





in questo saggio philip ball racconta la storia dei colori, dai pigmenti minerali ai coloranti organici all`artificio dei prodotti della chimica. grazie alla sua interpretazione del linguaggio cromatico, scopriamo che un particolare pigmento "parla" di sangue e clorofilla, mentre un altro rievoca lo zolfo e il mercurio degli alchimisti; impariamo le ragioni fisico-chimiche per cui il tempo ridipinge le tele; ci rendiamo conto di come spesso sia stata la quantita` dei colori sulla tavolozza a limitare la creativita` dei pittori, tanto che e` possibile collegare la rivoluzione del rinascimento veneziano alla disponibilita` di nuovi pigmenti, e la comparsa dei prodotti chimici applicati all`industria alla nascita dell`impressionismo.




Andersen, viaggiatore instancabile, ospite delle corti europee, dei nobili castelli danesi, uccello migratore mai sazio di becchime esotico, si nutri` di tutte le letterature e di tutti i paesaggi, e tuttavia, pur tra le sue molte peregrinazioni, e` tutt`altro che un "de`racine`". rivivono nei suoi libri i vari aspetti dei paesi da lui visitati: la spagna, l`italia la svizzera, la scozia, l`oriente; ma le radici della sua poesia sono nella terra danese, egli e` forse il piu` danese di tutti gli scrittori. in fondo al cuore egli serbera` sempre il mondo della sua infanzia: l`immagine della madre povera, il piccolo giardino di cipolle e prezzemolo sul tetto che vediamo rifiorire nella regina della neve. negli ambienti aristocratici che la celebrita` gli dischiuse, non si scordo` mai delle proprie origini popolane, e pur essendo un assiduo lettore della favolistica mondiale, fonte di tutta la sua poesia resto` sempre quel mondo fantastico che gli si rivelo` quando, bambino, ascoltava, nelle lunghe veglie, i racconti della povera gente. la grandezza e l`originalita` di andersen derivano in gran parte dalla sua fede; in quel mondo di fantasmi che esprimono gli spaventi e le speranze della vita, lui, come la semplice gente del popolo, crede e crea. prefazione di knud ferlov, con trenta tavole di illustrazioni di bambini di tutto il mondo. eta` di lettura: da 10 anni.



nella palermo del 1893 raffaele palizzolo, detto "il cigno", e` deputato parlamentare e consigliere del banco di sicilia: e` arrivato al potere giocando in borsa con i soldi dei risparmiatori. emanuele notarbartolo, che ha diretto l`istituto bancario per oltre dieci anni, quando viene allontanato dal suo incarico per volere del cigno denuncia la situazione di illegalita` in cui e` sprofondato il banco, fino a ottenere l`apertura di un`inchiesta. ma non puo` portare a termine il suo compito di testimone, perche` viene barbaramente ucciso a coltellate su un treno diretto a palermo. al centro di tutto, lo scandalo del banco di sicilia e gli ultimi governi di francesco crispi, il grande manovratore. la storia del primo delitto di mafia nella sicilia di ieri, diventa lo specchio inquietante di tutte le connessioni tra mafia e politica che continuano a inquinare la vita italiana di oggi.






nel mondo dei fumetti una lampadina accesa indicava che il personaggio sulla cui testa compariva, aveva avuto un`intuizione, qualcosa di non dissimile da quello che joyce avrebbe chiamato "epifanie". collezionare "lampadine" e` in ogni caso un gioco che puo` rivelarsi istruttivo e divertente. cosi` almeno propone masolino d`amico che attinge dal proprio passato di anglista, cinematografaro, uomo di teatro. i ricordi autobiografici si traducono cosi` in episodi involontariamente comici, narrati con bizzarria, che hanno come protagonisti personaggi noti: tinto brass, giogio bassani, eduardo de filippo, giorgio de lullo, roberto longhi, rudolf nureyev, laurence olivier, roberto rossellini, paolo stoppa, romolo valli, luchino visconti, monica vitti, franco zeffirelli.

