dalrymple ha vissuto a lungo in india, la sua vera seconda patria, per sei anni a delhi e per quattro in giro per l`intero subcontinente: dalle fortezze dei signori della droga presso la frontiera nordoccidentale alle giungle delle tigri tamil, dai cocktail party di bombay al tempio, nel kerala, della dea parashakti, "colei che siede sul trono di cinque cadaveri". questo libro e` il ritratto di un`india sospesa tra antichissime tradizioni, il modello occidentale e la minaccia del caos: l`india dell`eta` di kali, quella che precede la distruzione del mondo per mezzo del "fuoco di mille soli".
composto tra il 1357 e il 1362 questo trattatello in laude di dante, piu` che una semplice biografia del grande poeta fiorentino, e` una vera e propria celebrazione dell`uomo e dell`artista che per il boccaccio resta per tutta la vita immagine esemplare. il testo viene presentato nell`edizione critica curata da pier giorgio ricci.
genova. una famiglia ebraica negli anni delle leggi razziali. un figlio genio mancato, una madre delusa e rancorosa, un padre saggio ma non abbastanza determinato, un nonno bizzarro, zii incombenti, cugini che scompaiono e riappaiono. quanto possono incidere i risvolti personali nel momento in cui e` la storia a sottoporti i suoi inesorabili dilemmi? e possibile desiderare di restare comunque nella terra dove ci sono le tue radici o e` urgente fuggire? se si`, dove? esistera` un paese realmente disponibile all`accoglienza? alla tragedia che muove dall`alto i fili dei diversi destini si vengono a intrecciare i dubbi, le passioni, le debolezze, gli slanci e i tradimenti dell`eterno dispiegarsi della commedia umana. una vicenda di disperazione e coraggio realmente accaduta, ma completamente reinventata, che attraverso il filtro delle misteriose pieghe dell`anima ci riporta a un tragico recente passato.