
"grande affresco storico sul grande gioco, come lo chiamo` kipling, che impegno` inglesi e russi, per buona parte dell`ottocento, in afghanistan, in iran e nelle steppe dell`asia centrale. mentre il grande impero moscovita scivolava verso i mari caldi inghiottendo ogni giorno, mediamente, 150 chilometri quadrati, la gran bretagna cercava di estendere verso nord i suoi possedimenti indiani. vecchia storia? acqua passata? chi dara` un`occhiata alla carta geografica constatera` che i grandi attori hanno cambiato volto e nome, ma i territori contesi o discussi sono sempre gli stessi. in queste affascinanti "mille e una notte" della diplomazia imperialista il lettore trovera` l`antefatto di molti avvenimenti degli scorsi anni in afghanistan e in iran." (sergio romano)

dalrymple ha vissuto a lungo in india, la sua vera seconda patria, per sei anni a delhi e per quattro in giro per l`intero subcontinente: dalle fortezze dei signori della droga presso la frontiera nordoccidentale alle giungle delle tigri tamil, dai cocktail party di bombay al tempio, nel kerala, della dea parashakti, "colei che siede sul trono di cinque cadaveri". questo libro e` il ritratto di un`india sospesa tra antichissime tradizioni, il modello occidentale e la minaccia del caos: l`india dell`eta` di kali, quella che precede la distruzione del mondo per mezzo del "fuoco di mille soli".