
e una singolare giornata dell`anno 1799 e il capitano delano, fermatosi sulle coste cilene per far acqua nell`isolotto di santa maria, avvista la nave san dominique che sembra aver perso il governo e riesce a salire a bordo con qualche provvista. la san dominique trasporta schiavi negri e altra merce di valore. durante la traversata e` scoppiato un ammutinamento e i negri, uccisa la maggior parte dell`equipaggio bianco, hanno risparmiato la vita a benito cereno, il comandante, perche` li riporti in africa. scampati a un naufragio a capo horn la nave e` ferma, in bali`a di una misteriosa attesa. "benito cereno" e` una grande e tragica avventura di mare, che rivela l`aspetto buio, profondo dell`umanita`.

gerusalemme e` una citta` dilaniata da millenni di guerre, scontri tra religioni, conflitti tra politiche contrapposte, che ne hanno fatto di volta in volta un simbolo, un avamposto strategico, un luogo da conquistare e controllare all`interno di un mercato di territori e popolazioni. paola caridi ha vissuto per dieci anni a gerusalemme. le sue pagine ci restituiscono una citta` vissuta intimamente, indimenticabile per la bellezza delle mura antiche, delle pietre bianchissime, della sua umanita` dolente. ma ci restituiscono anche una citta` crudele, dove israeliani e palestinesi fanno talvolta la spesa negli stessi supermercati, per poi rinchiudersi nei confini dei rispettivi quartieri, invisibili gli uni agli altri. una citta` costellata di posti di blocco che controllano gli spostamenti di donne e uomini, merci e idee, nemici e potenziali attentatori. una citta` densa di segni e memorie antiche e recenti, in cui ogni stagione politica porta con se` nuovi vincitori, nuove versioni della storia passata, nuove ripartizioni degli spazi urbani, nuove abitudini di vita. gerusalemme si e` aperta per un breve periodo alla modernita`, per poi rinchiudersi dentro i propri muri. rimane comunque un laboratorio, in cui si scontrano politica e vivere quotidiano. sopravvive la speranza: che gerusalemme, una e condivisa da tutti, torni a essere una citta` per gli uomini e le donne che li` vivono.