
"inferni" e` la prima traduzione italiana di alcuni saggi di peter weiss, sicuramente uno dei piu` importanti scrittori tedeschi degli anni `60/`70. questi saggi nascono da un confronto, estremamente insolito e interessante, fra la divina commedia e l`universo nazista. scritti nel momento in cui si tenevano in germania i grandi processi contro i criminali del regime hitleriano, i saggi riuniti in "inferni" prendono l`opera di dante come spunto per un`interrogazione sul rapporto fra l`esperienza individuale, la congiuntura politica e lo statuto dell`arte. redatti in una prosa assolutamente scarna e nitida, sono come cristalli in cui si riflette la fortissima tensione fra l`impegno politico e il disagio da cui nasce la scrittura. la raccolta contiene anche un frammento drammatico, un dialogo immaginario tra dante e giotto.




ultima opera di bernard bolzano, pubblicata postuma nel 1851 e rimasta a lungo sconosciuta. il primo vero riconoscimento ufficiale tributato a quest`opera fu quello di georg cantor, nei 1883, seguito nei 1913 da edmund husserl. oggi l`importanza di bolzano e` universalmente riconosciuta e in particolare questo libro, dedicato nella sua parte principale ai paradossi dell`infinito nel campo della matematica, introduce concetti che stanno alla base di tutta la moderna teoria degli insiemi. per la prima volta nella storia della matematica bolzano introduce qui esplicitamente il concetto di insieme, distinguendolo da quelli di aggregato, moltitudine e somma.

spirito eclettico, sensibilita` vibratile e inquieta, nodier ha dato un notevole contributo, ricco di implicazioni drammatiche, alla letteratura fantastica, sintetizzando nella sua scrittura le polarita` di un`epoca gia` romantica nel temperamento, ancora classica nel gusto. onirica e visionaria, la sua opera narrativa riflette le paure e i traumi che accompagnarono il disfacimento di un mondo travolto dalla rivoluzione. il "bestiario" notturno demoni, fantasmi, streghe, vampiri - evocato dall`autore appartiene a un`economia del fiabesco e del macabro, ma nelle figure mostruose degli incubi e dei sogni affiorano anche i ricordi del sangue versato negli anni del terrore.



per piu di trent?anni pietro citati, oltre che alla scrittura e alla critica letteraria, si e dedicato a una singolare impresa editoriale. ha creato una collana di classici greci e latini: ha scelto testi famosi, ha scoperto capolavori sconosciuti o dimenticati, ha inventato raccolte di opere che mai prima erano state accostate fra loro. per ciascun volume ha scritto il risvolto, la breve presentazione che compare sulla copertina. i risvolti qui raccolti contengono, in dosi infinitesimali, il suo genio migliore. c?e anzitutto la fede assoluta nella letteratura, intesa come lo strumento attraverso cui i grandi autori rivelano all?umanita la sua stessa essenza, la sua verita ultima. citati e affascinato dalla vita segreta e profonda del mondo antico; insegue ovunque le tracce dell?invisibile e del divino, da sofocle ai testi gnostici, fino agli inni orfici. piu forte, pero, e la suggestione di "quanto gli uomini hanno sognato, fantasticato, simboleggiato attorno alla figura del cristo". la letteratura cristiana, ci dice citati, e immensa. ci sono libri fondamentali come le confessioni di agostino, "questo libro tessuto in parti uguali di luce e di tenebra". ci sono testi oggi meno frequentati: le vite dei santi, le regole monastiche, i meravigliosi scritti dei mistici, perche "solo i libri che nessuno puo dissigillare completamente, continuano a infuocare per secoli i pensieri degli uomini". l?appassionato catalogo tocca anche le grandi narrazioni dei miti greci, le storie di alessandro magno, i testi "abbaglianti e sinistri" che raccontano la lenta fine di bisanzio. a lettura ultimata, ci accorgiamo che questa raccolta apparentemente casuale e attraversata da infinite corrispondenze, echi, allusioni. negli anni, citati ha creato con i suoi risvolti una cassa armonica complessa. e viene il sospetto che, presentandoci gli amati classici greci e latini, ci abbia voluto consegnare il ritratto di una mente, la sua, abitata dalla "follia degli antichi". "citati e stato un