
il libro discute in modo quasi militante i fondamenti stessi dell`estetica come tradizione speculativa dell`arte. formatasi in occidente in reazione all`illuminismo, illustrata da filosofi e da poeti quanto mai diversi e opposti, questa tradizione vede l`arte come qualcosa di sacro. e solo la filosofia e` intitolata a definire l`arte: un sapere estetico che (al di la` della realta` accessibile ai sensi) sfocia in una realta` nascosta, di ordine divino. uno schema povero e riduttivo, in cui sono rimasti imprigionati gli stessi artisti, da gauguin a malevitch a kandinsky. l`autore non solo sottopone a una lettura critica questa tradizione, ma propone una esperienza estetica alternativa, "laica", che al di la` del quadro o del libro non pone nulla.