


due coppie si incontrano, nasce un`amicizia che dura per ben nove anni e che sembra basata sull`affetto e sul rispetto reciproci. la morte di florenze, la moglie del protagonista, john dowell, pone fine a questo sodalizio. e sara` proprio john, ricostruendo con l`aiuto della memoria quegli anni trascorsi, a scoprire che quelli che sembravano esseri puri e innocenti altro non erano che demoni corrotti e portatori di corruzione. "ii buon soldato" e` innanzi tutto un romanzo che si fa leggere in quanto tale, in quanto racconto di casi umani avvincenti e insieme disperanti nella loro tragica imprevedibilita`. sara` in un secondo momento, a una riflessione successiva, che si potra` vedere nel vuoto emotivo e morale al centro di questa storia uno dei paradigmi importanti di tanta letteratura contemporanea.

l`ipotesi analitica che guida questo libro e` che ciascuno scrittore ha una sua cucina, cosi` come ha una sua lingua personale. una lettura rivolta alle ricette, ai cibi, agli ingredienti, alle abitudini culinarie che traspaiono dai testi, e` idonea a fornire una chiave interpretativa e critica dei caratteri, delle situazioni sociali, dei rituali mondani, dei sostrati culturali. e forse proprio perche` un autore nel parlare di cibi tende ad allentare le briglie dell`autocontrollo, una tale analisi puo` talvolta fornire sorprese, puo` gettare raggi di luce sul non detto. "come le case e gli abiti scrive l`autrice - il cibo descrive e colloca: antropologicamente, psicologicamente, ritualmente. e temporalmente e spazialmente. e se il cibo, la cucina definiscono gli individui, a rovescio gli individui modellano la cucina". sicche` la prospettiva culinaria, che per di piu` si offre per sua natura a essere divertente e lieve, permette di correre dal testo alla ricetta, ripescata nei libri di cucina del tempo com`era dettata e nelle cronache com`era eseguita, di andare dal personaggio alle biografie e agli ambienti. e stupisce come ogni autore, non solo quelli che ci si aspetterebbe, la austen, o kipling, o saba, o pearl s. buck, ma perfino quelli apparentemente piu` lontani dai fornelli, da dostojevskij a fitzgerald a sartre indugi, molto significativamente ma non sempre consapevolmente, sui cibi, le cucine e le tavolate.


hai la gastrite, il colesterolo alto o la stipsi? fluidifica la bile. sei distratto o poco concentrato? riequilibra gli acidi grassi. hai la tachicardia? risolvi la digestione lenta. hai l`acne e non dimagrisci? controlla l`insulina. sei intollerante a molti alimenti? riattiva il fegato pigro. molte volte i sintomi hanno cause lontane, controintuitive. occorre ricercarle, come ha fatto sara farnetti negli otto casi raccontati in questo libro, che svelano il suo innovativo approccio medico che valorizza una visione funzionale e sistemica del singolo paziente. si tratta della medicina di precisione, che si avvale dell`analisi genetica e disamina tutti i segni che il corpo invia nel corso della vita, per individuare i rischi ereditari e ambientali e contenere cosi` la probabilita` futura di contrarre malattie, molto prima che si manifestino. sara farnetti "gioca d`anticipo" per permettere a ciascuno di cogliere l`opportunita` di vivere a lungo e in salute. strumento essenziale di questo metodo e` la nutrizione funzionale che, studiata in modo personalizzato, attua a ogni pasto un progetto ormonale che sostiene le funzioni degli organi e previene o risolve gli stati infiammatori che minano la salute. a compendio di questo approccio vi sono specifici supplementi e consigli di stile di vita. la scienza, secondo sara farnetti, ci offre la chiave per guarire e la prospettiva di una lunga vita.





