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il romanzo racconta la relazione complessa tra ruben olivier, bibliotecario ultrasessantenne ormai in pensione, e tessa butler, una giovane neanche trentenne, spigliata e vivace che ruben prende a vivere con se`. tessa dichiara profondi sentimenti e movimenta le sue giornate, ma gioca con lui e gli fa intravedere possibilita` che non si realizzano. e ruben vede il suo mondo, un tempo ordinato e pacifico, vacillare a poco a poco.

la quasi centenaria edena rievoca la propria vita e quella del suo popolo, gli etoni. edena e` la figlia del capo villaggio assanga dju-li, in camerun. bambina all`inizio del romanzo, la vediamo crescere di capitolo in capitolo. non bella, ma forte e intelligente, di carattere non somiglia ne` alla madre andela, donna devota e rassegnata, ne` alla seconda moglie del padre, l`edonista e sfrontata fondamento di piacere. a fianco del padre si sente al riparo dai pericoli che minacciano la sopravvivenza della comunita`, ma la colonizzazione avanza, sotto i tedeschi prima, poi sotto i francesi, e l`autorevolezza del capotribu` ne viene travolta. edena intanto, sebbene innamorata del primo convertito al cristianesimo nel villaggio, viene data in sposa al padre di lui, il successore designato di assanga, gazolo, che le impone una vita di frustrazioni e umiliazioni. finche` lei non si ribella e fugge nella giungla, per poi rifugiarsi nel locale gestito da fondamento di piacere dove scopre quanto sia facile il passo dalla sottomissione alla prostituzione. una volta fuggita dal villaggio ha acquisito maggiore consapevolezza di se`, e la maturita` dell`indipendenza le fa capire meglio la fragilita` umana, l`ipocrisia delle convenzioni e il destino della sua gente, una civilta` in via di dissoluzione.

sergio staino ha dipinto 25 tavole che illustrano e attualizzano "le avventure di pinocchio" di collodi per la mostra itinerante "pinocchio novecento". michele serra le ha commentate. geppetto ha i tratti di albert einstein, la fatina quelli di hillary clinton e, nella folla dei personaggi che popolano la storia illustrata del piu` celebre burattino del mondo compaiono anche lenin, gramsci, berlusconi, freud, fidel castro, andreotti.

"la mia cucina pop e` nata dal desiderio di amalgamare l`essenziale con il ben fatto, il buono con l`accessibile, l`innovazione con la tradizione. sono convinto che la grande cucina italiana sia grande, oltre che per varieta` e gusto, anche per la possibilita` che offre di essere costantemente reinterpretata: io l`ho fatto con semplicita`, dando valore a tutti gli ingredienti e facendo della stagionalita` e dell`alta qualita` dei prodotti due punti fermi. a questi punti cardine ho aggiunto un principio che mi guida nella preparazione di ogni piatto: la ricerca di un`armonia nell`equilibrio dei contrasti, che per me significa non solo una `promessa` di dolce nel salato e una `memoria` di salato nel dolce, ma la coesistenza armoniosa in ciascun piatto di tutto cio` che stimola il palato: morbido, croccante, caldo, freddo, dolce, amaro..." tutto questo per davide oldani deve trovare una composizione in una cucina leggera ma gustosa, sana ma varia, semplice ma sorprendente. a completare la sua idea di cucina pop: la passione e la ricerca continue, l`irrinunciabile lavoro di squadra e l`accoglienza dell`ospite. sobria ma elegante, quest`ultima e` basata sulla convinzione che il bello debba essere anche funzionale, come tutti gli oggetti che oldani ha creato per i suoi ospiti. prefazione di andrea bocelli. prefazione di alain ducasse.

con il crollo dell`unione sovietica nel 1991, le cinque repubbliche dell`asia centrale fino ad allora controllate da mosca ottengono l`indipendenza. nel corso di settant`anni di regime sovietico, turkmenistan, kazakistan, kirghizistan, tagikistan e uzbekistan, i paesi che, dalle catene montuose piu` alte del mondo al deserto, segnavano un tempo la rotta della via della seta, sono in qualche modo passati direttamente dal medioevo al ventesimo secolo. e dopo venticinque anni di autonomia, tutte e cinque le nazioni sono ancora alla ricerca della loro identita`, strette fra est e ovest e fra vecchio e nuovo, al centro dell`asia, circondate da grandi potenze come la russia e la cina, o da vicini irrequieti come l`iran e l`afghanistan. a unirle sono i contrasti: decenni di dominio sovietico convivono con le amministrazioni locali, la ricchezza esorbitante data da gas e petrolio con la poverta` piu` estrema, il culto della personalita` con usanze arcaiche ancora vitali. e mentre le steppe si riempiono di edifici ultramoderni e ville sfarzose abitate dai nuovi despoti, continuano a sopravvivere la passione per i tappeti e i bazar, l`amore per i cavalli e i cammelli, e innumerevoli tradizioni che rendono una visita alla regione e ai suoi abitanti indimenticabile. nel suo reportage sui paesi alla periferia dell`ex unione sovietica, erika fatland unisce un approfondito lavoro di ricerca e analisi geopolitica al gusto dell`avventura.

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