





pubblicato nel 1850, "frangois le champi" divenne in seguito un libro di culto per gli amanti della "recherche" proustiana, dove viene definito "straordinario". la storia del trovatello francois, allevato amorevolmente dalla moglie di un mugnaio, e` solo all`apparenza una favola di buoni sentimenti. nella forma di un romanzo di formazione nasconde infatti in ogni piega il motivo scabroso dell`incesto, che vede una madre adottiva trasformarsi dapprima in amica e poi in moglie. "frangois le champi" e` da sempre, a pieno merito, uno dei romanzi piu` celebri di george sand, scrittrice francese impegnata e anticonformista, di cui gustave flaubert ebbe a dire: "bisognava conoscerla come l`ho conosciuta io, per sapere quanta femminilita` c`era in quel grand`uomo".

la voce narrante e` un pittore che conosciamo solo per la sua iniziale, h. (cosi` come l`antagonista, s., e la donna amata, m.), privo di qualsiasi talento, un ritrattista ufficiale che entra in crisi comprendendo finalmente che la sua non e` affatto "arte" ma una forma di schiavitu` al potere. da quel momento sara` la scrittura - e quindi la calligrafia - a dover trasmettere quanto fino ad allora passava attraverso la pittura. nella migrazione da una forma d`arte all`altra, dalla pittura alla calligrafia, dalle immagini alla rappresentazione verbale, si snoda la storia della crisi di un uomo e di un paese, un percorso che simbolicamente si conclude il giorno della definitiva caduta del regime fascista portoghese. un`autobiografia, un romanzo di formazione sospeso fra portogallo e l`amatissima italia, un percorso di rinascita di un uomo, di un artista e di una nazione.













alla vigilia della caduta del muro di berlino, irene lascia il "paese del dittatore" dove e` nata e cresciuta e si mette in viaggio per "l`altro paese". in perenne movimento tra stazioni grandi e piccole, treni e sale d`aspetto, irene affronta il passaggio da un luogo familiare a una terra straniera, e la difficolta` di mettervi radici. con il suo stile secco e tagliente e una narrazione priva di tentazioni sentimentali, in questo romanzo, per tanti aspetti autobiografico, il premio nobel herta muller racconta l`esperienza della fuga dalla dittatura e di un esilio volontario, che non per questo risulta pero` meno doloroso. racconta di un`esistenza "slegata", ovvero priva di legami e alla ricerca di un tessuto che le permetta di connettere i momenti sparsi della sua esistenza; degli amori, delle inibizioni, di nostalgie e ricordi di una donna di trentacinque anni "non piu` giovane", che vive tra i confini.