
un giornalista italiano, appena arrivato a mosca, non resiste alla tentazione di scoprire cosa nasconda il misterioso messaggio apparso in una rubrica per cuori solitari. cosi` prende avvio un`intrigante e rischiosa avventura, che si dipana leggera tra sogno e realta`. in un triangolo di amore, giornali e politica, sfilano i personaggi di una russia in cui sta morendo il comunismo: prostitute romantiche e poliziotti pasticcioni, spie in minigonne e preti coraggiosi, il segretario generale del pcus e il capo del kgb, diplomatici chiacchieroni e contrabbandieri di icone. si incontrano, si inseguono, si perdono, in un frenetico "carosello" intorno alla piazza rossa e ai labirintici tunnel che ne intessono la trama sotterranea.


un libro che e` biografia e storia insieme. da un`infanzia privilegiata e protetta tra i neri benestanti di atlanta alla marcia dei poveri su washington: una vita per capire e combattere la realta` insensata, eppure drammaticamente reale, del razzismo.

il male di vivere, il sentirsi inadeguati di fronte alle aspettative degli altri, il terrore del fallimento... tutte queste sensazioni sgradevolissime e, purtroppo, assai diffuse, sono la causa principale di ansie che possono degenerare in malattie psicosomatiche gravissime. attraverso l`analisi di alcuni casi clinici l`autrice intende risalire, in questo saggio, alle origini della depressione e analizzarle dettagliatamente.


edipo e narciso sono due personaggi centrali del teatro freudiano. il figlio-edipo e` quello che conosce il conflitto con il padre e l`impatto beneficamente traumatico della legge sulla vita umana. il figlio-narciso resta invece fissato sterilmente alla sua immagine, in un mondo che sembra non ospitare piu` la differenza tra le generazioni. le nuove generazioni appaiono sperdute tanto quanto i loro genitori. questi non vogliono smettere di essere giovani, mentre i loro figli annaspano in un tempo senza orizzonte. telemaco, il figlio di ulisse, attende il ritorno del padre; prega affinche` sia ristabilita nella sua casa invasa dai proci la legge della parola. in primo piano una domanda inedita di padre, una invocazione, una richiesta di testimonianza che mostri come si possa vivere con slancio e vitalita` su questa terra. il processo dell`ereditare, della filiazione simbolica, sembra venire meno e senza di esso non si da` possibilita` di trasmissione del desiderio da una generazione all`altra e la vita umana appare priva di senso. eppure e` ancora possibile, nell`epoca della evaporazione del padre, un`eredita` autenticamente generativa: telemaco ci indica la nuova direzione verso cui guardare, perche` telemaco e` la figura del giusto erede. il suo e` il compito che attende anche i nostri figli: come si diventa eredi giusti? e cosa davvero si eredita se un`eredita` non e` fatta ne` di geni ne` di beni, se non si eredita un regno?


