
il gesu` cristo di saramago, da alcuni cristiani ortodossi ritenuto blasfemo, e` un carattere fortemente spirituale, ma in tutto e per tutto umano, che incarna i dubbi e le sofferenze propri della condizione universale di uomo. il figlio di dio, dalla nascita a betlemme alla morte sul golgota, affronta le medesime esperienze descritte nel vangelo, qui pero` narrate secondo una prospettiva terrena, con spirito critico e senso logico. in questa storia non c`e` fede nei miracoli, bensi` coscienza di trovarsi in bali`a della volonta` di potenza di un dio padre distante e indifferente al dolore che provoca. la serie di disgrazie, stragi e morti che costellano l`esistenza di gesu`, fino al non cercato e non accettato compimento del destino di vittima sacrificale, diventa cosi` un`occasione per riflettere sulla contrapposizione tra bene e male, sulla problematicita` di fare il giusto tramite l`ingiusto, sull`imperscrutabilita` del senso della vita umana e sulla sconcertante ambiguita` della natura divina.


La storia si svolge in Inghilterra e in Francia verso la fine del XII secolo. Re Enrico II è legato da profondissimo affetto a Tommaso Becket, suo Cancelliere. Egli lo considera suo unico e fedele amico, sia nelle avventure sentimentali che nelle vicissitudini politiche, in un periodo di particolare drammaticità per il trono. Mentre i due si trovano in Francia per la riconquista di alcuni territori, la morte dell'arcivescovo di Canterbury suggerisce a re Enrico un progetto per legare il clero inglese alla corona: nominare Becket Arcivescovo di Canterbury. La nomina provoca nel Cancelliere un profondo turbamento morale che spingerà alla fine Tommaso a schierarsi apertamente contro il re a difesa della libertà della Chiesa e dell'"onore di Dio". Colpito duramente dall'abbandono del suo unico amico, Enrico II dà l'avvio ad una intransigente politica contro l'arcivescovo che culminerà drammaticamente.