"c`e` un universo sull`orlo del collasso e pronto a liquefarsi in questo libro dal quale lampeggia lo sguardo impietoso di clarice lispector. uno sguardo che coglie l`incongruenza delle cose che sono e la volgarita` dei nessi che le tengono insieme. uno sguardo che tenta di lacerare la pellicola opaca dei gesti degli uomini per carpirne il segreto piu` intimo: quel segreto che sappia dare senso al tutto insensato che ci circonda e che chiamiamo vivere." (antonio tabucchi)
la letteratura sulla droga e` caratterizzata, nei suoi rappresentanti piu` illustri, da de quincey a artaud, da baudelaire a huxley, da due diversi, ma inscindibili aspetti: e` tanto confessione che esperimento. questi "avvicinamenti" raccolgono l`eredita` europea, facendo della confessione e dell`esperimento non tanto i momenti di uno sviluppo della coscienza, quanto gli spunti per una regressione.