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a torino dicono che se una si mette con un delinquente, poi non puo` lamentarsi se le capita qualcosa di male... a torino dicono che finche` i banditi si ammazzano tra di loro, a ogni morto ce n`e` uno di meno... a torino dicono che se le bande di delinquenti devono proprio farsi la guerra, almeno vadano a farsela a casa loro... a torino dicono che qui ormai e` come essere a chicago... un giallo ambientato a torino, nella malavita degli anni novanta, tra clan rivali, donne gelose, poliziotti stanchi ma tenaci.

in un mondo dominato dalla scienza e dalla tecnica, rischiamo di non capire piu` i grandi capolavori della letteratura. sul versante della critica, negli ultimi decenni abbiamo messo a punto una serie di strumenti assai efficaci per l`analisi dei testi, a cominciare dalla filologia e dallo strutturalismo, che hanno assunto un`importanza crescente nell`insegnamento. in parallelo, fiorisce una produzione narrativa sempre piu` ripiegata sull`io, e hanno grande fortuna i romanzi di puro intrattenimento. tuttavia rischiamo di perdere di vista quello che e` il senso profondo della opere letterarie, quello che le rende importanti e necessarie. in queste pagine appassionate e polemiche, tzvetan todorov - che all`inizio degli anni sessanta ebbe un ruolo determinante nella diffusione dei formalisti russi - va al cuore del problema: a che cosa ci serve, oggi, la letteratura? todorov parte dalla propria vicenda di studioso, prima nella bulgaria sovietica e poi nella parigi di genette e barthes. discute i metodi piu` in voga d`insegnamento della letteratura. esplora l`attuale produzione narrativa. soprattutto, si confronta con la lezione dei grandi del passato per ritrovare e rilanciare il valore insostituibile della letteratura.

mestre: durante l`abituale aperitivo serale di un gruppo di amici ormai piu` che trentenni, riappare alessandro, di cui si erano perse le tracce. dopo dieci anni all`estero e un soggiorno in giappone durante il quale si e` affiliato alla yakuza, ale e` tornato per vendicare la morte del cognato egiziano e della nipote, avvenuta in condizioni poco chiare. insieme al suo vecchio amico giorgio comincera` una caccia spieiata al colpevole scontrandosi con una provincia ottusa e perbenista, che dietro la facciata pulita nasconde una realta` fatta di giri di droga, prostituzione e criminalita`.

dall`incontro tra l`evanescente traccia biografica dello scontroso pittore (il pontormo) e l`immaginazione poetica di mario luzi e` nato felicita` turbate, un "ritratto dell`artista da vecchio" che restituisce vita ed emozioni a un uomo smarrito e insieme una riflessione sui dolorosi enigmi e sulle folgorazioni della creazione artistica. in appendice, gli artefici della messa in scena di felicita` turbate al maggio musicale fiorentino, il regista federico tiezzi, l`autore degli interludi musicali giacomo manzoni e il protagonista sandro lombardi, ricostruiscono il loro percorso d`avvicinamento al testo di luzi.

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