuta". de silva ci porta a napoli: chi si nasconde nel "covo di teresa"? de cataldo dipinge una favola con italiani pessimi ed extracomunitari inconsueti. chi e` davvero "l`ospite d`onore" di faletti? forse non fara` carriera il commissario curreli ostinandosi a cercare "quello che manca", di fois. forse era meglio non avere sentito "il terzo sparo", per la bella poliziotta complessata presa nell`intrigo di lucarelli. ma cosi` e` la vita. anzi, il noir.



antonio piccolo ci ripropone il mito di antigone da un punto di vista che non era mai stato considerato: quello di emone, figlio di creonte e promesso sposo dell`eroina sofoclea. con alcune varianti che riguardano, tra l`altro, i rapporti tra ismene, la sorella di antigone, e lo stesso emone. questa originale rappresentazione del mito e` un testo che attraversa tutti i generi teatrali, dalla commedia alla farsa, alla tragedia, sul ritmo di un fantasioso e affascinante dialetto napoletano che mescola alto e basso, registri letterari e popolari, lirismo e comicita`. il mito rivive cosi` nella sua sostanza piu` autentica, specchio antico e rinnovato per parlare allo spettatore di oggi d`amore, di politica, di rapporti tra padri e figli. un testo che sfida i parametri consueti del teatro contemporaneo riuscendo a sorprendere, divertire e commuovere.

l`odissea e` il primo vero romanzo della letteratura occidentale e ulisse, il suo protagonista, e` l`ultimo degli eroi, il primo personaggio moderno. ma che uomo e` stato? ha lasciato una moglie a casa da sola con un bambino e un vecchio suocero da accudire. e come padre? il figlio telemaco e` dovuto crescere senza di lui, prigioniero della sua ombra e condannato a non poter diventare mai davvero adulto. e le tante donne che ha incrociato nel suo viaggio? per quanto si possano essere rivelate perfide, sono state tutte sedotte dal suo fascino e dalla sua scaltrezza e poi abbandonate: circe, nausicaa, calypso. guidorizzi ci accompagna alla scoperta di un eroe guardandolo attraverso gli occhi di chi ha partecipato solo da comprimario alla sua epica vicenda. e lo fa, come di consueto, unendo al rigore del classicista la passione e la brillantezza del narratore.