
"l`opera della mia vita e` stata di "vivere" l`opera d`arte, di girarla e rigirarla sul palato del mio spirito, di meditare e sognare su di essa; poi, nella speranza di meglio comprenderla, di scriverne. il regno dell`arte e` un mondo, in se` e per se`, fondato su cio` che e` attuale. ci offre, quando siamo esauriti dallo sforzo di distaccarci dalla confusione e dal ronzio dell`attuale, il riposo e il refrigerio che bramiamo prima di prendere il volo e d`innalzarci alla regione dei concetti, delle astrazioni, della matematica pura. e un regno in cui non possono trovar luogo reazioni di piacere fisico o di pena fisica, poiche` ne` quello ne` questa possono attraversarne le frontiere senza lasciare indietro ogni principio attivo. e un regno al di la` della sensazione fisica, e tuttavia e` un regno che non puo` non servire di modello e d`ispirazione a cio` che e` attuale. e il regno delle sensazioni immaginarie."

non sempre i tempi che scandiscono la fortuna pubblica di uno scrittore coincidono con quelli della sua officina segreta, basti pensare a morselli, morto suicida la notte del 31 luglio 1973, quando i lettori cominciavano a conoscerlo e ad amarlo. oggi adelphi propone una raccolta dei suoi romanzi per imparare a riscoprire e ad apprezzare questo scrittore.



proprio un secolo fa, nel 1898, marie sklodowska curie scopriva, con il marito pierre, due nuovi elementi radioattivi, il polonio e il radio, spalancando cosi` nuovi orizzonti alla conoscenza umana. madame curie puo` essere considerata una leggenda del suo tempo. fu una delle prime donne a raggiungere notorieta` mondiale in campo scientifico e si impose come uno dei piu` grandi scienziati di questo secolo. fu la prima persona a ricevere due premi nobel e fu anche la prima donna a varcare come docente le porte dell`universita` della sorbona a parigi. lavorando su materiali d`archivio inediti, compreso il diario della scienziata, susan quinn ripercorre la vita di marie curie senza dimenticare l`ambiente sociopolitico dell`epoca.



la malattia di parkinson colpisce in italia oltre 220.000 persone. il malato di parkinson si trova a dover affrontare movimenti involontari eccessivi, blocchi motori improvvisi, tremore e rigidita`, difficolta` di parola, depressione e allucinazioni. erroneamente si crede che la malattia accompagni i disturbi della vecchiaia. in realta`, in italia 10.000 pazienti hanno meno di 45 anni e nella maggior parte dei casi la patologia insorge prima dei 60 anni. questa e` la storia di michela, insegnante di educazione fisica superattiva, che scopre un giorno, dopo una diagnosi sbagliata, di essere affetta dal morbo di parkinson, una malattia cronica che toglie progressivamente autonomia a chi ne e` colpito. invece di deprimersi, michela coglie la malattia come occasione di una nuova vita nella quale ricominciare a vivere in modo diverso da prima. un racconto in prima persona.

il libro propone una raccolta di racconti del premio nobel della letteratura 2000. la visita al tempio in rovina da parte di due sposi in viaggio di nozze; un incidente stradale; il crampo che assale un nuotatore; la conversazione in un parco tra un ragazzo e una ragazza che si ritrovano dopo molti anni; l`acquisto di una canna da pesca che fa rinascere il mondo dell`infanzia; le istantanee che attraversano la mente di un uomo che si assopisce sulla spiaggia: ogni racconto prende l`avvio da un`evocazione che fa nascere il sogno, la riflessione, il ricordo, espressi in una lingua limpida e cristallina, duttile, musicale, precisa, insieme letteraria e colloquiale.

tra il 2002 e il 2004, di fronte al progressivo degrado della situazione politica italiana, e piu` in generale indignato per quello che giudicava un pericoloso imbarbarimento del nostro paese, giovanni raboni reagi` nella maniera a lui piu` congeniale: da poeta. chi conosce l`impegno civile e morale di giovanni raboni non si puo` sorprendere delle posizioni politiche che emergono da questi versi, in piccola parte gia` pubblicati su alcuni giornali e che hanno trovato una diffusione sorprendente anche via internet. meno prevedibile, forse, che queste posizioni potessero ispirare in maniera diretta e immediata, una lirica di taglio cosi` esplicitamente politico, immersa nell`attualita`. postfazione di patrizia valduga.

nel 1995 clara sereni accetto` la carica di vicesindaco a perugia. da questa esperienza, conclusasi con sofferte e motivate dimissioni, sono nate molte di queste "note" che, quantunque concepite per le pagine di un quotidiano, o scritte per convegni e occasioni pubbliche, assumono una precisa fisionomia di taccuino morale e politico. diario pubblico e diario privato, questo "taccuino di un`ultimista" parla di donne che si confrontano con il potere senza intaccare la loro identita`, di banche del tempo che retribuiscono occupazione e competenze, di handicappati che conquistano la dignita` di essere utili, di una comunita` che si muove a partire da microprogetti e alla rete di questi microprogetti affida la ricostruzione di una possibile societa` civile.



C'era molta attesa per il nuovo album di Antony & The Johnsons, un disco dal vivo, dove la band esegue i brani più noti tratti dai quattro dischi precedenti. C' è un brano nuovo, quello che dà il titolo al disco, quindi i classici, registrati a Copenhagen con The Danish National Chamber Orchestra. Antony reinventa Rapture, Twilight, Anther World, Swanlights, The Crying Light.


"La casa nova" (1761) è commedia di un trasloco (parziale) e di un tracollo (imminente): Anzoletto e Cecilia Semolini, una coppia di giovani sposi, si appresta a trasferirsi in una casa più 'ricca' quando, per dissipazione, è ridotta al massimo della povertà. Su questa duplice premessa narrativa Goldoni viene scrivendo uno dei maturi capolavori su due temi-chiave della vita della sua Repubblica: lo sperpero economico (interi patrimoni dissolti, ad esempio, nel giro di una notte al tavolo da gioco) e l'inutile pre-tensione, la smania di 'pompa' e 'gala', quando autocontrollo e dirittura morale della borghesia di un tempo paiono ai più un lontano ricordo.












l`opera traccia la storia dei tarocchi quale summa delle scienze ermetiche. una macchina filosofi ca che poco ha a che vedere con il comune mazzo di carte. uspenskij, filosofo ed esoterista, analizza il tema con uno spessore culturale e una ricchezza straordinari. la seconda sezione del volume e` dedicata ai 22 arcani maggiori, carta per carta, analisi compiuta con la fusione magica di conoscenza esoterica e poesia. il volume e` illustrato con i 22 arcani maggiori rider-waite. la traduzione e` stata curata da stefano piantini, che firma il breve saggio introduttivo, sulla base delle due versioni del testo, rispettivamente la prima stesura del 1911 e la seconda stesura ampliata del 1929. e il libro perfetto per conoscere i significati del mazzo di carte noto con il nome di tarocchi. per comprendere l`interpretazione delle carte piu` importanti, gli arcani maggiori. testo essenziale, oltre le letture superficiali che ruotano attorno al mondo dell`esoterismo.

inizia e muore nel tradimento questo libro di fiamme e di onnipossenti cieli, fatto - si direbbe - per consolare mozzando la lingua. e un libro pieno di idolatri, di anatemi, di massacri; il premio offerto e` raro ("io mi adopero per ravvivare il cuore degli ultimi e per ridare speranza a chi e` nel pianto") ma salvifico: va custodito in questi tempi cattivi, con la cataratta. isaia, formulario d`urla e rotolo iniziatico, come si sa, innesca l`ordigno sconvolgente che porta a gesu`: "la fanciulla appena divenuta donna concepira` e partorira` un figlio che chiamera` emmanuele". secondo guido ceronetti, biblista eversivo, isaia "e` un punto di sospensione nel respiro del destino umano". scevra di esoterismi col suv e di gnosi a` la carte, la traduzione di gian ruggero manzoni conferisce al profeta una lingua che dissotterra gli arcani e disintegra i tabu`. al contempo, riconosciamo in isaia il precursore di dante, di william blake, di rimbaud, rivediamo - in questa versione di brutale veemenza e di inattesa tenerezza - i film di andrej tarkovskij e i "miti di cthulhu" di lovecraft. qui tutto e` cannibale, tutto e` innocente. tramite il lavacro sacrificale (da leggere e rileggere il capitolo 53: "si era erranti come pecore; ognuno di noi, sbrancato, seguiva una sua via, e l`eterno ha proiettato su di lui le nostre perversioni") il traditore rientra nella fede, al tradimento segue l`amore.