


"la luce migliore" e` un`antologia di testi di poeti americani contemporanei dedicati all`italia. e sorprendente quanti poeti americani delle ultime generazioni amano l`italia, sognano l`italia, viaggiano e soggiornano in italia. la letteratura italiana e quella americana sono largamente indipendenti l`una dall`altra, ma il ponte che li unisce e` costituito in gran parte dalla poesia. forse perche` l`educazione del poeta americano spesso comprende un profondo amore per il poliglottismo e per la traduzione, forse perche` l`ombra di dante si stende ancora sulla poesia americana, o forse perche` l`italia e` un viaggio, per l`americano di oggi, all`interno di un occidente che contiene ancora le sue differenze.


"il presupposto di queste riflessioni e` che l`11 settembre 2001 non sia stato consumato un "normale" attentato terroristico, che le azioni militari che ne sono seguite non siano state una "normale" rappresaglia, ne` una "normale" guerra, e che il fitto intreccio - la confusione - di categorie, di ambiti, di spazi che in questi fenomeni tuttora si manifesta tragga senso dall`orizzonte della globalizzazione, in cui essi si danno. e che quindi la catastrofe americana possa minacciare di cronicizzarsi, e segni se non l`inizio almeno la prima manifestazione in grande stile di una guerra di tipo nuovo, la guerra globale, che deve essere riconosciuta come una modalita` della globalizzazione." (dalla premessa dell`autore)

questo libro racconta la storia del grande processo istruito dagli alleati contro l`intero comando militare dell`apparato nazista in italia operativo dal 1943 al 1945, processo che, accuratamente preparato sulla base giuridica e tecnica di quello di norimberga, non fu pero` mai celebrato. celebrarlo, infatti, avrebbe comportato da un lato il pericolo di mettere in crisi il reinserimento della germania federale nella comunita` europea, dall`altro avrebbe significato, per la classe politica del nostro paese, l`imbarazzante rischio di vedere perseguiti anche i crimini di guerra italiani. il risultato fu che al suo posto vennero celebrati pochi e marginali dibattimenti e la questione fu ridotta alla dimensione di alcune responsabilita` individuali.





per le strade di parigi, "la citta` piu` carnale che ci sia", passeggiano instancabilmente un mite "flaneur" (ma la sua mitezza e` un`insidiosa forma di seduzione) e una bionda diciannovenne tedesca, che dovrebbe migliorare il suo francese. lotte vuole scoprire la "vera vita" della citta`, e il suo accompagnatore non chiede di meglio che iniziarla. parigi sta vivendo un ultimo momento di inconsapevole felicita`, poco prima che scoppi la grande guerra. e il "flaneur" la osserva come se gia` stesse per inabissarsi. cosi` comincia una storia su cui paradossalmente sappiamo oggi piu` di quanto sapesse il suo autore nel 1920. il "flaneur" e` franz hessel, che sara` jules in "jules et jim" di roche` e lotte sara` kate.







