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e la regina delle bibbie della san paolo in volume unico per l`accuratezza redazionale, tecnica e grafica con cui e` eseguita. la bibbia emmaus vuole porsi a pari delle migliori bibbie oggi pronte all`uso da parte di chiunque. le caratteristiche principali de la bibbia emmaus sono: testo biblico su una colonna, a due colori introduzioni lunghe: generali, ai blocchi, ai singoli libri note lunghe su due colonne passi paralleli, a lato indice analitico: concetti, fatti, nomi, glossario sussidi il testo e` quello della nuovissima versione della bibbia pagine 2.450, rilegata, copertina in tela, segnacoli, custodia in cartoncino. cio` che fino ad ora era considerato un plus insuperato per altre bibbie, viene abbondantemente migliorato con la bibbia emmaus: le note, lunghe, complete, aggiornatissime e pertinenti con la traduzione italiana del testo biblico. motivi di interesse: 1. caratteristiche tecniche simili e migliori di altre edizioni della bibbia oggi in commercio 2. prezzo competitivo, grafica di alta qualita`, sussidi abbondanti 3. segnali in colore a bordo pagina indicativi dei blocchi biblici (pentateuco, libri storici, sapienziali, profetici, vangeli, lettere, apocalisse) e la prima bibbia da studio, per entrare nel testo biblico con l`aiuto delle note e dei sussidi. adatta anche per la catechesi, la pastorale, l`uso liturgico. un bellissimo regalo.

la prima biografia completa di rebora, poeta e religioso. clemente rebora e` uno dei maggiori poeti italiani del novecento, ma noti sono anche la sua vicenda religiosa e il suo cammino di santita` . nasce a milano nel 1885, e viene educato secondo i canoni di una rigorosa moralita` laica, senza alcun riferimento religioso. dopo la laurea inizia la sua attivita` di insegnante e collabora alla rivista la voce di giuseppe prezzolini. nel 1913 pubblica la raccolta di poesie frammenti lirici. partecipa poi alla prima guerra mondiale, che lo segna nel corpo e nell`anima. i traumi subiti durante il conflitto lo fanno precipitare in una grave crisi fisica e spirituale, di cui sono testimonianza i canti anonimi, pubblicati nel 1922. il suo tormento interiore trovera` finalmente un approdo nel 1929 con la conversione al cristianesimo e la decisione di farsi sacerdote presso l`istituto della carita`, la congregazione religiosa fondata da antonio rosmini. vive gli anni del suo ministero tra domodossola, rovereto e stresa, come educatore, predicatore itinerante, confessore e guida spirituale. intensa e` anche la sua attivita` di studioso e scrittore, oltre che di poeta: la sua raccolta canti dell`infermita` (1957) e` il frutto di un`ispirazione che dalla fede e` vagliata e purificata. muore a stresa nel 1957 e la sua eredita` letteraria viene rivalutata post mortem dagli studiosi. ancor piu` vivo, pero`, e` il ricordo del servizio ai piu` umili e della totale disponibilita` alla volonta` di dio. il rosminiano padre muratore, che ha potuto attingere ampiamente all`archivio di rebora, conservato a stresa, ricostruisce l`itinerario biografico del confratello sia attraverso la sua opera poetica, sia attraverso le testimonianze di chi ha riconosciuto in lui i germi della santita` .

una donna veglia un uomo disteso in un letto. l`uomo e` privo di conoscenza, ha una pallottola in testa, gli ha sparato qualcuno per un futile motivo. in un paese che assomiglia all`afghanistan, in un tempo che potrebbe anche essere oggi. la donna parla senza interruzione, come non ha mai fatto prima. racconta al marito, finalmente presente e muto, molte storie che fanno la loro storia e quella del loro paese. prima sussurra, poi grida, si adira, ha paura. piange. e ancora sussurra, piano, dolcemente. si prende cura dell`uomo e insieme lo rimprovera. lo rimprovera di aver voluto essere un eroe, di aver preferito le armi e la guerra a sua moglie e alle figlie. di non avere mai parole per lei. a poco a poco, escono dalla bocca della donna parole proibite, parole ribelli. una finestra coperta da una tenda con uccelli migratori affaccia sul mondo esterno. tutto intorno infuria la guerra. in un crescendo serrato la donna inizia a svelare al marito piccole furbizie e grandi colpe. menzogne necessarie per non essere ripudiata con ignominia. forse, un limite c`e` anche per la sang-e sabur, la pietra di pazienza. quella pietra che nella mitologia persiana si tiene accanto per confidarle tutto quello che non si puo` rivelare a nessun altro. riversando su di lei i propri malesseri, sofferenze, dolori, miserie. la pietra ascolta, assorbe come una spugna, tutte le parole, tutti i segreti finche` un bel giorno non esplode. e quel giorno saremo liberati.

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