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"il piu` solitario di tutti noi, beppe fenoglio, riusci` a fare il romanzo che tutti avevamo sognato, quando nessuno piu` se l`aspettava, una questione privata". quando calvino scrive queste righe e` il 1964 fenoglio e` morto un anno prima, a quarant`anni, dopo aver pubblicato tre libri: i ventitre giorni della citta` di alba, la malora, primavera di bellezza. ma il destino un po` beffardo di essere un autore piu` che altro postumo non e` l`unico interesse di una vita cosi` insolita nel mondo delle lettere italiane. la giovinezza nella provincia piemontese, la guerra che lo strappo` agli studi, prima come militare poi come partigiano. il ritorno alla vita civile, con l`unico desiderio di dedicarsi alla scrittura, e la necessita` tuttavia di un lavoro, in una cantina di alba. e poi, all`inizio degli anni cinquanta, il manoscritto di un suo romanzo approda all`einaudi, sulla scrivania di italo calvino. con questo libro, piero negri scaglione, non solo ricostruisce esattamente la cronologia della vita e delle opere di fenoglio, ma delinea anche un vivido ritratto di alba, delle langhe e di un`italia remota. tanto che, leggendo queste pagine, sembra di respirare la stessa atmosfera di un inedito romanzo dell`autore del partigiano johnny.

in questo colloquio con severino cesari - pubblicato per la prima volta da theoria nel 1991 - giulio einaudi, sottraendosi alla tradizionale elusivita`, ripercorre in soggettiva la storia della casa editrice, guidando il lettore nel cuore dell`officina editoriale e riannodando l`itinerario dal progetto culturale al libro: dalle "riunioni del mercoledi`" al delicato lavoro di redazione, dalla ricerca di una forma grafica alla conquista del pubblico. e narrando di libri, giulio einaudi delinea un ritratto inatteso, a volte anche commosso, ma sempre pubblico dei fondatori o dei veri "perni" editoriali di questa avventura: uomini come leone ginzburg, cesare pavese, italo calvino, giulio bollati, e insieme a loro, dietro di loro, un gruppo di innovatori, di grandi interpreti del lavoro collettivo: massimo mila e giaime pintor, felice balbo e norberto bobbio, elio vittorini e luciano foa`, franco venturi e delio cantimori, natalia ginzburg e cesare cases. smontando e discutendo pezzo per pezzo ogni singolo elemento di questo laboratorio di idee, einaudi regala una "lezione editoriale" di sorprendente freschezza e restituisce il senso di un artigianato intellettuale unico in italia.

dalle vicende politico-militari e mercantili, alla scienza, alla filosofia, alla letteratura e alle arti figurative, "la civilta` greca" compone l`affresco di un popolo e dei suoi influssi in un lavoro dalle molteplici coordinate. le`veque fa rivivere il gusto dell`avventura di una civilta` ricca di ingegno e inventiva, che si spinse fino ai limiti estremi dell`europa e del mediterraneo, fino all`india e ai deserti dell`africa.

i taccuini illustrati di un premio nobel. . da oltre dieci anni orhan pamuk scrive e disegna quotidianamente sui suoi taccuini. vi registra gli avvenimenti del giorno, annota le sue riflessioni sull`attualita`, si interroga sull`architettura dei suoi libri, dialoga con i personaggi... passano le settimane, i mesi, gli anni, e l`autore continua a riprendere, completare, riempire di schizzi le pagine rimaste in bianco, dando vita a una straordinaria e lussureggiante composizione nella quale si intrecciano testi e disegni, che rivela qui per la prima volta ai suoi lettori. annota orhan pamuk nel 2019 tra i suoi appunti. e un consiglio per il suo nuovo progetto editoriale di pubblicare una selezione delle pagine dei taccuini su cui, da oltre dieci anni, scrive e disegna quotidianamente. ai fogli di questi piccoli quaderni personali l`autore affida il racconto degli avvenimenti della giornata, consegna le riflessioni piu` sincere su attualita` e politica, restituisce le emozioni e le sensazioni che il mondo offre con i suoi paesaggi, quando agli occhi si mostra . una notte insonne in preda alle preoccupazioni per l`allestimento del museo dell`innocenza, i soggiorni in india, le passeggiate in una istanbul familiare che e` pero` inesauribile fonte di meraviglia, l`insegnamento negli stati uniti, o ancora la fascinazione per l`italia. e poi lo sgomento nel leggere certe notizie che arrivano dalla turchia, le tensioni politiche, le minacce, il desiderio di esprimersi liberamente accompagnato dai timori sul destino della propr

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