
"queste lettere, che sono ora un cinguettante duetto e ora il lungo, sommerso addio di due vecchi, stanchi coniugi, vorrei fossero lette e recepite come un`unica lettera a due voci sul matrimonio, anzi meglio sulla deontologia matrimoniale." (antonio debenedetti)

chi ha ucciso mussolini? dove sono finiti l`oro di dongo e il carteggio tra il duce e churchill? che nesso vi e` tra questi fatti e la sparizione dei partigiani "neri" e "gianna"? a queste e a molte altre domande cerca di rispondere il libro-inchiesta di roberto festorazzi, che esamina le zone d`ombra dei drammatici eventi accaduti intorno all`epilogo di mussolini.

"il cavaliere azzurro", un almanacco di grande formato con illustrazioni a colori, usci` a monaco di baviera nel 1912. l`iniziativa della pubblicazione fu presa da un gruppo di pittori, musicisti e scrittori d`avanguardia tedeschi e russi che si raccoglieva intorno a wassily kandinsky e a franz marc. accolto dalla reazione rabbiosa della critica ufficiale e dall`entusiasmo degli intellettuali piu` avanzati, il libro-almanacco divenne subito il punto di riferimento obbligato del vasto moto di rinnovamento artistico e culturale degli anni precedenti la prima guerra mondiale. oggi, a quasi ottant`anni dalla sua uscita, esso e` considerato come il piu` significativo documento programmatico dell`arte del xx secolo.

precettistica religiosa, letteratura libertina, arte figurativa, documenti archivistici delineano la storia sotterranea di un`intimita` quotidiana che non ha prodotto molti discorsi, ne` memorie collettive. uno spaccato che dal medioevo alle soglie del novecento porta alla luce visioni culturali e correnti di pensiero dal punto di vista religioso e laico. un quadro variegato di conferme e di sorprese per rivivere le avventure del corpo nei pruriti di pulci e pidocchi, nelle evacuazioni umane, nelle pratiche igieniche genitali, nelle sollecitazioni e nelle mortificazioni delle "parti vergognose". dalle avventure di un corpo a misura d`uomo emerge un`intimita` quotidiana istintiva o calcolata, in cui la vera sorpresa e` la scoperta di un mondo di donne.



e diventato quasi un luogo comune attribuire alcuni dei piu` diffusi disturbi a fattori di origine psicologica. ma, come spiega questo libro, le cose non sono cosi` semplici. un`appendicite non puo` essere curata sul lettino dello psicoanalista e un`ulcera, cicatrizzata da una terapia intensiva, puo` riaprirsi se il paziente non modifica il suo stile di vita. nella salute come nella malattia entrano sempre in gioco i diversi fattori bio-socio-psicologici che caratterizzano l`essere umano. in questo senso tutti i disturbi sono psicosomatici. compito del terapeuta e` valutare la situazione da piu` prospettive, privilegiando l`una o l`altra a seconda dei diversi momenti e dei bisogni del paziente.






con questo terzo e ultimo volume si conclude "inside moebius", autentica summa artistica di jean giraud/moebius. l`autore di questo racconto continua a moltiplicarsi in una pluralita` di meta-personaggi che si auto-percepiscono mentre vedono se stessi muoversi sulle pagine del fumetto. la metafora di come nasca il processo creativo e ideativo della narrazione e` al centro della questione, ancora di piu` rispetto ai due precedenti volumi. e ancora piu` sofisticata e` la `mise en abime` del racconto del mistero del deserto b, ora puntellato da cartelloni che pubblicizzano le storie piu` famose di moebius. il lettore avra` a che fare con un vero e proprio fumetto nel fumetto. tra le pagine di questa meta-opera sembra nascondersi il segreto del luogo creativo per eccellenza dell`autore, il bunker di moebius, di difficile reperibilita`, come ben sanno i suoi personaggi. tra sogno e veglia le dimensioni narrative si strutturano in un trompe l`oeil narrativo che ha pochi eguali nella storia del linguaggio della nona arte, grazie anche a paradossi e cortocircuiti temporali.