



questi due saggi di oscar wilde sono dei veri e propri testi letterari e fanno parte della raccolta intentions del 1891. "il critico come artista" (1890) e` scritto in forma di dialogo tra due amanti in una notte stellata: gilbert (che impersona le idee di wilde) ed ernest discutono sul significato della critica d`arte. il discorso si trasforma in un elogio dell`arte e dei suoi fini. l`arte e la critica, per wilde, hanno un valore eversivo e sono in contrapposizione alla societa`. da qui nasce il secondo saggio, "l`anima dell`uomo sotto il socialismo" (1891), dove si esprimono, forse in risposta al socialismo di george bernard shaw, le idee anarchiche di wilde. la prefazione del libro e` a cura del giovane critico silvio perrella. testo originale a fronte.



tre racconti, tre diverse angolature per osservare i rapporti tra donne e uomini. un uomo tenta di far innamorare una donna e l`unico risultato che ottiene e` di farsi accusare, ingiustamente, di molestie sessuali. una donna provoca l`uccisione di uno sconosciuto incontrato in un bar. una stanca relazione si conclude con un suicidio e il sopravvissuto non riesce nemmeno a capirne le ragioni. i tre racconti di ford sono altrettante istigazioni a riflettere sulla vita, ad arrestare provvisoriamente il ritmo dell`esistenza per tentare di intuirne il senso e la profondita`.

ecco una guida semplice e preziosa per migliorare la qualita` della vita di ogni giorno. wilson, specialista nella cura dello stress, vi sintetizza infatti le tecniche piu` efficaci per mantenere la calma in tutte le circostanze lavorative. tecniche e strategie facili da apprendere e che aiutano non solo a superare il sovraffaticamento, ma anche a ottenere dalla propria professione i migliori risultati.






il volume comprende, oltre alla tragedia boris godunov, quattro microdrammi: mozart e salieri, il convitato di pietra, il cavaliere avaro e festino in tempo di peste, alla cui stesura lo scrittore si dedico` nel corso del 1830, oltre a scene della "piccola tragedia" rusalka del 1832 e un abbozzo del dramma scene di epoche cavalleresche, del 1835, rimaste incompiute. introduzione di serena vitali, prefazione di fausto malcovati.




oltre a essere uno dei piu` importanti scrittori del nostro tempo, jose` saramago e` stato un acuto osservatore della realta`. iscrittosi clandestinamente al partito comunista nel 1969, durante la dittatura di salazar, non ha mai abbandonato l`impegno politico, considerando la propria condizione di scrittore inscindibile dalla coscienza di cittadino. e noto anche per le sue posizioni marcatamente anticlericali, che lo hanno posto al centro di aspre polemiche in patria tanto da indurlo a trasferirsi alle canarie. sempre attento alle novita` e interessato al confronto e al dialogo con il suo pubblico, non si e` fatto cogliere impreparato dall`avvento del digitale e a quasi novant`anni ha aperto un blog, su cui scriveva di tutto: dalle riflessioni sul futuro del pianeta ai propositi per il nuovo millennio, da temi "globali" come la questione degli indios al panico da pandemia per la cosiddetta influenza "suina", dal razzismo nella francia di sarkozy alla tragedia dell`aquila, dai centri commerciali quali nuove cattedrali del consumismo al laicismo come unica arma nei confronti delle ingerenze della chiesa cattolica nel nostro vivere quotidiano. tratta di cio` che lo indigna, ma anche di cio` che ama e rispetta. non puo` mancare poi berlusconi, una questione che viene affrontata come una vera deriva sociale e politica del nostro paese. questo e` l`ultimo quaderno che saramago ha scritto prima di morire e di lasciare un vuoto incolmabile nel panorama culturale mondiale.









irresponsabili che con le loro azioni scatenano le rappresaglie naziste e fasciste che si abbattono sulla popolazione inerme. esaltati che combattono per imporre una dittatura comunista in italia. assassini che infieriscono sui vinti. e ancora, autori di un racconto falsificato della storia, imposto a tutti. questi giudizi sui partigiani oggi sono parte integrante di un senso comune diffuso, popolato di frasi fatte. con un meccanismo connaturato ai media in generale ma amplificato dalla rete, prende forma un racconto che azzera i contesti, semplifica brutalmente, trasporta gli avvenimenti del passato nel presente per giudicarli con il metro dell`oggi. come possiamo rispondere a questa offensiva pluridecennale? chiara colombini restituisce concretezza alla distanza che ci separa da quegli anni, calandosi nella realta` dura e drammatica, ma anche piena di speranza, di quei venti mesi che tanto hanno significato per la storia del nostro paese. un libro per conoscere cio` che e` stato. senza retorica, tornando alla storia.