
nel 1961 il poeta homero aridijs incontra per strada una povera disgraziata che vende per due lire vecchie cartoline, vecchie immagini di se` giovane, nuda, bellissima. i suoi occhi verde smeraldo brillano ancora e il poeta la riconosce: e` carmen mondragon, in arte nahui olin, la piu` bella donna di citta` del messico quando a citta` del messico c`erano le piu` belle donne del mondo. negli anni venti e trenta. negli anni della rivoluzione, di emiliano zapata e di pancho villa. nel tempo in cui, in nome del popolo e di una liberta` che sembrava li` a due passi, un pugno di artisti e di intellettuali scosse dalle fondamenta cultura e politica, creativita` e morale di un intero paese. e proprio su questo sfondo che si muove la leggendaria storia di nahui.



depresso, appesantito da una pancia ingombrante, il conto in rosso, i creditori sempre alle porte, tre matrimoni alle spalle, nick belane e` un detective, "il piu` dritto detective di los angeles". bukowski gioca con un vecchio stereotipo e vi aggiunge la sua filosofia di lucido beone, il suo esistenzialismo da taverna e un pizzico di cupa, autentica disperazione. i bar, le episodiche considerazioni sul destino, il cinismo, l`ormai sbiadito demone del sesso, il fallimento preofessionale ed esistenziale, insieme alle mere invenzioni narrative, diventano il "pulp" del titolo. lontano dalle atmosfere tenebrose delle ordinarie follie, il testamento spirituale di uno scrittore che non ha mai esitato a immergersi nel degrado della societa` contemporanea.