
secondo le parole di walter benjamin, contenute in `parigi, capitale del xix secolo`, "questo scritto presenta l`idea dell`eterno ritorno dieci anni prima di zarathustra; in forma appena meno patetica e con una estrema potenza d`allucinazione". nelle parole del grande rivoluzionario, ormai prigioniero a fort du taureau, il documento di una storica sconfitta e di una "rassegnazione priva di speranza" si converte nella piu` feroce critica a uno dei miti fondatori dell`epoca moderna: quello che lega insieme storia e progresso. il "nuovo", al quale ogni idea di progresso, sia essa liberale o rivoluzionaria, si affida, e` qui impietosamente colto sullo sfondo di una visione del cosmo come infinita ripetizione. (fabrizio desideri)



dario fo racconta i luoghi, gli eventi e i personaggi leggendari che hanno segnato la sua educazione artistica e civile. l`autore prende le mosse dai luoghi natii per avventurarsi nel turbine della memoria, restituendoci le imprese del padre ferroviere, le visite in lomellina al nonno bristi`n. fo indugia su episodi di volta in volta teneri e drammatici fino al suo apprendistato all`accademia di brera di milano, gli stratagemmi per campare, la guerra, il reclutamento forzato e, per finire, con un salto temporale in avanti, i funerali di "pa` fo", figura centrale di questo "romanzo di formazione".



"c`e` di che impazzire di gioia, per un gaddiano, a sfogliare la nuova edizione degli accoppiamenti: e non solo perche` vi si trovano brani a dir poco esilaranti, in cui viene messo alla berlina il mondo grottesco della borghesia milanese, la sua "saggezza moraleggiante... e stentatamente grammaticante" (quella borghesia di cui gadda, per sua stessa ammissione, avrebbe desiderato essere il robespierre). non solo, dunque, per rileggere pezzi indimenticabili come l`incendio di via keplero o san giorgio in casa brocchi, ma per gustarsi, nella nota al testo, lo spettacolo dell`ingegnere alle prese con il garbuglio editoriale di cui fu, per tutta la vita, artefice e vittima consapevole".




2 CD. Incisi nel 1973, ma non pubblicati all'epoca, questi sono i due ultimi dischi della formazione originale dei Jade Warrior. Gruppo guidato da Jon Field (flauto ) e Tony Duhig (chitarre), entrambi ex July. I Jade Warrior facevano del progeressive rock e, nei primi anni settanta, erano una delle band più seguite del genere. Edizione rimasterizzata con un ricco libretto illusrato.

