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la trattazione prende avvio da un interrogativo di fondo: in che modo siamo in grado di capire, descrivere, prevedere gli atteggiamenti, le attivita` degli esseri umani? non potremo dare risposte soddisfacenti a questo interrogativo se ci affideremo solo a metodi e concetti scientifici. un approccio diverso, a noi familiare fin dall`infanzia, sembra capace di dare senso a questa complessita`: viene denominato "psicologia del senso comune". i concetti su cui si fonda sono quelli di credenza, desiderio, conoscenza, timore, dolore, aspettativa, intenzione, intelletto, sogno, immaginazione, autocoscienza. in tale atteggiamento mettiamo in atto una strategia interpretativa in cui si presuppone la razionalita` delle persone che vogliamo capire o prevedere.

il volume presenta alcuni contributi di storia della psicologia che paolo legrenzi e riccardo luccio hanno scritto nel corso degli anni. fare storia, come componente essenziale del lavoro scientifico dello psicologo, e` un`antica passione che accomuna i due studiosi e li accompagna sin dall`inizio della loro carriera. ricostruire lo spessore storico di un concetto significa, per gli autori, restituire tutta la ricchezza di un`esperienza di ricerca e di pensiero sedimentata all`interno della comunita` scientifica; significa dare senso al proprio lavoro e indicarlo a chi si avvicina per la prima volta allo studio della disciplina.

nel volume l`autore ripercorre le tappe dell`incontro tra ricerca filosofica e ricerca psicologica e fornisce un contributo al riesame critico del concetto di credenza che occupa un posto centrale negli studi sulla mente. con l`avvento del cognitivismo sia i filosofi sia gli psicologi hanno creduto che la rappresentazione scientifica della mente e quella comune potessero essere riunificate. nel presente volume l`autore riesamina criticamente le tappe di questo cammino. concentrandosi in particolar modo sul concetto di credenza egli si interroga sul posto che esso occupa nella scienza cognitiva e giunge alla conclusione che tale concetto non puo` svolgere alcun ruolo significativo in una scienza che intenda spiegare il processo della cognizione e il comportamento.

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